Decontestualizzare i dati…

...e omettere i "dettagli"

Oggi non trattiamo una bufala, ma tentiamo di fare chiarezza su dei numeri che vengono riportati da soggetti contrari alla vaccinazione contro COVID-19. Numeri che non sono errati, ma che vengono regolarmente decontestualizzati per farli significare qualcosa di diverso da ciò che significherebbero in realtà.

Sulle bacheche di Leonardo Santi è stato diffuso il 22 febbraio un post che ci avete segnalato. Questo:

Nuovi aggiornamenti UK al 07/02/2021:

Pfizer, dopo 1 settimana: da 59614 a 70314 reazioni avverse, e da 143 a 173 decessi.
AstraZeneca, dopo 1 settimana: da 42649 a 73883 reazioni avverse, e da 90 a 150 decessi.
E in Italia?
Disponibile solo un misero pseudorapporto Aifa a dir poco risibile fermo al 26 gennaio.
Tanto noi ci fidiamo ciecamente della $cienzah…
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Si tratta di post pubblici, quindi non ritengo vada censurato il nome di chi li ha pubblicati. Credo invece che sia il caso di approfondire quanto viene riportato, così come abbiamo fatto in precedenza con le affermazioni della dottoressa Tenpenny e di altri. Nel caso del post di Santi i numeri sono corretti, ma vanno raccontati con tutti gli altri dati riportati dal governo britannico.

Le reazioni avverse in UK sono ovviamente documentate, esiste una pagina del Governo del Regno Unito che le riporta, e noi partiamo da lì.

La pagina è aggiornata al 18 febbraio con dati che risalgono (come riporta Santi) al 7 febbraio. Giusto per capire il tipo d’approccio differente, vi riporto le prime quattro righe del testo del governo britannico:

Al momento di questo rapporto, più di 114.000 persone in tutto il Regno Unito sono morte entro 28 giorni da un test positivo per il coronavirus (COVID-19)I tassi di infezione da COVID-19 e ospedalizzazione rimangono alti.

La vaccinazione è il modo più efficace per ridurre i decessi e le malattie gravi da COVID-19. Dall’inizio di dicembre 2020 è in corso una campagna nazionale di immunizzazione.

Il testo redatto dal governo britannico riporta con molta attenzione tutte quelle premesse che andrebbero fatte (e che Santi ben si guarda dal fare) sulle vaccinazioni e sulle segnalazioni di reazioni avverse. Di che premesse parlo? Beh delle solite: che la stragrande maggioranza delle segnalazioni arriva da privati che riportano mal di testa, dolore al braccio nel punto dell’inoculo e lieve febbre nei primi due giorni dalla somministrazione. Tutte normali reazioni già viste durante le fasi della sperimentazione, comuni alla maggior parte dei vaccini. Nulla per cui ci si debba preoccupare, è giusto tenerne traccia senza che però questo debba allarmarci. Dopo queste premesse si entra nel vivo dei dati.

I dati

Il primo e più importante è il dato su quante persone in UK siano state vaccinate almeno con una prima dose dall’8 dicembre al 7 febbraio 2021. Al 7 febbraio si parla di circa 13 milioni di vaccinati con la prima dose. Ricordiamoci questo numero, circa 13 milioni di persone hanno ricevuto almeno una dose di vaccino.

Al 7 di febbraio sono state ricevute circa 143mila segnalazioni di reazioni avverse. Su 13 milioni di vaccini. Circa l’1,1% dei vaccinati ha avuto una reazione da segnalare.

Su 70mila reazioni avverse solo 210 hanno riguardato shock anafilattico. Lo 0,0016% dei vaccinati ha avuto una reazione avversa che ha causato uno shock anafilattico. In questa prospettiva non sembrano molti.

Ma il numero che credo interessi di più a Santi e ai suoi follower è quello dei morti.

Reazioni fatali

Quanto segue è la traduzione del testo che accompagna i dati sulle segnalazioni fatali:

Vaccinazione e sorveglianza di una vasta popolazione significa la possibilità che alcune persone sperimenteranno e segnaleranno una nuova malattia o eventi nei giorni e nelle settimane successivi alla vaccinazione. Un’alta percentuale delle persone vaccinate finora nella campagna di vaccinazione per COVID-19 sono molto anziane, molte delle quali hanno anche condizioni mediche preesistenti. L’età avanzata e le malattie croniche sottostanti rendono più probabile che si verifichino eventi avversi casuali, soprattutto visti i milioni di persone vaccinate…

Il numero riportato da Leonardo Santi è corretto, le segnalazioni di eventi fatali sono circa 320. Ma come spiega il governo britannico:

Sulla base della mortalità per tutte le cause stratificata per età in Inghilterra e Galles presa dall’Ufficio per le registrazioni dei decessi nazionali, si prevede che diverse migliaia di decessi si siano verificati, naturalmente, entro 7 giorni dai molti milioni di dosi di vaccini somministrate finora, per lo più negli anziani…

Siamo di fronte a uno 0,0025% di decessi in una popolazione perlopiù anziana, e con patologie pregresse anche gravi. Come spiega ancora il governo UK: 

…La revisione delle segnalazioni individuali e dei modelli di segnalazione non suggerisce che il vaccino abbia avuto un ruolo nella morte.

Perché queste cose Leonardo Santi non le riporta? Perché non inquadra i suoi dati sul numero totale dei vaccini somministrati? Perché questo non porta acqua al suo mulino, che è poi quello dell’antivaccinismo.

Oltretutto il dato più importante è quello che vi ho riportato a inizio articolo: in UK tra il 2020 ed il 7 febbraio 2021 erano morte 114mila (oggi hanno superato le 120mila) persone su circa 4 milioni di contagi verificati. Circa il 2,8% dei contagiati da Sars-Cov-2 in UK è morto entro 28 giorni dalla positività al tampone.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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