Ebola – aggiornamento del 10/08/2014

 

EBOLA-10082014

Buongiorno,

un veloce update sull’epidemia di Ebola tuttora in corso.

Il numero di infetti, secondo i dati forniti il 08.08.14 dal WHO, è salito a 1779, tutti confermati da analisi di laboratorio. I deceduti a causa dell’infezione sono 961. La mortalità si attesta quindi al 54%.

I Paesi interessati sono sempre quattro: Guinea, Liberia, Sierra Leone e Nigeria.

Attualmente c’è un caso sospetto in Canada, nello specifico a Brampton nelle vicinanze di Toronto, dove un paziente in arrivo dalla Nigeria è stato subito isolato in quanto presentava febbre, dolori articolari e segni di infezione riconducibile al virus. Per le analisi sono necessari due giorni. In ogni caso il paziente è stato prontamente posto in quarantena. Ricordiamo che l’Ebola non si trasmette per via aerea e quindi le persone che hanno viaggiato con lui non sono a rischio di infezione.

Una precisazione riguardante il caso del missionario spagnolo rimpatriato. Il parlamentare Salvini  continua una sua propaganda terroristica sui social network, per meri fini di partito scagliandosi contro l’operazione Mare Nostrum.

E’ vero, un malato di ebola è tuttora presente sul suolo europeo, ma esso è arrivato con un volo militare, rispettando i criteri stabiliti dal WHO di contenimento biologico di livello 4, il massimo. Attualmente il paziente è in isolamento, l’aria, i liquidi, tutto ciò con cui il paziente entra in contatto è isolato e distrutto in breve tempo per evitare ogni possibile contatto con altri essere umani. Quindi le possibilità di un contagio sono nulle.

Vorrei finire dicendo che risulta molto difficile che un malato di ebola arrivi con le carrette di mare. Seguendo un poco di logica, il virus ha un periodo di incubazione che va tra 2 e 21 giorni, con una media di 10 giorni. Il paziente infetto può infettare altre persone solo nella fase attiva di malattia e non durante l’incubazione. Inoltre la malattia è fortemente debilitante, i pazienti difficilmente possono intraprendere un viaggio attraverso il deserto e successivamente via mare in condizioni di disidratazione e di carenza di cibo. Un ipotetico infetto che partisse dai paesi interessati attualmente dall’epidemia svilupperebbe la malattia ben prima di arrivare alle coste.

E’ più probabile che il contagio sia diffuso attraverso i viaggi in aereo, ma questi sono più facilmente controllabili mediante i sistemi di sicurezza e controllo alle frontiere come già dimostrato dai vari casi prontamente isolati prima in UK e poi negli USA.

Credo che storcere le informazioni per un proprio tornaconto personale sia squallido, ma questo è sempre stato fatto. Il problema in questo caso è che non si è nemmeno in grado di distorcerle senza farsi smentire in trenta secondi e questo è dilettantesco oltre che patetico.

Qui sotto trovate 1l’infografica del CDC che riassume l’attuale situazione di contagio in Africa e spiega semplicemente quali possano essere le modalità e le cause di infezione.

PA

2014 West Africa Ebola Outbreak