Cosa fare di un animale randagio ferito?

fronteanimalaro

Mi è capitato oggi in bacheca un post del Fronte Animalista, lo condivideva un’amica, a parte il fastidio a vedere i modi con cui viene condivisa la cosa mi sono incuriosito. Il Fronte Animalista è in realtà una minuscola frangia estremista ( quelli che definisco animalari), ma ciò non toglie, ero curioso di sapere cosa fare se una cosa simile succedesse a me! Quindi partendo da quel post cerco di fare un po’ di luce su come ci si deve comportare in certe situazioni con gli animali randagi.
L’estate si avvicina, non vorrei mai che vi trovaste in necessità di aiutare un randagio senza sapere come fare.
Il post del Fronte Animalista, non ve lo linko, ma le due foto qui sotto lo accompagnano insieme al testo che le segue.
Si chiamano animalisti ma sono animalari, e lo dimostrano coi fatti:
10407311_826387857452116_2599757040437749700_n
11256839_826387897452112_8860745685910200774_n
 
Piccolo appunto, la prima immagine con il graffito fatto sul telone bianco è una protesta fastidiosa ma facilmente eliminabile, si stacca il telone. Ma la seconda? Io spero che logo e scritta siano sul vetro interno, così da non dover faticare per preservarli mentre si cerca di cancellare il graffito, ma questo non è dimostrare disappunto, è proprio esser cretini! Ho censurato il nome della veterinaria perché credo sia ininfluente.
Perché la veterinaria in questione sarebbe un assassina? Ce lo spiegano nel post che accompagna le immagini:

Questa la storia.
Alle sei di mattina una signora delle pulizie ha trovato il gattino nell’erba davanti al veterinario, non sapendo che fare ha chiamato la signora che ha un negozio di animali chiedendo cosa fare. La signora è scesa subito per vedere il gattino ma l’unico posto aperto era l’edicola e non avevano nulla per scaldarlo. Le condizioni erano brutte.. È stata chiamata la veterinaria che ha chiesto se era quello che le avevano portato la sera prima, ma non si sapeva ancora di questo. Il gatto ha aspettato la veterinaria nel negozio dell’edicolante per un po’.. Poi al telefono la veterinaria ha detto che era messo male il gatto e che era quello che delle persone avevano portato la sera prima a cui lei aveva chiesto un contributo e loro le hanno risposto che l’avevano trovato, non era il loro il gatto e che lo avrebbero portato via. Allorchè la signora del negozio ha detto che avrebbe pagato lei per le cure.

NON ESISTONO SCUSE, IL GATTO E’ MORTO!

PER NEGLIGENZA DI CHI L’HA PORTATO, CHE AVREBBE DOVUTO ASSUMERSI LE PROPRIE RESPONSABILITÀ E NON DELEGARE SEMPRE AD ALTRI.  PER NEGLIGENZA DELLA VETERINARIA CHE SE LO AVESSE PRESO LA SERA STESSA MAGARI NON SAREBBE MORTO, IL GIORNO DOPO ERA TROPPO TARDI DAL MOMENTO CHE AVEVA MENO DI UN MESE E CON CONGIUNTIVITE! HA TEMPOREGGIATO ASPETTANDO CHE QUALCUNO SI FACESSE AVANTI PER PAGARE LE SPESE…VERGOGNA A LEI E A TUTTI GLI ALTRI VETERINARI CHE LA DIFENDONO!

 La prima parte è il “racconto” la seconda sono gli insulti gratuiti alla veterinaria e ai suoi colleghi.Che si sommano al graffito sulla vetrina.

Cosa c’è che non va?

Vabbé a parte la gogna pubblica, il danno alle vetrine… diciamo cosa c’è che non va nel racconto?
Più o meno tutto.
Provate anche voi domani ad andare in qualsivoglia esercizio privato a chiedere se gratuitamente vi fanno un lavoro. Che sia il muratore sotto casa, l’idraulico, l’avvocato, il notaio. Voi dite che è urgente e necessario e spiegate che non avendo voi soldi e non essendo un lavoro “per voi” è corretto che il professionista in questione presti opera gratuitamente. Quanti pensate che diranno di si? Quanti si prodigheranno gratuitamente per voi, magari spendendo anche soldi loro per acquistare materiali? Io direi che nessuno probabilmente accetterebbe neppure se fosse un membro del Fronte Animalista, il lavoro è lavoro, ho pagato per studiare, pago l’affitto dei locali dove sto, pago gli strumenti che uso per fare il mio lavoro non vedo perché dovrei gratuitamente prestare opera a sconosciuti.
Giusto?
Eh beh ma qui si parlava della vita di un povero gattino malato, è diverso da altri tipi di lavori…
A mio parere NON è diverso, un lavoro è un lavoro sempre e comunque. Che si tratti di ridipingere lo steccato o far firmare un contratto, chi lo fa ha studiato per farlo, esattamente come la veterinaria. Esiste sui social anche un risposta accennata dalla veterinaria che si giustifica e spiega la sua versione dei fatti:

 Il gattino mi è stato portato da una bambina accompagnata da un adulto, ho chiesto, ci pensate voi ad andare a prendere un barattolo di latte perché ne ero sprovvista in ambulatorio. Ero sola in ambulatorio e non potevo chiudere. Mi hanno risposto che sarebbe passata la mamma e così è stato, alla richiesta del latte mi ha risposto che si sarebbe occupata lei del gattino. La signora in questione non mi ha lasciato il nome per non essere rintracciata e non posso obbligare nessuno a lasciarmi i dati. La mattina dopo quando alle 7 sono stata chiamata perché il gattino era stato abbandonato davanti all’ambulatorio sono andata a prenderlo, chiedendo del latte perché una delle persone coinvolte ha un negozio di animali. Nessuno però me l’ha portato e, prima che i negozi aprissero, sono riuscita a trovarlo tramite una gattara che seguo. Ho accudito gratuitamente, come ho fatto decine di volte, anche tramite volontari ENPA, il gattino che aveva una brutta ricongiuntivite e problemi respiratori, probabilmente una polmonite ab ingestis. Il gattino è sopravvissuto fino alle 3 della notte successiva. Dispiace anche a me che sia morto, ma non avevo fatto richieste impossibili, il negozio per animali più vicino è a 5 minuti dal mio ambulatorio. Ora ringrazio chi mi sta diffamando, un barattolo di latte costa 11 euro, quanti ne ha spesi chi mi ha imbrattato la vetrina? Sapete quanti animali ho salvato, recuperato, operato a mie spese e affidato nel corso degli anni?  Quanti ne avete accuditi voi che scrivete, durante la notte, ogni 2 ore a nutrirli, quando il giorno dopo si lavorava? Dovreste riflettere prima di dar retta a persone che non vi spiegano i fatti e si nascondono dietro la loro ipocrisia.

Io non posso sapere quale versione sia vera e quale no, ma anche fosse vera la versione del F.A.  non vedo alcuna ragione perché la veterinaria si debba trovare vetrine imbrattate e minacciata online da sedicenti animalisti (animalari invasati). Sappiamo bene come la giustizia interviene in questi casi. Non sanno chi cercare, Facebook non dice loro chi ci sia dietro la pagina, anche li trovassero sanzionerebbero una sciocchezza…solita Italia, ancora devo vedere un governo capace non dominato da lobby d’imbecilli. Ma tant’è. Anche non ci fossero le vetrine imbrattate chi ha torto e chi ha ragione?

Cosa dice la normativa in merito?

In Italia esiste la legge 281 del 14 agosto 1991 che all’art.2 comma 1 ci dice:

2. Trattamento dei cani e di altri animali di affezione

1. Il controllo della popolazione dei cani e dei gatti mediante la limitazione delle nascite viene effettuato, tenuto conto del progresso scientifico, presso i servizi veterinari delle unità sanitarie locali.

E al comma 1:

12. Le strutture di cui al comma 1 dell’articolo 4 possono tenere in custodia a pagamento cani di proprietà e garantiscono il servizio di pronto soccorso.

 
Ma allora? Ma allora occorreva chiamare il 118 che è TENUTO a darvi il numero del veterinario della ASL in servizio, il quale a sua volta è tenuto ad effettuare il pronto soccorso dell’animale. Questo vale sempre, con lievi differenze da Regione a Regione, ma bene o male chiamando la ASL in orario d’ufficio o il 118 se fuori orario devono darvi le informazioni del caso. Quindi perché invece che rivolgersi ai negozianti della zona non si è provveduto a fare così?
Non lo so, come non so perché la veterinaria non abbia gentilmente spiegato la cosa (o abbia provveduto direttamente lei a chiamare il 118). Ma importante che voi lo abbiate ben presente per evitare casi come quello sopra raccontato.

Per concludere:

se trovate un animale randagio che sta male, chiamate l’ASL, loro DEVONO intervenire, se non lo fanno o adducono scuse, potete sempre denunciarli, ma prendersela con una veterinaria privata che non ha alcun obbligo di occuparsene è davvero da idioti.
maicolengel