E4Shield, il dispositivo che inattiva il virus

...come visto su tutte le testate italiane

Praticamente tutte le testate italiane la settimana scorsa hanno dedicato un articolo a questa magica innovazione, E4Shield. Da Il Sole24Ore:

Ecco “E4Shield”, il dispositivo che inattiva il Covid al chiuso

A La Stampa:

L’apparecchio che “rompe” con le onde elettromagnetiche il virus del Covid in tre minuti

Dal Tg5:

Tg5: E4shield la tecnologia di Elettronica

A Repubblica:

L’apparecchio che “rompe” il virus del Covid in tre minuti

Ma ci sono anche il Corriere, Il Tempo, Il Fatto Quotidiano, Quotidiano Nazionale, tutti, ma proprio tutti ne hanno parlato, anche grazie al fatto che al dispositivo era stato dato spazio sulle principali agenzie giornalistiche italiane, a partire da Adnkronos:

Covid, Benigni (Elettronica group): “Con E4Shield nostre competenze a disposizione società”

In tanti ci avete chiesto delucidazioni in merito, e a noi piacerebbe potervele dare, ma a parte le frasi che vengono ripetute a pappagallo in tutti gli articoli – senza mai nessuno che metta in dubbio quanto sostenuto dall’azienda che lo produce e da quella che lo commercializza – non ci sono prove della sua efficacia nel mondo dei contagi reali. In compenso lo si può già usare, visto che ci sono almeno due scuole dove risulta che sia stato installato.

Nell’evento di presentazione del dispositivo viene spiegato che:

L’innovazione tecnologica di E4Shield si basa sulle evidenze scientifiche riportate in diversi contributi della letteratura di settore, tra cui uno studio pubblicato dalla rivista Nature, che hanno ampiamente dimostrato la capacità delle onde elettromagnetiche di inibire la carica virale degli agenti patogeni. E4Shield, che ha ottenuto la certificazione CE e SAR, è stata testata con successo attraverso diversi test di laboratorio. È stato depositato un brevetto internazionale per invenzione a livello industriale.

Houston, we have a problem: si cita Nature quando lo studio, come evidenziato dalla sempre ottima Oca Sapiens, è stato pubblicato su Scientific Reports, testata dello stesso gruppo editoriale ma decisamente meno autorevole. L’abbiamo già visto fare, e chi sfruttava il marchio Nature invece che citare correttamente Scientific Reports lo faceva per manipolare i fatti. Dobbiamo sperare che stavolta le cose siano diverse. Quindi abbiamo un dispositivo che dovrebbe emettere onde elettromagnetiche, basando il suo funzionamento su uno studio scientifico che non dice le stesse cose che loro spiegano sul funzionamento del dispositivo stesso.

L’unica cosa molto evidente è che è stata fatta una bella cerimonia per presentare l’apparecchio, alla presenza di tantissimi giornalisti, senza che nessuno abbia fatto domande più specifiche sul funzionamento dell’oggetto in questione.

Sia chiaro, noi vogliamo sperare che sia tutto reale e che il dispositivo funzioni davvero come raccontato, cioè distruggendo Sars-Cov-2. Sarebbe una bellissima notizia, e ancor più bello che si avverasse quanto è stato detto durante la conferenza in cui è stato presentato:

Dentro E4Shield c’è un enorme lavoro di miniaturizzazione di circuiti, antenne, batterie ed è progettato per poter essere sintonizzato su altre frequenze nel momento in cui arriveranno virus diversi.

Ma a oggi quello che abbiamo letto e sentito nei vari video non dimostra affatto che il dispositivo abbia la capacità di abbattere in  contagi nella vita reale, e come riporta WIRED:

Non è però la soluzione alle minacce pandemiche e non sostituisce i vaccini né l’impiego delle mascherine.

Non possiamo dire altro, perché purtroppo in tutto quanto letto non abbiamo trovato informazioni che riportino in maniera chiara e univoca il funzionamento del dispositivo, tutto è lasciato all’interpretazione fatta da giornalisti non esperti della materia.

Anche Roberto Burioni si è espresso sul tema:

Il grassetto è mio.

Peccato che nessuno abbia ascoltato il suo monito, basta vedere quanti hanno parlato in maniera entusiasta di E4Shield negli ultimi quattro giorni:

La stampa internazionale

La cosa che lascia perplessi è che mentre le testate italiane hanno dato ampio spazio a quest’innovativo dispositivo…

Non se ne trova traccia su CNN, Reuters o BBC News. Voi direte, eh vabbè, ma ancora non l’avranno presentato alla stampa estera. Sì, ma siamo ancora nel corso di una pandemia globale, si sta parlando di un’invenzione che viene presentata come la strada per il ritorno alla normalità, ci aspettiamo che tutti ne parlino in termini entusiastici. Oppure che tutti attendano a parlarne fino a che non vengano mostrati studi verificati che ne dimostrino l’efficacia. Potenzialmente, per come l’hanno presentato nella campagna stampa italiana, è un prodotto innovativo che dovrebbe andare a ruba sui mercati di tutto il mondo.

Concludendo

Non possiamo certificare nulla, quanto riportato sopra è solo per mettere un puntino sulle i, in attesa di vedere se il dispositivo dimostrerà o meno la sua efficacia. Se non la farà non dimentichiamoci di questi chili di pubblicità gratuita, pretendiamo smentite da parte di tutte le redazioni che ne hanno parlato senza spirito critico in questi giorni.

maicolengel at butac punto it

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