I dati sui vaccini non pubblicati da EMA

Ci risiamo, tocca un’altra volta occuparci di un articolo apparso su ByoBlu, stavolta a firma Michele Crudelini, che il 6 maggio titolava:

L’EMA NON PUBBLICA I DATI SUI VACCINI DA GENNAIO 2021: “SONO COPERTI DAL SEGRETO MILITARE”

L’articolo sostiene che l’EMA (European Medicines Agency) non stia pubblicando dati sull’efficacia e sicurezza vaccinale fin dal 29 gennaio 2021:

Finora, a distanza di un anno e mezzo dalla somministrazione del primo vaccino, l’EMA ha pubblicato un solo di questi report e risale al 29 gennaio 2021. L’aspetto sorprendente è che in quel documento, di sole 2 pagine, si faceva un chiaro riferimento a futuri report di aggiornamento: “L’EMA pubblicherà aggiornamenti mensili sulla sicurezza per tutti i vaccini COVID-19 autorizzati, in linea con le misure di trasparenza eccezionali per COVID-19”. Niente di tutto questo è stato fatto e da allora mancano così all’appello oltre 24 report di aggiornamento sui vaccini Covid.

Subito dopo è abbastanza palese che Crudelini non stia riportando qualcosa che ha verificato, bensì solo le parole di avvocati che hanno presentato querele contro l’AIFA (che però non è l’EMA) per la mancata pubblicazione di questi documenti.

Un gruppo di avvocati italiani, per conto di due associazioni di promozione sociale Idu (istanza diritti umani, di Novara) e Dus (Diritti umani e salute, di Roma) sta provando ad andare a fondo in questa vicenda e ha presentato una querela alla Procura di Roma contro l’AIFA, proprio per la mancata pubblicazione di questi documenti.

Già da questa discrepanza tra AIFA ed EMA Crudelini avrebbe dovuto cogliere che c’è qualcosa che non torna in quanto sta riportando ai suoi fidati lettori. In questa pagina dell’EMA trovate tutti gli aggiornamenti sui vaccini contro la COVID-19, e leggendo la pagina con attenzione ci si accorge che l’ultimo report sulla sicurezza dei vaccini è del 13 aprile 2022, e prima c’era il 17 marzo 2022, il 17 febbraio 2022, e così via fino appunto ad arrivare a quello del 29 gennaio 2021. Nella pagina i dati sono aggregati per tipo di vaccino, ma poi se si vuole si possono trovare (per ogni vaccino) i rapporti sugli aggiornamenti relativi alla sicurezza degli stessi suddivisi mese per mese. Qui ad esempio potete vedere i rapporti su Comirnaty a partire da quel primo rapporto di gennaio 2021.

I dati più aggiornati sono quelli pubblicati il 13 aprile, e riportano numeri che risalgono al 3 aprile, ma tra pochi giorni il report sarà aggiornato e usciranno i numeri nuovi. Come sia possibile che Crudelini e gli avvocati che cita non se ne siano accorti?

Io davvero fatico a comprendere, ma ci ho anche rinunciato, anche perché tanto il pubblico di ByoBlu non ha gli strumenti necessari per capire di cosa stiamo parlando, basta vedere come hanno reagito quando abbiamo fatto presente che il Nature che titolavano loro qualche giorno fa non era veramente Nature. La loro risposta è stato un “articolo” di poche righe in cui, grazie alla dialettica di Franz Becchi, si difendevano così:

Gli smentitori seriali di Butac tornano con il consueto appuntamento di fact-checking degli articoli pubblicati su Byoblu. Questa volta, il gioielliere bolognese Michelangelo Coltelli se la prende con uno studio diffuso sulla rivista scientifica Nature riguardo all’aumento di patologie cardiache nella popolazione israeliana. Secondo Coltelli, lo studio è apparso nella sezione Scientific Reports, che sarebbe in qualche modo scollegata da Nature. In realtà, si tratta di una rivista scientifica online ad accesso aperto e sottoposta a revisione paritaria, pubblicata da Nature Portfolio e che copre tutte le aree delle scienze naturali. Insomma, gli studi che non vanno bene a Butac, non sono validi. Coltelli, gioielli, tortelli.

Degna di nota la rima finale che ho salvato a futura memoria se deciderò di chiudere negozio e buttarmi nella gastronomia! Per chi volesse capire da cosa si difendessero il nostro articolo originale era questo.

Evito di riportarvi i commenti dei lettori di ByoBlu all’articolo con l’attacco ad hominem, mi chiedereste in troppi perché non querelo, e onestamente mi sono annoiato di spiegare che non ho aperto BUTAC per passare i miei momenti liberi a fare la coda in questura o alla Postale per denunciare gente che nove volte su dieci resta impunita.

Sia chiaro, come ByoBlu ci sono altri che diffondono queste notizie, ad esempio il senatore Gian Luigi Paragone, che l’aveva diffusa il 21 aprile 2022, col titolo:

Che fine hanno fatto i documenti sull’efficacia dei vaccini? E ora per l’Aifa (querelata) si mette molto male

E la stessa cosa l’amico Gracis – che ci ha denunciato per aver messo il suo canale Telegram nella Black list di BUTAC – che il 30 aprile titolava sulla sua testata L’Indipendente:

Mancano le relazioni sui vaccini: querela per Aifa, Ministero della Salute, Iss e Cts

Tutti riportano la notizia con le parole di queste associazioni IDU (Istanza Diritti Umani) e DUS (Diritti umani e salute), nessuno pare aver fatto il benché minimo tentativo di verificare.

Questa è la “controinformazione” italiana: una macchina ben oliata per spargere a ritmo continuo notizie non verificate a un pubblico che non ha gli strumenti per rendersi conto di quanto viene preso per i fondelli.

Non credo di dover aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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