Energia gratis

Per evitare fraintendimenti, stabiliamo subito una convenzione sul significato di due parole sinonime che nella sostanza di questo articolo faranno la differenza.

  • ENERGIA GRATUITA: intendiamo quell’energia che si produce… dal nulla. Cioè voi potreste ottenere calore (energia termica), o movimento (energia cinetica) senza trasformare altra energia. Purtroppo per voi tirchi o pigri che siate, essa NON ESISTE. Se troverete il modo di ottenerla vi beccherete quantomeno un premio Nobel. Di conseguenza dubitate di chi ve la propone, cioè i cazzari che non sono andati a scuola.
  • ENERGIA GRATIS: intendiamo quell’energia che otteniamo a scrocco, cioè che “non paghiamo in alcun modo“, che sia il riscaldamento dell’auto (che lo accendiate o meno non vi cambia il portafoglio consumi, anzi, forse in talune circostanze potrebbe farvi risparmiare se pur in maniera trascurabile), che sia l’energia solare. Se io pedalassi giornalmente su un ciclo-generatore per autoprodurre la mia energia elettrica, essa comunque non sarebbe gratis perché pur non spendendo denari spenderei fatica, cioè energia muscolare.

Ora tralasciamo ogni disquisizione sull’energia gratuita: chi volesse affrontarla tenga prima presenti i principi della conservazione dell’energia.

Affrontiamo piuttosto l’altro argomento, quello dell’energia gratis, cioè quella a scrocco.

Il gruppo Facebook “Perle complottare“, che con spirito avverso critica le cazzate di tanti “geni” e complottisti, pubblica una serie di immagini che potrebbe far pensare alla solita cospirazione del tipo “abbiamo energia gratis che nessuno vuole farci usare”. Siamo forse tutti così stolti e ciechi?

Le foto con pseudo-spiegazioni sono 3: la quarta contiene solo immagini di ripetitori televisivi di cui nulla ci interessa, e per questo la tralasceremo.

Ecco la prima, qua a lato: che la Terra abbia un campo magnetico tutti lo sanno. Effettivamente però non tutti sanno che un campo magnetico può davvero generare energia elettrica come dice la pubblicazione complottista.

Peccato che ci si sia dimenticati di scrivere che a tale scopo serve un campo magnetico variabile. Se così non fosse si potrebbe prendere una calamita, appoggiarla adiacente al dispositivo e avere energia elettrica. Troppo facile!

E invece no! Se vuoi avere energia elettrica devi far oscillare/ruotare il magnete. O fare il contrario, muovendo un conduttore in un campo magnetico esattamente come nella dinamo della vostra bicicletta: chiedetevi perché restando fermi non si accendono le luci mentre la loro luminosità varia con la velocità.

Sono concetti banali, vero? Perché allora vengono dimenticati davanti a simili cretinate?

Così come lo schema elettrico della seconda foto a lato, che potrebbe tranquillamente sembrare un simpatico scherzo del primo aprile: ma secondo voi, tutti gli ingegneri (e non solo) al mondo sarebbero così fessi da non autocostruirsi un tal dispositivo, se esso davvero fosse in grado di funzionare?

Con quale coraggio si mandano simili scemenze a una Facoltà di Ingegneria, che dietro all’autore ci sia stupidità, presunzione o presa in giro? Mi chiedo se il “genio” che ha partorito tale pubblicazione abbia davvero costruito il dispositivo buttando tempo e denaro, oppure abbia solo tentato di prendere in giro qualcuno.

Innanzitutto la differenza di potenziale, volgarmente i Volt, che si induce in un campo magnetico variabile si forma ai capi del conduttore elettrico mentre qua si mostra un’antenna tipo radio che tramite circuiteria va a collegarsi a massa (terra) con un campo magnetico terrestre che va dall’antenna alla massa stessa del dispositivo elettrico. Come se questo circuito potesse essere grande come la Terra.

E poi tale campo non è variabile (cioè i poli magnetici Nord e Sud sono fissi) ed è molto debole rispetto ai magneti della vostra dinamo da bicicletta, per cui se anche fosse variabile a che frequenza dovrebbe oscillare per generare energia misurabile in un punto terrestre?

Analogamente a che velocità dovremmo muovere il nostro conduttore nel campo magnetico fisso? Senza considerare che i parametri magnetici terrestri sostanzialmente non variano nello spazio di un metro, per cui anche così facendo il risultato sarebbe zero. Diverso è nel generatore elettrico dove la bobina ruota in tutta l’interezza del campo magnetico: ne deriva che seguendo tale concetto servirebbe una conduttore grande come la Terra o quasi.

Facile vero? Chissà perchè nessuno lo fa?

No, caro Guglielmo Marconi dei fessi!  Non è così!

Proprio per nulla!

Alla magnetosfera è correlato semplicemente un campo magnetico fisso mentre l’antenna radio converte un campo elettromagnetico con determinate frequenze. Poiché gli effetti di una normale calamita su un corpo metallico (quale ad esempio un chiodo) sono notevolmente superiori a quello terrestre, se fosse davvero come si sostiene basterebbe collocare la calamita vicino a tale antenna per avere una quantità di energia esorbitante.

E anche a peccare di pignoleria, estrapolando ed interpretando nel migliore dei modi le parole:

L’aria contiene particelle cariche in movimento con un certo grado di casualità variabile

e soprassedendo sul significato di “particelle” (quali particelle?) il risultato ottenuto sarebbe comunque talmente minimo che di fatto sarebbe zero. Molto meno che ruotare con due dita una dinamo da bicicletta.

Teniamo ancora conto di tre cose:

  1. Ogni antenna è calcolata in funzione della frequenza dei segnali ricevuti (antenne radio diverse da quelle TV diverse da quelle CB, diverse da quelle dei radioamatori, ecc…).
  2. I segnali elettrici convertiti da un’antenna sono talmente deboli che il cavo deve essere schermato, perché altrimenti il campo elettrico dell’ambiente interferirebbe. Guardate un cavo TV e chiedetevi a cosa serve lo schermo. Non parliamo poi della radiazione di fondo proveniente dalle altre stelle, sulla Terra enormemente più debole di qualsiasi segnale radiotelevisivo.
  3. Infine, per caricare in maniera significativa il nostro accumulatore, teoricamente il condensatore dovrebbe fare parecchi cicli di carica/scarica, ma non certo nel modo e con l’energia illustrata. La modalità della configurazione in fase di carica dovrebbe essere differente da quella di scarica, ovvero quando carica dovrebbe ricevere energia solo dall’antenna, mentre in fase di scarica dovrebbe cedere energia solo all’accumulatore. E non il contrario.

Infine la regina delle cretinate:

Le grandi aziende, soprattutto quelle che operano nel campo della comunicazione, prelevano grandi quantità di energia dall’atmosfera tramite la realizzazione di enormi antenne dotate di potenti magneti

  1. Il funzionamento dell’irradiazione televisiva verso l’utenza non è basato sul fatto di “prelevare” energia gratis con antenne riceventi perché, se si potesse, tutte le aziende anche non nella comunicazione (e non solo le aziende) lo farebbero. Se mai tali grandi antenne sono trasmittenti di segnali radio e TV destinati a tutti gli utenti, compreso l’ignorante autore di tale cazzata.
  2. È invece chi riceve il segnale che “preleva” gratis l’energia irradiata (non gratis) dall’emittente. Un network radiofonico a parziale copertura nazionale (quindi di medie dimensioni) paga annualmente cifre sull’ordine di centinaia di migliaia di euro in energia elettrica. Altro che prelevarla gratis dall’atmosfera…
  3. Qualsiasi tecnico nell’ambito radio-elettrico sa bene che dentro un’antenna (trasmittente o ricevente) non vi è nessun magnete. Provate ad avvicinare un corpo metallico ad un walkie-talkie o trasmettitore CB o anche alla vostra antenna radio o TV e poi vedrete. Anzi, non vedrete proprio nulla, perché nulla succederà.

Concludiamo questo articolo evidenziando come basti far ragionare il cervello con semplici deduzioni su comuni oggetti quotidiani per capire che i contenuti di questa pubblicazione sono fuffa al 100%.

Così come tutte le bufale imputate al povero Tesla, che secondo l’ignoranza collettiva ci avrebbe voluto donare l’energia gratis, ma le solite multinazionali non l’hanno permesso. Che lui lo ipotizzasse è un conto, che sia possibile nel modo che abbiamo visto, proprio no.

Eh sì, sarebbe davvero bello e facile se le cose fossero realmente come ipotizzato.
Lola Fox
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