La disinformazione italiana esportata negli USA

Un expat da cui prendere le distanze

Quello che state per leggere è un articolo che arriva da lontano, o meglio parte di quanto segue è stata scritta a fine novembre 2020 e mai pubblicata perché ritenni che non fosse necessario dare visibilità al soggetto di cui vi parlavo. Purtroppo il protagonista della vicenda, dai e dai, è riuscito ad aumentare la sua visibilità al punto che ora le sue interviste vengono riprese anche in Italia da soggetti come l’onnipresente Morris San e il suo Numero 6 (che su Facebook è diventato la pagina I Ribelli, se mai aveste voglia di andare a scavare nel fango)…

Non ho alcuna intenzione di trattare le parole di Loretta Bolgan, le cose che dice e ripete sono sempre le stesse, le abbiamo già trattate precedentemente, ma appunto avevo scritto questo lungo articolo che inquadrava bene il personaggio che l’ha intervistata e non l’avevo mai pubblicato, quindi credo che sia giunto il momento per farlo. Chissà che qualcuno di voi non riconosca modus operandi e marchi sfruttati anche da altri astuti influencer della galassia complottista.

Da qui in poi si tratta di parole scritte a fine novembre 2020, mai pubblicate prima.


Quanto segue è per farvi vedere come certi cialtroni, lasciati liberi d’agire, possono far danni non solo nel nostro Paese. Mi avete segnalato un canale YouTube, gestito da un italiano che vive in Florida e che pubblica contenuti per i nostri connazionali che risiedono negli Stati Uniti. Contenuti che onestamente mi lasciano allibito. Il soggetto in questione negli anni ha tentato di avere visibilità con alcuni siti per italiani negli Stati Uniti. Il sito attuale, dedicato a quella che lui chiama radio, viene definito hub, e come riporta in home page:

Questa è la radio di coloro che, desiderosi di verità, sono pronti a condividere le proprie opinioni senza turpiloquio, odio, offese ed illegalità.

Questa radio/hub è di Matteo Brandi, Antonietta Gatti e Stefano Montanari, Dr. Domenico Biscardi, Dr. Giovanni Grisotti, Dr. Mariano Amici, Prof. Emilio del Giudice, Dr. Piergiorgio Spaggiari, Francesco Amodeo, Giulietto Chiesa, JP Vanoli, Valerio Malvezzi, Marco Saba, Massimo Mazzucco, Dr. Mauro Rango, Prof. Livio Giuliani, Franco Fracassi, Antonio Ingroia, Dr. Tarro, Enrica Perucchietti, Nino Galloni, Sir Ruggero Santilli, Tommaso Cardana, Cristiano Musillo, Ing. Bertelli, Avv. Brancaccio, Avv. Paoluzzi, Maurizio Martucci, Antonio Pappalardo, Alberto Micalizzi, Antonella Appiano, Glauco Benigni, Claudio Messora, Avv.Marco Mori, prof. Pietro Ratto, Alberto Bagnai, Marcello Foa, Paolo Maddalena, Ettore Majorana, Stefano Tonellotto, Lisa, Cosimo Massaro, Aurelio Canonici …

Non nominerò questo signore, dargli visibilità lo trovo sciocco. Tanto con i riferimenti nell’articolo se siete interessati lo trovate in fretta. Ha un numero di follower variabile in base all’argomento che tratta, ma quasi sempre poca gente, presumibilmente italo-americani. Risiede in un’abitazione dove hanno sede almeno cinque “aziende”, due le ho identificate come tutt’ora attive, le altre no. Ma poco conta.

Ciao Italia

Non c’è una singola notizia che vorrei trattare, mi preoccupa notare che negli ultimi video il soggetto ha intervistato personaggi come Tarro e Biscardi che vabbè, uno che proprio vuole informarsi li cerca sui media italiani e può farsi un’idea. Ma tra gli intervenuti ai suoi video c’è anche la rappresentante di un’associazione no profit che avrebbe sede in Florida (si dovrebbe chiamare Ciao Italia, ma ammetto che la ricerca con un nome del genere senza altre indicazioni non è semplicissima). Un’associazione che dovrebbe insegnare la lingua e la cultura italiana negli States. Il fatto che la rappresentante della no profit segua un canale dove tra gli altri vengono invitati Mazzucco, Gatti e Montanari e viene osannato Messora mi terrorizza. Non dico che gli americani abbiano questa gran cultura, ma noi così, invece che cultura, esportiamo ignoranza a badilate.

Il canale

Scandagliando il suo canale ho trovato che è aperto da oltre sette anni. Come vi ho detto non trattiamo una notizia specifica, ma voglio solo mostrarvi come l’hub di tutti i nomi citati poco sopra, in questi sette anni su YouTube a comunicare agli italiani negli States, abbia sempre condiviso il peggio del peggio. Sia chiaro, ha pochi iscritti, poche condivisioni, ma ne ha: un seguito per questo soggetto esiste. All’inizio i video erano quelli classici da emigrato, dove raccontava di come si è trovato, di che percorso ha fatto per trovare casa e poi delle associazioni di italiani a cui si è appoggiato. Nel 2014 cominciano i video un po’ “alternativi”.

Ma.Tron

Nel 2014, sei anni fa, sul canale appare un video dove un signore italiano (sempre in Florida) mostra il test di una macchina che aiuta il corpo a stare meglio. Lo strumento che usano si chiama Ma.Tron, oggi non ne trovo più traccia online, la mail che fornivano per richiedere informazioni era un account gratuito gmail.

No, nessuno dei due che vedete qui sopra è il signore di cui vi sto raccontando. Lui in questo caso era dietro la telecamera a filmare e fare domande. Quello che si vede nel video è il classico prodotto fuffa che andrebbe esaminato con attenzione, ma non trovandolo più con quel nome ho la speranza che sia andato fuori produzione per manifesta inutilità.

IQLife

Sei anni fa spingeva un social network alternativo, simile, secondo chi lo presenta, a LinkedIn, che avrebbe pagato gli utenti che s’iscrivevano. Il nostro amico italo-americano sosteneva di essere il 25millesimo iscritto a questo social, chiamato IQLife (altre volte IQKonnect). Siamo nel 2020, nessuno ne ha più sentito parlare (almeno con quei nomi, ma i suoi creatori hanno ovviamente altre cartucce in canna, come tutti i truffatori che si rispettino). Si trattava della solita truffa, chi si iscriveva doveva pagare una piccola quota, inferiore a quella di social come LinkedIn (all’epoca quasi 50 dollari al mese per chi voleva usarlo a livello professionale) ma offriva anche davvero pochi contenuti. Il social è morto, poi è stato resuscitato, poi è rimorto definitivamente con chi era in cima alla piramide con il portafoglio ingrossato, e gli altri tutti più poveri di 50/100 dollari.

SixthContinent

Nel 2015 il nostro amico spingeva SixthContinent, un “continente virtuale” dove ogni cittadino avrebbe ricevuto una parte di tutto il fatturato del continente (parole sue eh, non mie). In pratica un’altra mezza truffa. L’equivalente di un sistema di cashback. Tu ti iscrivi, paghi una quota e puoi fare acquisti in negozi affiliati. Ogni acquisto ti dava diritto a dei soldi che avresti potuto spendere ancora, sempre nei negozi affiliati.

Mettetela come vi pare. Questi sistemi funzionano se dietro ci sono catene grosse e con prezzi convenienti. Tutte quelle che ho visto negli anni avevano come affiliati negozi con prezzi altissimi. Comperando la stessa merce da altre catene riuscivo a spendere meno di quello che sarebbe stato se avessi fatto parte del network.

In Italia SixthContinent è stata condannata a una sanzione da 4 milioni di euro giusto ad agosto 2020.

Anche SixthContinent si spacciava come social network alternativo. Al momento, pur sanzionati, sono ancora attivi anche in Italia. Ma che abbiano ricevuto una sanzione da 4 milioni di euro a mio avviso la dice lunga sulla serietà dell’azienda. (Attendo con trepidazione il solito invito da parte del loro studio legale italiano a rimuovere questo contenuto, come già hanno fatto quelli di Lyoness ed altri prima di loro. Nel nostro Paese si va avanti a minacce legali e querele.)

Ma procediamo col nostro amico youtuber italo-americano. Per due anni si occupa d’altro.

Trade Coin Club

Nel 2017 si butta su BitCoin di cui parla in qualche video, lo fa pubblicizzando un sistema che si chiama Trade Coin Club, che promette grandissimi guadagni investendo con loro in BitCoin. Anche questa risulta essere una truffa.

Da qui la strada è tutta in discesa. Dopo aver proposto ai suoi scarsi follower truffe di vario genere il nostro emigrato cambia registro, e inizia una serie eterna di video partita tre anni fa con un faccia a faccia con Giulietto Chiesa, seguito da uno con Antonio Ingroia, e poi la diga cede, e il complottismo prende il sopravvento.

Nel corso di questi ultimi tre anni i volti che su BUTAC abbiamo imparato a riconoscere come possibili complici della disinformazione sono passati tutti sul canale di questo youtuber.

Non vi sto a fare un elenco, basta quello in apertura, ma sappiate che ci sono davvero tutti. Sarebbe da domandarsi come mai, visto che la maggior parte dei video ha poche decine di visualizzazioni.

Due anni fa il nostro simpatico emigrato ricade nel giochino delle criptovalute e degli schema Ponzi e ai suoi follower propone l’EquaCoin, e poi gli euro scritturali (la moneta scritturale è sfruttata dai geni di OPPT 1776).

Ma siamo sempre di fronte a fuffa:

Riesce pure a intervistare il console italiano in Florida, Cristiano Musillo, io al suo posto intimerei al caro youtuber di rimuovere almeno quei video. Non ci fa una gran figurona visto il livello del resto dei video che sono pubblicati nel canale.

Ma è evidente che a nessuno frega niente delle tante truffe che questo youtuber cavalca, l’importante è avere visibilità, l’importante è essere condivisi…

Il boom della fuffa però è legato al 2020 e alla pandemia, quando le interviste invece che essere solo radiofoniche o addirittura riprese da video di altri diventano più “professionali”. Il primo intervistato del nuovo corso è un anziano fisico nucleare che ha idee tutte sue poco accettate dalla comunità scientifica. Da lì si parte con speciali sulla sovranità del popolo, su come l’Italia debba uscire dall’euro e tutta quella narrativa sovranista che ormai conosciamo bene. Il tutto condito da audio con pseudoscienziati, pseudoeconomisti, pseudomedici, la lista è eterna. L’emigrato pubblica una media di otto video al mese, con le visualizzazioni che vanno solitamente da quaranta a un migliaio. Riesce ad avere ospiti soggetti che abbiamo visto anche nei salotti televisivi. Disinforma la popolazione italo-americana esattamente come alcuni dei suoi amici citati all’inizio disinformano la popolazione italiana.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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