Dibattito per la libertà di scelta

A Roseto degli Abruzzi il 17 novembre, col patrocinio del Comune, si terrà un convegno per la libertà di scelta vaccinale. Il comunicato che mi avete segnalato riporta queste parole del sindaco:

Abbiamo dato il  patrocinio e concesso il palazzetto cittadino per un evento importante quanto utile alla collettività. Non è un incontro no vax, ma un confronto sulla libertà di cura al quale partecipano medici di comprovata onestà e competenza.

Istintivamente penso: beh, è giusto che ci possa essere dibattito, vediamo chi interverrà all’evento.

  • Massimo Montinari
  • Claudio Colombo
  • Anna Maria Iannetti
  • Gerardo Rossi
  • Paolo Alessandro Ruffini
  • Oscar Grazioli
  • Pierpaolo Dal Monte
  • Dario Miedico
  • Maria Mattucci
  • Giuliano De Berardinis
  • Luigi Leonzio
  • Maurizio di Giosia
  • Luca Ventaloro
  • Caterina Longo
  • Natalina Giannaccaro
  • Giorgia Scataggia
  • Andreas Poder
  • Claudio Civettini

Nell’elenco qui sopra sono presenti almeno 12 persone che in passato si sono schierate contro l’obbligo vaccinale. Su un totale di 18 soggetti, ne restano fuori 6 dalla conta. Il false balance è assicurato. Organizzare un convegno sostenendo che si tratti di un evento di confronto su una materia su cui la comunità scientifica è divisa è errato. Ve lo spiego da anni qui su BUTAC. La comunità scientifica mondiale è unita sulle vaccinazioni pediatriche, obbligatorie o meno, tutti sono convinti dei maggiori benefici dati dalle dieci immunità acquisibili oggi senza rischi particolari, rispetto ai rischi noti di una non vaccinazione.

Esistono nicchie di “ribelli” che non concordano, e se si vuole a tutti i costi fare un dibattito è possibile rappresentarli. Ma se su oltre 350mila medici iscritti all’ordine meno dell’1% è “contro le vaccinazioni”, anche in un confronto pubblico vanno rappresentati in quel modo. Quindi ci vorrebbero 100 interventi a favore 1 uno contrario. Non 12 soggetti noti per essere schierati con l’1% e 6 (forse) col restante 99%.

Non si fa così. Specie quando noto tra i presenti anche chi ha precisi interessi commerciali nell’affare vaccini. Purtroppo non posso addentrarmi, chiunque di voi con qualche dimestichezza con la rete potrà fare le proprie ricerche e approfondire. Io fossi nel direttore dell’Omceo di zona mi lamenterei fortemente con questa disparità di rappresentazione. Ma sono solo un blogger, mi limito a evidenziare la situazione.

maicolengel at butac punto it
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