Ebola: evitiamo gli allarmismi

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Che ci sia un’epidemia è un dato di fatto, che ci sia allerta in tutto il mondo pure. Ma in certi casi alcune testate ci stanno anche un po’ marciando sopra con questo sensazionalismo da prima pagina.
Come già spiegato dal buon Paolo in quest’articolo:

…Fatto sta che, in circa due mesi, sono morte più di 50 persone, e sembra che nuovi infetti siano stati registrati anche in Sierra Leone. Una brutta situazione, l’ebola è una brutta bestia, ma sembra che le istituzioni sanitarie stiano riuscendo a contenerla…

L’articolo di Paolo è di due settimane fa, e la situazione da allora si è in parte evoluta, la conta dei morti (da Reuters di oggi, 10 Aprile) è di 101 persone in Guinea e 10 in Liberia, su un totale di 157 infettati in Guinea e 21 in Liberia).

Sono sicuro che negli aeroporti che trafficano con quei paesi si sia innalzato il livello di allerta, come è giusto che sia, d’altronde si vuole evitare che il contagio possa diffondersi, e tanto vale ricordare che l’Ebola

…è un virus bastardo assai. Alcuni ceppi, hanno una mortalità del 90%, e la morte sopraggiunge, mediamente, dopo 1/2 settimane dall’insorgenza dei sintomi. Ma, diciamo, l’ebola è un virus che va di fretta. Il periodo di incubazione può variare fra i 2 e i 21 giorni, ma di norma varia tra i 5 e i 10 giorni. Ciò vuol dire che, nel migliore dei casi, dal momento in cui si contrae il virus al momento in cui si schiatta possono passare al massimo 5 settimane…
È questo che rende difficile il diffondersi delle epidemie d’ebola: colpisce subito e uccide la vittima in breve tempo. Ciò rende molto più facile contenere i focolai, sempre che vengano rispettate le norme igieniche. Inoltre, il virus si trasmette solo per contatto con fluidi corporei infetti o per contatto con le membrane mucose. Sembra trasmettersi per via aerea solo tra le scimmie, finora gli studi confermano che l’uomo è sensibile solamente ai metodi di trasmissione sopracitati…

L’organizzazione mondiale della sanità ha previsto che l’epidemia possa durare dai 2 ai 4 mesi. La cosa (per ora) buona è che è stato possibile tracciare una lista di tutti coloro che sono stati in contatto con gli infettati, e si è notato che il contagio si è diffuso finora seguendo uno schema conosciuto, ed è su questo che conta l’OMS per cercare di contenere il numero delle vittime il più possibile. In Europa per ora non ci sono stati allarmi di alcun tipo in merito. Circolano notizie di uso di termometri digitali per controllare le temperature dei passeggeri che transitano, ma al momento non ho trovato nulla di confermato. Sicuramente gli aeroporti che hanno voli provenienti dai paesi interessati saranno (come già detto) sull’allerta.
Se siete habitué degli aeroporti e viaggiate molto gli unici suggerimenti sono di evitare il contatto con sconosciuti, credo sia ovvio dire anche di evitare di entrare in contatto con vomito e fluidi corporei di sconosciuti…
Una fan a cui farei un monumento mi ha segnalato le ultime circolari in merito, ve le riporto qui:

26 marzo 2014-OGGETTO: Febbre emorragica da virus Ebola in Guinea
http://www.sanita.it/Malinf_gestione/Rischi/documenti/55-14.pdf
 3 aprile 2014-OGGETTO: Febbre emorragica da virus Ebola in Africa occidentale
http://www.sanita.it/Malinf_gestione/Rischi/documenti/65-14.pdf
 8 aprile 2014-OGGETTO: Malattia da virus Ebola, Africa Occidentale
http://www.sanita.it/Malinf_gestione/Rischi/documenti/70-14.pdf
Adesso potete vedere anche, quello del 4 aprile e 8 aprile, in fondo a questo Comunicato aggiornato al 14 aprile
 http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=1547