Come polarizzare “con stile”

Sostenitori Info ha pubblicato il 29 aprile 2019 un articolo con questo titolo:

Austria, la figlia morente in ospedale è in stanza con una musulmana, il padre non può entrare a farle visita

Appena ho letto il titolo mi sono detto, ma io quell’articolo lo conosco… e difatti cercando nell’archivio di BUTAC trovo un pezzo scritto da me a marzo 2018, più di un anno fa.

Il pezzo di Sostenitori inizia così:

E’ dello scorso Ottobre la notizia che, in Austria, un padre non ha potuto far visita alla propria figlia morente per via di un “cavillo” (eufemismo!) religioso. Vale la pena riprendere però la notizia, dal momento che ci era sfuggita- A raccontarlo è, tra i tanti quotidiani, anche l’italiano Messaggero secondo il quale un papà sarebbe stato impossibilitato ad assistere la figlia a causa dei precetti dell’islam radicale.

E già qui fatico a comprendere: che senso ha riportare una notizia vecchia che viene dall’Austria e che non coinvolge in alcuna maniera gli italiani (o le Forze dell’ordine, visto che il sito si chiama Sostenitori delle Forze dell’ordine)? E ancora, perché datarla a ottobre 2018 e non correttamente a marzo?

Ma la cosa che onestamente mi è risultata più fastidiosa è che Sostenitori, dopo il titolone strombazzato e una prima parte d’articolo in cui racconta i fatti per come riportati da Il Messaggero, riporta anche (senza linkarlo) il nostro articolo di marzo.

Articolo dove spiegavamo i fatti per come sono stati riportati dalla direzione ospedaliera.

La clinica presso cui i fatti si svolgono racconta che l’avvocato è andato in visita alla figlia fuori dall’orario di visita, costringendo la paziente dell’altro letto all’uso del paravento per proteggersi da sguardi non graditi. Il neonato aveva esigenze d’allattamento, e la neo mamma era senza veli, protetta dal paravento (per usare il tiralatte a quanto pare). L’avvocato (sempre secondo quanto riporta il direttore della clinica) sarebbe stato ripreso due volte per avere sbirciato al di là del paravento. Alla seconda volta si è deciso di farlo allontanare.

Sostenitori però non prende per buona quella versione, la riporta come per dire “c’è qualcuno che sostiene che le cose siano andate in maniera diversa”. E conclude con questa frase:

Insomma, ognuno si faccia la propria idea…

Chi dirige Sostenitori Info è un giornalista. Io fatico a comprendere come un vero giornalista possa accettare che venga fatta informazione in questa maniera. Un giornalista che vuole riportare una vicenda e trova due versioni discordanti dovrebbe verificarle, approfondirle. Pubblicare con un certo tipo di titolo, riportando la versione che lo contraddice solo alla fine è un po’ un pararsi il cu.. le spalle. Si offre su un piatto d’argento agli indignati da condivisione un perfetto post per i social:

Da nessuna parte nel meme condiviso si capisce che esistono più versioni dei fatti, si riporta solo una notizia, vecchia di un anno abbondante, senza dare al lettore tutti gli elementi. Non c’è neppure il clickbait per spingere a leggere l’articolo e approfondire, solo un virgolettato presentato come un fatto. La comunicazione social è tutto in quest’epoca, imparare a leggere a capire, a comprendere come funzionano le cose è l’unico modo per permettere all’utente di percepire il mondo che lo circonda per come è. Non per come glielo raccontano.

Come chiudeva Sostenitori, anche io lascio che ognuno di voi si faccia la sua idea sul perché abbiano scelto di pubblicare una storia vecchia di un anno senza specificare fin dal titolo che esistevano due versioni della stessa.

Non siate timidi…

maicolengel at butac punto it
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