Quando “controinformazione” fa rima con disinformazione

controinformazione

Quando si sostiene di fare “controinformazione” e invece si sta solo disinformando.

Social Tv insiste, prima accusa BUTAC di essere “schiavo della Boldrini” sempre senza portare nulla a dimostrazione delle sue parole, e poi attacca anche il 25 aprile.

In casa mia il 25 aprile è sempre stato festeggiato sottotono, il nonno era un monarchico antifascista e ha sempre visto la Repubblica e i festeggiamenti del 25 aprile qualcosa di troppo politicizzato.

Il 28 Giugno 1928 il bisnonno Michelangelo riceveva questa missiva dall’Associazione (fascista) proprietari di fabbricati, lui (da bravo monarchico) appena l’associazione cambiò nome (da ASs.Propr.di Fabbricati ad ASs.Fascista…) decise per le dimissioni!

Ma qualcosa di troppo politicizzato non significa che non vada festeggiato, e difatti fuori da casa il 25 aprile, da quando sono nato, viene esposto il tricolore, e a casa si fa un pranzo di festa, magari si evita di andare in piazza. Le bandiere rosse non sono mai piaciute in famiglia come non sono mai piaciute quelle nere. Ma la visione degli 8 minuti di video che Social TV dedica al 25 aprile mi hanno fatto venire quasi voglia di esporre stendardi partigiani o della Brigata Ebraica.

Non c’è molto da dire, certo qualche affermazione andrebbe sbufalata: nessuno vi arresta se dite che Adolf Hitler era un brav’uomo, come invece sostiene il nostro simpaticissimo conduttore rumeno. In Italia è vietata l’apologia del fascismo, sostenere che Mussolini o Hitler fossero brav’uomini non rientra nel concetto, dare a intendere che verrete arrestati perché esprimete un parere positivo sui due soggetti è raccontare una balla, come balle erano quelle viste nel video sui vaccini della settimana scorsa.

Ma evidentemente le balle piacciono, perché sono quelle che ispirano i follower di un canale come quello.

Non siete liberi di dire neanche quello che pensate.
Se dite che la guerra in Siria non è quello che sembra arriva la Boldrini con tutto il suo squadrone e vi dice, BUFALARI! Non dovete più dirlo, dovete essere censurati.

L’affermazione è forte, peccato che sia una bugia anche questa. Nessuno sta censurando nessuno, e nessuno tra i consulenti del #bastabufale auspica la censura, è stato detto e ripetuto più volte. La Boldrini non ha alcun potere censorio, in compenso le testate giornalistiche e chi fa informazione dovrebbero riportare informazioni verificate e verificabili, peccato non lo facciano quasi mai. Fonti di quanto sostiene Social Tv nei suoi video? Nessuna, oppure siti che non hanno alcuna attendibilità, si chiama giornalismo a tesi, si vuole raccontare una storia, si usano testimonianze che portino acqua solo al proprio mulino, omettendo tutte le altre.

Basta un giro su BUTAC per capire di cosa parliamo. La Siria è in guerra da anni, una guerra civile, ogni informazione che arriva da quei territori è di parte, chiunque sostenga la tesi di una delle due fazioni è di parte, esattamente come Social Tv, che è di parte al 100%. Se domani la Russia smettesse di appoggiare Assad anche loro smetterebbero di appoggiarlo. Perché è molto chiaro che tipo di tifo stanno facendo. O perlomeno è molto chiaro a chi l’informazione la vorrebbe spogliata di tifoserie di questo genere. E invece…

Chi ha ucciso Falcone e Borsellino?
Chi ha piazzato le bombe degli ultimi 70 anni?
Cosa festeggiamo oggi? La fine del nazismo? Siamo sicuri che non ne siano nati altri 10 il giorno dopo? Siamo sicuri che la crisi non sia una forma di nazismo?

Domande a cui non viene data risposta, anche se sono domande implicite, che vogliono spingere l’ascoltatore a darsi da solo una risposta: Falcone e Borsellino, le bombe degli ultimi 70 anni, tutto colpa della vecchia politica, colpa dei nuovi nazismi che sono nati dopo la seconda guerra mondiale, nazismi di cui la principale colpevole è l’Unione Europea, perché secondo Social Tv è proprio colpa di quell’entità se noi non siamo liberi. Un esempio che ci fanno:

Non è una forma di nazismo il controllo di quello che mangiamo?
La Monsanto ha brevettato il pomodoro e il peperone senza semi, l’agricoltore dovranno comprare i loro semi tutti gli anni.

 Siamo nella disinformazione più totale, quella spinta e diretta da gente che non ha nessuna intenzione di informarvi, pomodori senza semi e altre amenità esistono da tempo, come l’uva, le clementine e tantissime altre varietà di frutta. A volte per merito di innesti, a volte per studi sugli OGM. Siete contro gli OGM? Nessun problema, grazie a una lobby a cui evidentemente Social Tv è legata a doppio filo purtroppo o per fortuna gli OGM in Italia non si coltivano, quindi non vedo dove sia il problema. Peccato per tutti i casi dove i costi aiuterebbero ad avere prodotti meno costosi, ma se la lobby dice che gli OGM sono il male bisogna seguire quello che dice la lobby, anche contro il parere della scienza.

La retorica che usano i ragazzi di Social Tv è studiata a tavolino, non come i miei articoli scritti male e senza nessuno studio su come le masse condividano le informazioni. Fateci caso, loro non portano nessuna fonte, non danno chiavi di lettura delle loro parole, loro sono il “verbo” e ricevono molti più like e condivisioni di chi magari passa ore a demistificare questa o quell’altra notizia. Non è strano, è marketing, qui siamo di fronte a un canale (come succede anche con gli amici di Pandora Tv) che ha studiato come creare contenuti che possano sperare di diventare virali, qui ci sono autori che scrivono seguendo logiche ben precise, potrei quasi dire che siamo di fronte a professionisti che sanno perfettamente come manipolare l’opinione dei propri lettori, non inventando nulla, manipolando.

Ma tanto se siete tra coloro che leggono BUTAC da anni non avete bisogno che vi mostri queste cose, se invece state leggendo questo articolo perché siete seguaci di Social Tv siete pubblico da video, a questa riga manco ci siete arrivati e difficilmente avete compreso il senso della parole riportate fin qui. Non vi convincerò oggi, come non vi convincerò domani. E difatti questi articoli non servono per voi, li scrivo per me stesso, per ricordarmi un giorno che io di questa gente me ne ero accorto anche se pochi hanno avuto voglia di ascoltarmi.

Lo ammetto, ho paura, paura della deriva analfabeta che sta prendendo il nostro Paese, paura di pagine e blog che diffondono disinformazione per modificare la percezione che gli italiani hanno del mondo che li circonda.

Ieri ero a tavola con amici, è venuta fuori la storia del topo della Moretti, il topo assassino che in realtà non era assassino. Eravamo in quattro a chiacchierare, due appena toccato l’argomento si sono scagliati contro la Moretti, che tanto è comunque un’idiota, a dicembre era in vacanza quando per il Parlamento si era messa in malattia. Peccato che anche in quel caso fosse un po’ di sana disinformazione, non era in malattia, ma in ferie, non le è stata pagata la malattia. Ma siccome tante testate hanno titolato come se fosse in malattia attaccandola per il suo viaggio in India, oggi, anche tra chi magari le aveva dato il voto, l’idea è che sia una poco di buono che si fa pagare la malattia quando invece è a fare bagordi.

Al mio fare presente che si trattava di disinformazione hanno tutti fatto spallucce, la verità poco conta, se serve a dare addosso a qualcuno che ci sta antipatico le bufale funzionano alla perfezione.

Fin qua lo so che ci sono arrivati in pochissimi, ma vorrei fare un racconto veloce ed istruttivo. Otto anni fa avevo un account su un Social Network che si chiama ASmallWorld, credo esista ancora anche se non lo frequento più. All’interno dello stesso social network con alcuni amici virtuali avevo fondato un piccolo gruppo, ci chiamavamo Right Italy, eravamo uniti nell’impegno di combattere la disinformazione dilagante che si faceva sulla politica del centro-destra, partendo dagli attacchi a Berlusconi si passava da denigrare lui a denigrare tutto quanto facesse il governo dell’epoca. Alcune cose erano basate su fatti veri, ma tante erano basate su bufale (esattamente come oggi). Nel gruppo di cui facevo parte eravamo una trentina di persone, alcune note altre meno (uno fra tutti Claudio Borghi, oggi rinomato economista che parla di uscita dall’euro su giornali e tv). Io, passato il fenomeno Berlusconi, ho continuato a fare lo stesso, sempre, difendendo la corretta informazione, poco importa chi ci stia al governo, altri hanno deciso che o con loro o contro di loro, sfruttando populismo e disinformazione.

Io sono diventato un pakato dal PD, anche se alcuni che denigrano sanno perfettamente che non ero pagato dal centro-destra all’epoca come non sono pagato dal centro-sinistra oggi.

Ripeto, ho paura.

maicolengel at butac punto it

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