Sta circolando questa immaginetta, dove per screditare l’attacco dell’orsa Daniza di cui parlava Neil giusto ieri l’altro:

danizaschiena

si fa un foto confronto tra una foto rispetto ai segni che sembra aver riportato il cercatore di funghi. Ma come sempre si usa qualcosa per dimostrare qualcos’altro.

La foto mostra per davvero la schiena di un poveretto attaccato da un orso, ma il poveretto dormiva buono buono nella sua tenda quando l’orso si è scagliato su di lui, e non si trattava di una bestia come Daniza, ma di un orso polare, nettamente più grande e più pesante. I fatti risalgono al 2003, ne aveva parlato UrbanLegends americano riportando tutte le foto del caso, ve le evito, sono un po’ forti, se volete seguite il link.

Successivamente la schiena estrapolata dalle altre foto è stata allegata a dei meme e altri articoli in varie lingue che circolano insieme al video seguente (dove però, correttamente la schiena non è stata inclusa).

Si è vero, il fotografo americano vittima di quest’attacco ha riportato graffi sulla schiena, ma non sono quelli di cui sopra, e comunque trattasi sempre di Orso Polare, tra i 350 ai 700 chili per quasi tre metri d’altezza, contro un uomo intento a riposare in tenda, contro i 106 di Daniza, ma comunque non è sua la schiena della foto lassù ma quella appunto di una guida attaccata mentre si trovava in tenda.

Daniza ha attaccato un uomo poco meno pesante di lei, pronto a difendersi e a fuggire.
Diffondere meme come questo per difendere un ideale (anche quando corretto) fa male allo stesso ideale, perché è scorretto, e quando ci si accorge che si è disinformato una volta poi viene il dubbio lo si faccia anche in altri casi.
Piantiamola di condividere fuffa.

Ah, dimenticavo, c’è un bel blog che parla dell’orso in Trentino, e lo fa in maniera molto diretta, includendo foto che non mi sento di condividere qui, mostrano gli attacchi d’orso subito dai capi di bestiame che pascolavano…non per stomaci deboli. Mettiamola così, io posso esser d’accordo con gli animalisti che sostengono che l’aver introdotto l’orso in Trentino sia stata un’operazione di marketing per rilanciare la regione, ma non sono d’accordo con gli animalari che vedono il plantigrado come quello da dover difendere a spada tratta. Poi ognuno è libero d’aver la propria opinione!