Cuba, l’Italia e lo stop delle sanzioni

Cerchiamo di fare chiarezza

C’è qualcosa che non va nella narrazione che tanti stanno cavalcando, c’è qualcosa che non torna nella maniera in cui molte testate giornalistiche stanno riportando una specifica notizia di cui tanti ci state chiedendo conto. Vi riporto un titolo di quelli che ci avete segnalato:

L’Italia volta le spalle a Cuba e vota sì all’embargo

Questa è Fanpage, ma titoli simili si trovano un po’ ovunque, qui AdnKronos che intervista Marco Rizzo:

Cuba, Marco Rizzo: “Su voto all’Onu governo italiano ingrato e succube degli Usa”

E ancora il Manifesto:

L’Italia all’Onu a favore delle sanzioni a Cuba

I fatti non sono proprio come ci vengono raccontati. Vediamo di capirci. La settimana scorsa è stata presentata all’ONU una mozione che parla di “unilateral coercive measures” che possiamo tradurre con misure coercitive unilaterali, riassumibile con la parola embargo. La mozione – che vuole che vengano viste come violazioni dei diritti umani tutte le azioni di embargo nei confronti di uno Stato – è stata presentata da Cina, Palestina e Azerbaijan. Tre Paesi che hanno subito e stanno subendo questo genere di misure da parte di alcuni Stati che fanno parte dell’ONU.

Cuba nel documento non viene mai citata. Ma non è questo l’importante, certo che un documento come quello presentato dai tre Paesi sopra nominati riguarda anche Cuba, riguarda tutti i Paesi che subiscono questo genere di misure, non Cuba, non la Palestina, non la Cina, ma tutti. Il problema sta proprio lì: non si tratta di un documento che vuole sollevare uno Stato da queste misure coercitive, ma che vorrebbe renderle illegali per tutti gli Stati, che siano o non siano parte dell’ONU. Sostenere altro, come ho visto fare da certi soggetti, è ridicolo. L’Italia non se l’è presa con Cuba, parlare di ingratitudine (in particolare per i medici inviati nella prima fase della pandemia) come fa Rizzo è squallido. L’Italia per mostrare la propria gratitudine a Cuba non può essere costretta a scegliere di votare una mozione che di fatto vorrebbe annullare per sempre e verso tutti i Paesi questo genere di sanzioni. Siamo tutti d’accordo che le misure contro gli Stati non dovrebbero mai arrivare ad essere così restrittive da violare i diritti umani. Ma da qui allo scegliere di eliminarle del tutto credo che di acqua sotto ai ponti ce ne passi un bel po’. Sono comunque questioni complicate da esaminare con attenzione, semplificare come abbiamo visto fare dai titoloni dei giornali non è corretto.

Sia chiaro, anche se l’Italia avesse votato a favore della mozione nulla sarebbe cambiato, la stessa è stata bocciata con 30 voti contro 15 a favore e 2 astenuti. Al massimo sarebbe stata bocciata con 29 voti contro e 16 a favore.

Quello che invece testate come Manifesto, Fanpage, Comunisti Italiani & co evitano di raccontare è che la notizia con cui cercano di indignare i loro lettori sulla stampa cubana non è praticamente apparsa, mentre invece si parla molto dell’altra “mozione”, quella approvata all’unanimità l’anno scorso, con la risoluzione A/HRC/43/L.12 sponsorizzata proprio da Cuba e che parla di “diritto al cibo”.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!
Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.