Lucia e William: due pesi, due misure?

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Ma non diciamo boiate! Sta circolando questa immagine (tragica) che mostra due vittime da sfregio con l’acido. L’immagine vorrebbe porre l’accento su come si siano attuati due pesi e due metri di misura diversa nel condannare i responsabili degli atti:

LUCIA ANNIBALI:
sfigurata con l’acido da due albanesi su ordine dell’ex. I tre uomini sono in carcere dal maggio 2013 e si prospettano pene severissime (per tentato omicidio, lesioni, stalking)
WILLIAM PEZZULLO:
sfigurato con l’acido da un ultras neofascista su ordine della ex. L’esecutore è in carcere.La mandante è ai domiciliari e non si farà un giorno di carcere grazie alla legge Finocchiaro che sconta il carcere alle donne con figli. Gli inquirenti” Non facciamola passare per un mostro”.

Disinformazione becera e ridicola spacciata per notizia. Elena Perotti mandante ed ex fidanzata di Pezzullo è stata condannata a dieci anni di carcere, ma quando è avvenuto il fatto la Perotti era INCINTA al nono mese…e la legge prevede, fino al primo anno di vita del bambino (in caso non ci sia rischio che la madre ricada in violazione della legge o scappi) , il differimento della pena, quindi fino a Luglio 2014 la Perotti è ai domiciliari per poter procedere ad allattamento e svezzamento del piccolo, successivamente andrà deciso cosa fare, se lasciarla ai domiciliari o meno, ma non è una questione di due pesi due misure dovuta al fatto che sia italiana o che sia donna (visto che la Legge Finocchiaro prevede anche nel caso di un padre single le stesse cose), ma solo che sia un genitore di un infante che non ha altri (visto che il povero Pezzullo che lei sostiene esser il padre  nega la paternità di questo bambino, se Pezzullo scegliesse di riconoscere il figlio e lo accudisse lui probabilmente la madre andrebbe diretta in carcere allo scadere del primo anno di vita del piccolo).

Spacciare la cosa come l’ho vista commentandola così:

Che senso ha rispettare una giustizia che è una sistematica discriminazione contro gli uomini?

è disinformativo, uTonto e becero! Le storie se si vuole raccontarle bene vanno raccontate tutte, non nascondendo le informazioni per fare più presa e sensazionalismo. Chi si comporta così rende inutile qualsiasi battaglia che stia perseguendo anche se suddetta battaglia fosse giusta. Nel caso in questione la pagina s’intitola No alle violenze su uomini e bambini (quell’uomini suona già un po’ di parte, ma basta visitarla per notare che è una pagina che difende il maschio in ogni sua forma), e credo siamo tutti d’accordo che non sia giusto fare violenza su nessuna delle categorie sopra citate (uomini e bambini) come anche non sia giusto farla sulle donne. La violenza è sempre sbagliata! Ma propugnare appunto la cosa come se fosse sbagliato farla su uomini e bambini senza citare le donne…che dire, mi lascia MOLTO perplesso. Da quel che vedo dietro a questa pagina c’è tanta, tanta politica…ed è triste, tristissimo…anche perché una pagina così ha già quasi 10000 follower…