DDL Zan, il cambio di sesso e l’ignoranza crassa

Trenta secondi estrapolati dal loro contesto per portare avanti una narrazione distorta

Sta circolando un breve estratto video di Fedez in compagnia del deputato Alessandro Zan, primo firmatario della disegno di legge che oggi arriverà in Senato, purtroppo senza relatore a presentarlo. Da fact-checker che si è già occupato più volte di disegni di legge simili mi auguro sia la volta buona che un testo del genere venga approvato, da osservatore dei fatti purtroppo ho paura che anche a questo giro venga affossato.

Ma non siete qui per avere il mio parere, bensì per sentire dei fatti.

Il video che sta circolando si presenta così:

Con i volti dei due protagonisti circondati dalla frase:

ZAN:” AIUTIAMO I BAMBINI A CAMBIARE SESSO”

Nel video si può ascoltare una brevissima dichiarazione che per comodità ho pensato avesse senso trascrivere. Alessandro Zan afferma:

Ci sono dei bambini delle bambine che percepiscono il proprio genere sin da quando sono bambini che è diverso da loro sesso biologico. Ecco che allora bisogna aiutare questi i bambini, e i genitori oggi sono molto più sensibili fortunatamente in questo loro percorso di transizione, perché si ritrovano con un genere che non corrisponde a quello di nascita. L’identità di genere è riconosciuta dallo Stato, è un diritto umano.

Trenta secondi su un video che dura un’ora. Un’ora, sia chiaro, in cui Fedez purtroppo dimostra più volte di essere un tifoso e non un conoscitore di iter e leggi, ma comunque l’intento era quello di dare visibilità a chi ne sa più di lui. Il video di cui vi parlo, quello di trenta secondi, è stato realizzato da Pro Vita e Famiglia, che hanno intenzionalmente scelto di estrapolare la frase dal suo contesto. Probabilmente perché sanno perfettamente che inserita correttamente nel contesto usato da Fedez e Zan, anche i loro follower avrebbero problemi ad allinearla alla narrazione che viene diffusa quotidianamente nella bolla pro vita. Le cose si aggravano quando a far circolare un video identico non sono i pro vita, che hanno specifici bias, ma lo fa Nicola Porro, giornalista. Uno di quelli che dovrebbero aiutare i cittadini a farsi un’opinione sui fatti. Porro, tale e quale ai pro vita, ritaglia la parte di video che gli fa comodo e la diffonde con quest’altro titolo:

Delirio di Zan e Fedez: “Aiutiamo i bimbi a cambiare sesso”

Porro non sta facendo giornalismo, no, con l’articolo a firma Francesco Giubilei apparso il 9 luglio 2021 Porro e il suo blog stanno consciamente disinformando. Capiamoci, la legge sulla disforia di genere in Italia esiste da tempo, qui su BUTAC ne abbiamo già parlato abbondantemente. Il DDL Zan non tocca quella legge, il DDL Zan non aiuta in alcuna maniera la transizione di genere. Il DDL Zan vuole difendere l’identità di genere, quindi tutelare chi abbia già scelto un percorso che lo porta a cambiare la propria identità di genere, un percorso permesso e regolamentato dalla Legge 164 che rimarrà in vigore anche senza che il DDL Zan venga approvato. È curioso che né tra i pro vita né sul sito di un giornalista come Nicola Porro si faccia mai cenno alla Legge 164.

Chissà come mai.

Il video dura un’ora…

Nel video completo si parlava di identità di genere perché tra le proposte di modifica al DDL c’era quella di alcuni leghisti di eliminare dal testo proprio la definizione di identità di genere, solo per questo Fedez e Zan ne parlano, spiegando che è una sciocchezza rimuovere quel termine visto che fa già parte di altre leggi dello Stato, e che quindi – se ritengono sia in qualche maniera offensiva – ci sarebbe da riscrivere svariate leggi. Vi riporto la trascrizione più lunga di quel passaggio, che potete ascoltare nel video completo che trovate sul profilo Instagram di Fedez.

…in realtà tutti noi abbiamo d’identità di genere perché non è una cosa che riguarda solo le persone transessuali, no? Come tutti noi abbiamo un orientamento sessuale, come tutti noi abbiamo un sesso no? L’identità di genere in due parole è la percezione profonda precoce e strutturata del proprio genere. Cioè sin da quando siamo bambini percepiamo qual è il nostro genere, solo che ci sono dei bambini e delle bambine che percepiscono il proprio genere sin da quando sono bambini che è diverso da loro sesso biologico. Ecco che allora bisogna aiutare questi bambini, e i genitori oggi sono molto più sensibili fortunatamente in questo, in un loro percorso di transizione perché si ritrovano con un genere che non corrisponde allo stesso di nascita…

Zan sta spiegando cosa sia l’identità di genere, e perché sia importante difenderla, e non accettare la proposta leghista di eliminarla dal testo del Disegno di legge. Tutto qui. Il DDL Zan non “aiuta i bambini a cambiare sesso”. Aiuta quelle rare famiglie in cui ci sia una transizione in questo senso a essere tutelati da discriminazione e violenza.

Chi ci ha segnalato questo video per primo ha usato parole che trovo perfette per descrivere la situazione:

A prescindere da quale sia la propria posizione sul ddl Zan, contribuire a drogare il dibattito democratico con post del genere, penso sia un male per tutta la società. Aiutare qualcuno nel proprio percorso di transizione significa semplicemente in questo caso avere supporto emotivo e psicologico per comprendere se stessi e accettare il rapporto con la propria identità.

Non credo che sia necessario aggiungere altro. Se non il link alla lunga guida scritta dal nostro Patrick Jachini sul Disegno di legge:

maicolengel at butac punto it

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