Meglio morta che disonorata

 

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AGGIORNAMENTO 11 AGOSTO 2015 ore 18:51
Il Guardian inglese ha trattato la cosa, in pochissime righe. Dalle loro ricerche risulterebbe che i fatti siano avvenuti nel 1996, alla faccia della news.!

Apparently the article – which originated on the website Emirates 24/7 – was from an interview in which lifeguards were asked to recount the strangest things that had happened to them. As someone who bothered to check out where it came from tells Monkey: “They mentioned this case of the Asian man who prevented his daughter’s rescue, but, and here’s the catch – it was from 1996.”
Perhaps it’s a case of any old news will do … at least when there isn’t much news at all.

Ma i miei dubbi espressi qui sotto restano.


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Me l’avete segnalata in tanti, e, tristemente non posso dirvi nulla di preciso, è una di quelle notizie che mi lascia l’amaro in bocca, e che tantissimi stanno condividendo, così ci racconta La Stampa:

Il padre di una ragazza ventenne ha fermato il salvataggio della figlia che stava annegando, opponendosi fisicamente ai due bagnini per evitare che la giovane fosse toccata da due maschi estranei e dunque “disonorata”. È successo a Dubai.  L’uomo si sarebbe avvinghiato ai bagnini gridando e, nel tempo necessario a liberarsi di lui, la ragazza sarebbe annegata.  Parlando all’emittente tv Emirates 24/7 il tenente colonnello Ahmed Burqibah della polizia di Dubai ha raccontato: “Il padre, asiatico, aveva portato la moglie e i ragazzi in spiaggia per fare un pic-nic e divertirsi. I ragazzi stavano nuotando, quando improvvisamente la giovane ventenne ha cominciato ad essere in difficoltà e a urlare chiedendo aiuto”.

Come anticipato non posso dirvi molto, la notizia compare sulla fonte citata da tanti, Emirates24, io ho fatto delle ricerche in merito, ma nulla che possa esser considerato dimostrazione dell’esser in alcun modo bufala. Però le mie ricerche le ho fatte, e sarei curioso che mi accompagnaste anche voi per un pezzo di strada:
Solo tre dati ci vengono forniti da La Stampa, la fonte della news, il nome di un poliziotto coinvolto, e il luogo dove tutto ciò è avvenuto. Come già detto la fonte è esistente, e riporta i fatti esattamente come ci dice la Stampa. A questo punto la prima cosa che mi interessa è verificare l’esistenza di Ahmed Burqibah, e così vado a cercare il personaggio.
La foto che accompagna alcuni degli articoli è questa:
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Uniforme Blu con bande bianche catarinfrangenti, Ahmad Atiq Burqibah, circola dal 2014, e quasi sicuramente raffigura davvero il vice direttore del dipartimento di ricerca e soccorso della polizia di Dubai. Quello che mi lascia basito è il numero di incidenti relativi all’annegamento in mare che vengono raccontati proprio dalle sue parole. Nell’articolo dell’anno scorso che vi ho linkato poco fa:

There was a day [in the mid-90s] when the current was very strong and we had 21 cases of drowning. My colleague and I went to where four people were drowning, but we were in such a hurry that I did not wear my goggles and I used to wear contact lenses. “One of the men disappeared underwater, we ran to rescue the others. Once I got to one of them I lost my lenses. I could not see the shore. By the time my friend rescued two men and came to the third who was still depending on me to rescue him, I was exhausted. My colleague took him to shore and came back in the nick of time as I had given up. My life flashed before my eyes. My friend grabbed me, took me to shore and gave me CPR.” In another incident he recalls having to rescue a man from drowning twice, only for him to go back into the water for a third, and final, time. “We had twice in the same day at the same place gone to rescue this man from drowning and yet he insisted to swim for a third time, after which he did end up drowning,” he said.

In un solo giorno 21 annegamenti, addirittura un uomo si è fatto salvare due volte nell’arco della stessa giornata, per tornare in acqua una terza volta e rimetterci le penne, subito dopo il secondo salvataggio.  Il 5 Agosto il vice comandante era intervenuto in un altro tragico caso:

Cops save boy… villagers kill him with ‘love’

Boy dies after family refuses to let ambulance move him
By Muna Ahmed Published Wednesday, August 05, 2015
A six-year-old boy who fell into an old well in his village, was rescued by Dubai Police only to succumb to misplaced love and hugs from his family, who insisted the child remain with them and not be taken to hospital. “This is one of the saddest cases I have come across,” said Lt. Col Ahmed Burqibah, Deputy Director of Dubai Police’s Search and Rescue Department… “They all started hugging the boy and kissing him at a time when the boy was in need for medical help and needed to be transferred to the hospital. “We had an ambulance with us, and we wanted to take the boy to the hospital, but his family refused. “They insisted they will take him to hospital in their own private car. This incident happened in a different country, and thus, we had no authority on them. Later on, we were informed that the boy was declared dead on arrival at the hospital.”

Il caso è davvero tragico, Ahmed Burqibah cinque giorni fa ha salvato un bambino di sei anni caduto in un pozzo per poi vederlo uccidere dai famigliari che invece che prestargli le necessarie cure l’hanno trattenuto con loro per portarlo in ospedale con la loro auto, il bambino è arrivato morto??? Non è che la presenza del vicecomandante porti sfiga?

Lo so che a voler esser scettici a tutti i costi si diventa complottari, ma vorrei che qualcuno mi spiegasse l’andamento preciso dei fatti: nel caso della ventenne annegata abbiamo una ventenne, in mare che sta affogando, accorrono due bagnini si tuffano, sono quasi a portata di soccorso, ma il padre della ragazza, evidentemente in perfetta forma fisica li tiene a distanza dal corpo, in modo che nessuno possa far qualcosa. La ragazza muore. Perdonatemi, quindi nemmeno il padre ha tentato di salvarla?  Pur essendo in così buona forma fisica da stare a galla e “lottare” contro i due bagnini?  Che servano dei corsi per gestire meglio la gente? Il giorno dopo l’articolo sulla morte della povera ventenne si parla ancora del nostro Ahmed Burqibah:

Asians swimming at night big challenge for Dubai Search & Rescue

Speaking to Emirates 24|7, Lt. Col. Ahmed Burqibah, Deputy Director of Dubai Police’s Search and Rescue Department said that that they have full control over drowning cases which happen during the day. “It’s the cases which happen at night that create problems for us.” He pointed out that majority of drowning cases happen on the beach near Burj Al Arab as most of the swimmers and tourists go there to take pictures. “Burj Al Arab area topped the list of most drowning cases at night, with a total of 18 cases, followed by the Kite Beach area with one case, and one case in Al Mamzar Beach,” he said.

Avete notato una cosa, in entrambi gli annegamenti si parla di persone asiatiche, non è che stiamo facendo lo stesso giochino di certe testate che ben conosciamo? Diamo addosso allo straniero… Si perché anche il caso del bimbo caduto nel pozzo:

This incident happened in a different country, and thus, we had no authority on them. Later on, we were informed that the boy was declared dead on arrival at the hospital.

In che paese fossero non ci viene detto, mi è venuto un dubbio ma me lo tengo per me.
Che siano da qualche parte in Asia?
Ma non si trova in Asia anche Dubai?
Che gli stiano sulle scatole i vicini?
O senza voler esser complottari a tutti i costi, che si stia cercando un modo un po’ sensazionalistico per avvertire dei pericoli del mare in quelle zone, e da avverire sono sicuramente più gli stranieri non abituati che i residenti. Quinid ben venga che la notizia sia stata ripresa pari pari e tradotta in così tante lingue.
Tutto è possibile.
Non sono in grado di dirvi come stiano le cose, in nessuna delle testate nazionali asiatiche che ho cercato (quelle serie e verificate) ho trovato riportata la notizia della ventenne annegata, ma forse la censurerebbero se fosse notizia di un loro connazionale. Non lo so.
Questo voler sottintendere che gli altri asiatici siano persone vagamente incapaci, che pur di non far torto ad una religione lasciano morire un proprio caro mi lascia stranito, non sono musulmani anche a Dubai?
Non è mia intenzione dire altro, non so come prendere questa summa di notizie, le ho viste tradotte in tantissime lingue, ma sempre su testate note per la scarsa verifica dei fatti. E persino su queste mi è capitato di leggere in svariate aperture, Emirates24  CLAIMS, ovvero, noi non ci prendiamo responsabilità alcuna di quanto scritto da qui in poi, sono loro a dirlo.
Oltretutto è strano che l’asiatico in questione (visto che è stato arrestato) non venga mai nominato, e neppure il suo paese di provenienza, e che sul sito della polizia di Dubai della cosa non ci sia traccia. Stiamo parlando di una polizia che usa il web, non poco,  visto che pubblicano le foto dei cadaveri da identificare addirittura sulle loro pagine social, no, non sto scherzando.
Ripeto per i pochi che sono arrivati fin qui: non  sto dicendo che questa notizia SIA una bufala, la fonte vorrebbe essere una testata seria degli Emirati Arabi, filogovernativa, ma a volte credo sia interessante condividere anche solo un processo analitico dei fatti. A me aiuta a tenere allenata la testa. Messa a dura prova dal voler ragionare col mio nano di 4 anni.
maicolengel at butac.it
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