Con Club Ocean salvi la tua tartaruga? (Spoiler: no)

...ma anche il tuo orso polare o qualsivoglia altro animale che ti faccia tenerezza

La beneficenza ci fa stare bene, spesso la facciamo più perché ci fa sentire di aver fatto una bella cosa che per il gesto in sé. Purtroppo l’avvento dei social ha portato la richiesta di denaro per iniziative benefiche su un altro livello.

Negli anni abbiamo visto tantissime iniziative benefiche nelle quali i beneficiari erano in realtà gli stessi che lanciavano le iniziative, e non quelli che ne avevano davvero bisogno. Sia chiaro, magari anche loro ne avevano bisogno, ma forse voi gradivate dare soldi per l’iniziativa che vi era stata presentata, e non per altro.

Ieri tra le segnalazioni ricevute una ha attirato la nostra attenzione, una lettrice ci chiedeva lumi su una pubblicità che vedeva passare sui social, pubblicità legata a una specifica iniziativa:

Vi allego delle immagini di una pagina F.B. che vende braccialetti per salvare le tartarughe pulendo il mare e per curiosità ho cercato nel web questa associazione e it. trust. pilot. com ha pubblicato delle recensioni su Club ocean e naturalmente avvertono che è  una truffa . Volevo sapere ,visto la situazione di bufale sul web sono diventata un poco paranoica, se it. trust. pilot. com è  un sito serio .

Innanzitutto una precisazione su TrustPilot, si tratta di un sito che si basa sulle recensioni degli utenti, generalmente su negozi e siti di e-commerce (un po’ come TripAdvisor fa con ristorazione e accoglienza), quindi dipende da chi recensisce il sito e bisogna imparare a riconoscere quando c’è stata qualche campagna diffamatoria in rete, piuttosto che qualche problema reale: quindi anche questi siti vanno presi con spirito critico, conoscendo come funzionano e pesando adeguatamente i contenuti che vi si trovano sopra. Il mio negozio su TrustPilot è messo malissimo, eppure sono uno dei più antichi negozi d’Italia con una reputazione italiana e estera abbastanza solida, ma siccome TrustPilot non verifica nulla mi hanno recensito i peggiori bufalari italiani (e per BUTAC è lo stesso).

La prima cosa che ho fatto è andare a vedere quest’azienda di cui mi parla la nostra lettrice, Club Ocean. Il sito a cui fa riferimento eu.clubocean.co è registrato in Colombia da meno di un anno, e cercando di visitarlo il mio antivirus mi ha bloccato con questo messaggio:

Cercando il dominio su WhoisDomain Tool (strumento che usiamo per verificare intestazioni dei siti) scopro che quello europeo (eu) è stato redatto in maniera che non sia possibile risalire all’intestatario del dominio. Chi fa così di solito ha qualcosa da nascondere, cosa strana quando si è soggetti che stanno facendo (o sostengono di fare) beneficenza. Stessa cosa per il dominio italiano, che però è più recente e non viene bloccato da AVG. Sul sito italiano viene riportato un indirizzo che rimanda a un magazzino anonimo a Nepi, il numero di telefono risulta usato in precedenza da una residenza per anziani che vendeva prodotti vari e che a sua volta ora risulta chiusa. Andando a leggere la pagina dedicata alla privacy non viene citato nessun titolare del trattamento dati, e nella pagina termini e condizioni si trovano interi paragrafi scritti in francese. Non esiste un numero di Partita IVA e l’azienda non risulta registrata in alcuna maniera, non viene citato un foro legale e tutto il testo in italiano fa riferimento a normative francesi sul trattamento dei dati.

Non siamo di fronte a una novità, questa gente è da almeno un anno che fa questo giochino: in Francia, dove mi trovo al momento, ne hanno già parlato nel 2021, spiegando come sia appunto una truffa.

Oltretutto una truffa che non comporta praticamente rischi: chi gestisce il sito colombiano, a parte aver messo su il sito e gestire le tante pagine social che vendono i braccialetti (sono tante e con nomi diversi), non fa. Il modello di vendita è quello del drop shipping, ovvero loro nemmeno investono i soldi per comperare i bracciali, stanno vendendo prodotti che si trovano in magazzini cinesi di vari siti di e-commerce. Noi l’abbiamo visto già fare coi reggiseni anticancro e altre iniziative simili.

Il claim che dice che ogni bracciale aiuterà una tartaruga o un orso serve solo a farvi aprire il portafoglio più velocemente. Il bracciale poi vi arriva per davvero e voi siete felicissimi e convinti d’aver fatto del bene. Ed è vero che l’avete fatto, ma non agli animali, bensì al signore a cui avete pagato 27,90 per qualcosa che ne costava forse un terzo (anche meno, ve lo assicuro, e visto il mestiere che faccio nella vita so di che parlo).

Il bracciale tartarughe viene venduto (come tutti gli altri) a 27,90 euro, su Shein lo stesso identico bracciale costa la bellezza di 1 euro:

Quello degli orsi? Su AliExpress è terminato, ma lo si trova su altri e-commerce, a 3,70 dollari:

Fa sorridere che sul sito eu, che da PC con AVG non riesco a raggiungere, gli stessi braccialetti costino 21,99€ – tanto sanno benissimo che nessuno verifica o fa confronti, che nessuno si pone quelle domande che farebbero capire che qualcosa non torna.

Lo capite quale sia l’immenso guadagno fatto con false promesse di beneficenza? Non cascateci e diffondete il messaggio!

Non posso aggiungere altro. Chissà che la polizia postale non possa fare qualcosa. Chi sicuramente dovrebbe muoversi sono invece i gestori dei social network, dove questa gente ha messo le tende da qualche anno

maicolengel at butac punto it

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