Corsi di esorcismo per docenti

Anche oggi poche righe per fare un minimo di chiarezza sulla notizia che vediamo riportata da tanti.

Scuola, il Miur accredita un corso sull’esorcismo per insegnanti

Ammetto che quando ho letto i titoloni sui giornali avevo appena pubblicato il breve articolo di ieri su Virginia Raffaele e Satana, e mi è venuto molto da ridere. La notizia di per sé però non è che sia eclatante. Come spiega la Repubblica riportando le parole del MIUR:

“Non finanziamo né sponsorizziamo quel corso, è una convenzione con un’università cattolica”. Il corso è organizzato non dal Miur ma da un ente esterno accreditato per la formazione e l’aggiornamento dei docenti. L’Ateneo pontificio Regina Apostolorum in quanto università – fanno sapere dal ministero all’Istruzione – è accreditato automaticamente ai sensi della direttiva 170/2016. “Non è in ogni caso un corso destinato agli studenti. La procedura da anni prevede che i titoli e le descrizioni dei corsi vengano caricati in autonomia dagli enti certificati sulla piattaforma”. Sono oltre 30mila i percorsi presenti nella piattaforma.

Quindi sì, è vero che tra le proposte formative per docenti esiste anche il “Corso sul’esorcismo e la preghiera di liberazione”, ma non è qualcosa che organizza il nostro Ministero dell’Istruzione bensì qualcosa di proposto da un’università cattolica. Università che spero non riceva fondi pubblici per questo genere di corsi ma che, nel caso, ha tutto il diritto di proporre quel che gli pare.

Onestamente a me l’idea che nel 2019 si parli ancora di esorcismo preoccupa non poco, ho seguito incontri con Armando de Vincentiis del CICAP che è molto ferrato sul tema e non posso che concordare con lui quando afferma che:

Le conseguenze di una presunta possessione demoniaca possono essere paragonate ad un disturbo post traumatico da stress.
La convinzione che la propria anima sia invasa da un’entità maligna e che sia praticamente al di fuori dal proprio controllo fa sì che i presunti indemoniati sentano la propria sopravvivenza minacciata. Anche quando le persone si convincono che il problema è stato superato, per esempio grazie a un esorcismo, riemergono continui ricordi e, soprattutto, il timore che la cosa possa ripresentarsi e questo spinge a cercare i segnali del demonio in ogni evento della propria vita quotidiana.
Nonostante gli esorcisti dichiarino di essere molto prudenti nelle loro ‘diagnosi’, i numeri riportati dai mass-media, sempre che siano reali, fanno pensare a un uso eccessivo dell’etichetta di indemoniato. Si può ritenere che alla base di questa sorta di epidemia ci sia una profonda mancanza di conoscenze, che spinge le famiglie dei portatori di un disagio psichico a rivolgersi all’esorcista senza passare dal medico. Il problema è che una diagnosi di possessione non solo non aiuta chi che è portatore di un disagio psicologico, ma tende invece, come dimostra la sua stessa esperienza a creare un grave problema.

Vi suggerisco caldamente la lettura di L’indemoniata dello stesso Armando, alla fine converrete con lui che un esorcismo fa più male che bene. Ora si tratta di farlo capire ai fedeli che invece alla pratica tutt’oggi ricorrono.

Aggiornamento: in seguito alle polemiche il corso è stato ritirato dal sito del Miur (anche se si svolgerà regolarmente).

maicolengel at butac punto it

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