Equitalia indagata dalla Postale?

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Il tutto nasce da un fatto vero: i soliti hacker che con il phishing tentano di fregare con false email firmate Equitalia utenti poco esperti della rete.

Naturalmente la Polizia Postale che monitora il panorama web dal proprio sito dà una comunicazione, datata 30 giugno 2015, mettendo in guardia sui falsi in circolazione.

È in atto in queste ore un invio di e-mail “Equitalia” contenenti un presunto avviso di pagamento. Nel messaggio viene invitato il destinatario a scaricare il documento  seguendo un link.

ATTENZIONE: Trattasi di messaggi ingannevoli tesi ad installare codici malevoli, non scaricare  alcun allegato.

CONSIGLI: tenere aggiornato il proprio programma antivirus.

Anche Equitalia fa una comunicazione, datata 26 giugno 2015.

La Polizia Postale ripete lo stesso avviso il 13 agosto 2015, mentre il 15 febbraio 2016 a seguito evidentemente di una ripresa del fenomeno di phishing, estende l’avviso con ulteriori dettagli:

In questi giorni è in corso un nuovo fenomeno di Phishing. Viene recapitata una e- mail contenente un messaggio apparentemente a firma di Equitalia. Il testo del messaggio fa riferimento ad una cartella esattoriale per un procedimento amministrativo sanzionatorio contenuta in un falso sito della Unipol Banca.

Mentre il testo del messaggio email si mostra così:

“Cliente xxxxxxxxxxxxx
Cartella esattoriale nr 13978/11 procedimento amministrativo
sanzonatorio del 2/10/2016 15:56:33
La raccomandata nella sezione messaggio del sito autorizzato Unipol Banca.
Distinti saluti,
EQUITALIA”

CONSIGLI
•    Non fornire dati personali
•    Non aprire allegati PDF
•    Non cliccare sui link contenuti nel messaggio di posta elettronica.

Si ribadisce che gli Enti nonché gli Istituti di Credito non inviano email contenenti, nel testo, link che rindirizzano a siti internet che chiedono l’inserimento delle credenziali personali di accesso.

Tutto ciò è perfettamente comprensibile e naturale: a fronte di frodi si fanno dovute comunicazioni in merito, come avviene in un sistema civile ed intelligente.

Poi arrivano loro, i giornalettisti da strapazzo, quelli che ritoccando qua e là i fatti con qualche parola ben piazzata ne stravolgono i contenuti sperando in condivisioni, quindi click, di massa.

Tra gli altri, segnaliamo quelli di attivotv .it che come ampiamente evidenziato nella nostra pagina della black list creano bufale per incrementare visite.

La Polizia Postale ha indagato su ”Equitalia” e lancia I’AVVISO a tutti i cittadini: ”Non aprite alcun AVVISO DI PAGAMENTO se vi arriva tramite…”

…tramite?

I puntini e la sospensione al momento giusto, come per le interruzioni pubblicitarie dei film in TV, sono fondamentali per innescare quel processo di curiosità che fa andare a cliccare e a leggere. A leggere sciocchezze e tanta fuffa! Infatti la verità è che dopo aver verificato che Equitalia non c’entra nulla (cosa alquanto ovvia) “si comunica che…” ecc ecc.

Peccato che si sia giocato sul verbo “indagare” volendo far credere che la Polizia Postale abbia indagato Equitalia come se ci fosse un reato ipoteticamente imputabile.

Queste distorsioni ambigue sono classiche dei siti fuffa, quelli che ne inventano una nuova ogni giorno per sopravvivere tentando di raggranellare qualche qualche utente fesso e credulone che doni loro un clic da convertire nel soldino-gettone pagato dallo sponsor.

Che cosa non si inventa per sopravvivere…

La Polizia Postale ha indagato su “Equitalia mail” e lancia l’avviso a tutti i cittadini. Aiutateci ad avvisare tutti condividendo questo avviso/articolo “anti truffa Equitalia”. Attenzione alle e-mail truffa su avvisi di pagamento di Equitalia  L’avviso parte dal sito ufficiale di Equitalia: “Continuano ad arrivare segnalazioni di e-mail truffa contenenti presunti avvisi di pagamento di Equitalia e che invitano a scaricare file o a utilizzare link esterni.  Equitalia è assolutamente estranea all’invio di questi messaggi e raccomanda nuovamente di non tenere conto della e-mail ricevuta e di eliminarlo senza scaricare alcun allegato.  Equitalia ha avuto conferma dal Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche), l’unità specializzata della Polizia Postale, che in questi giorni è in atto una nuova campagna di phishing, cioè di tentativi di truffa informatica architettati per entrare illecitamente in possesso di informazioni riservate e raccomanda nuovamente di non tenere conto della e-mail ricevuta e di eliminarla senza scaricare alcun allegato.”

Ecco un esempio della mail TRUFFA di EQUITALIA:

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[AIUTACI A DIFFONDERE QUESTO AVVISO PER AVVISARE TUTTI I CITTADINI, TROVERAI IL TASTO “CONDIVIDI” IN FONDO, SUBITO DOPO L’ELENCO DEGLI INDIRIZZI MAIL TRUFFA.  Di seguito, a titolo esemplificativo, sono riportati alcuni dei domini utilizzati per l’invio delle false e-mail di cui Equitalia ha avuto conoscenza sulla base delle segnalazioni, anche informali. dei destinatari delle medesime: [segue pappardella di link]

Orbene che dire? Innanzitutto che questi signori dovrebbero tornare a scuola a ripassare un po’ di lessico e sintassi in quanto come livello di italiano lasciano molto a desiderare. Da gente che manco sa scrivere correttamente l’italiano e che comunica con toni alquanto scandalistici e sensazionalistici, ricorrendo persino spesso al maiuscolo, (tipico dei neofiti del web e dei titoli scandalistici) cosa volete aspettarvi?

Lo avete letto pure voi, no? Nessun riferimento a indagini giudiziarie su Equitalia, solo la solita fuffa di cui attivotv è piena. È evidente la volontà di spacciarsi per comunicatori di notizie di pubblica utilità, quando invece, date le modalità, è evidente che si cerca solo di ottenere clic e condivisioni.

Giornalettismo da strapazzo dedicato agli uTonti.

Non staccate la spina neuronale, sappiate distinguere l’informazione utile e vera dalle cazzate in cerca  di clic e condivisioni. Volete mettervi alla stregua degli stupidotti che “condividi e getta”, di cui Facebook è stracolmo?

Come dice sempre Maicolengel: siate utenti, non uTonti!

Lola Fox

Ricordatevi di votarci ai MIA Macchia Nera Awards!

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon! Può bastare anche l’importo di una multa di Equitalia!

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