Dollari falsi, ma col permesso di Obama…

PERICOLI-INTERNET

Alle volte quando ci segnalate una bufala e postiamo la sua successiva sbufalata tanti si domandano:
Ma ci cascherà qualcuno? È impossibile!
E invece qualcuno ci casca, molti più di quanto vorremmo. Oggi parliamo proprio di uno di quei casi, che è finito alla ribalta di alcune testate americane.

Police: Woman Blames Obama For counterfeiting Money

La storia risulta così incredibile da suonare fasulla, e difatti sono andato ad investigare perché anche a me puzzava da lontano.

I fatti:

Il 12 Luglio la polizia viene chiamata dalla cassiera di un minimarket, di fronte a lei c’è una signora che sta cercando di pagare con una banconota chiaramente contraffatta. Una banconota da 5 dollari. La polizia arriva, sequestra la banconota che risulta stampata con una stampante ad inchiostro da PC, non è propriamente una banconota, sono due fogli stampati INCOLLATI insieme.

La donna si giustifica, non è sua, gliel’hanno data di resto dal benzinaio e lei non ci aveva fatto caso. Il poliziotto la porta in centrale, le legge i suoi diritti e le chiede di perquisire la borsa, dove trova altri 100 dollari, fatti alla stessa maniera, stampati stavolta in bianco e nero, e con una delle due facce ribaltata rispetto all’altra.
Pamela Downs viene così formalmente arrestata per spaccio di valuta contraffatta. Ma lei non ci sta, all’ufficiale che le notifica l’arresto urla:

“I don’t give a ****, all these other bitches get to print money so I can too.”
“Non me ne frega un c…o, tutte le altre cagne possono stamparsi i soldi, così posso anche io.”
She then told officers she read online that President Obama had made a new law that permitted her to print her own money because she is on a fixed income…
Poi ha detto all’ufficiale che aveva letto online che il Presidente Obama aveva promulgato una nuova legge che le permetteva  di stamparsi i suoi soldi perché è a reddito fisso…

Quindi la nostra signora Downs ha deciso di farsi i propri dollaroni in casa, mica male come idea, eh?

Ma la notizia è reale?

Indagare su notizie del genere non è mai facilissimo, vengono dalla provincia americana, quella fatta di mille piccole testate che pubblicano piccole notizie di scarso valore. Quindi sono stato costretto a limitare le mie indagini. La testata che per prima ne ha parlato non sembra fuffara, anzi, è ricchissima di dettagli, nome cognome della signora, indirizzo di casa, indirizzo che non posso dire sia verificabile, ma esiste, come anche i negozi citati dove la signora Downs sarebbe stata.

apartamentdowns
Questa sarebbe la casa dove abiterebbe (e ci sono tre buchette della posta, che rendono credibile siano appartamenti).

Il quartiere dove vive sembra messo decisamente meglio della sua abitazione, rendendo la frase dove se la prende con le “altre cagne” più credibile, difatti basta girarsi di 180 gradi e vedere le casine che stanno di fronte alla sua:
altrolatodowns
 
Ma anche andando a leggere i commenti sotto al pezzo, o a guardare gli altri articoli sulla stessa testata non noto cose che mi facciano pensare ad una testata fuffara, tutt’altro!La foto che appare nell’articolo e che ritrarrebbe la signora Downs non sembra apparire da nessun altra parte online. E anche altri articoli di arresti riportano nome, cognome ed indirizzo dei fermati, quindi evidentemente è pratica comune. Gli altri articoli dell’autore del pezzo non sembrano lasciar intuire alcuno spirito troll, anzi. Più in là non posso andare, la signora Downs non ha fornito agli inquirenti un link all’articolo che avrebbe letto online, ma sapete bene che di pazzi che sostengono che vi potete stampare le vostre banconote ce ne sono a bizzeffe. Non posso esser sicuro si trattasse di questo che ho trovato, è un articolo del 2009 su una testata che si chiama The Skunk – tasteless american satire for the ill informed:

Obama Wants Citizens to Print their Own Money

L’autore di The Skunk descrive così il suo blog:

Believe it or not, the most asked question from some of our baffled readers is: “Is this for real?”
Hmm, let’s see, the subtitle to this award-winning online magazine is “Tasteless American Satire for the Ill-Informed.”
If that doesn’t tip you off, then I will admit it: The articles are 100% made-up, but the satire behind them is as real as John McCain’s confusion about shiites and sunnis.

Ma quello che non possiamo certificare è: la signora o ci è o ci fa? Io propendendo facilmente per la prima opzione! Non ridete troppo, la prossima volta potrebbe succedere a qualcuno di vicino a voi.

Gli uTonti escono dalle fottute pareti…

maicolengel at butac.it