Esposti, querele e vaccini – voi state male!

No, oggi niente bufala, o meglio niente da sbufalare che non sia già stato trattato proprio qui su BUTAC, ma ritengo sia giusto condividere con voi l’esposto che sembra stia girando in rete, da presentare alle questure italiane in caso non si voglia far vaccinare i propri figli.

Mettetevi comodi, prendete un bel té caldo, occhio non bevete mentre leggete, potrebbe andarvi di traverso. L’esposto è stato creato e distribuito in rete in bianco, chi l’ha creato evidentemente sa bene quanto sia più facile far trovare la pappa pronta ai proprio seguaci. Nessuna fatica, se non quella di compilare i campi e consegnarlo dai carabinieri.

Per chi fosse pigro ho fatto un veloce video con qualche mia considerazione sulla situazione in cui ci stiamo trovando:

 

Come sostengo da tempo siamo di fronte all’equivalente di una setta. Non ho avuto voglia di controbattere punto per punto, tanto è inutile, ho commentato solo poche parti, linkandovi articoli in cui avevamo approfondito l’argomento.

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI
per il tramite della Stazione dei Carabinieri di
ESPOSTO/QUERELA
Il sottoscritto
nato a
il
residente a
in via
si onora di esporre alla S.V. Ill.ma quanto appresso
premesso che:
– il Decreto Legge c.d. Lorenzin, n.73/2017, sull’obbligo vaccinale per la fascia d’età da 0 a 16 anni, poi convertito in legge 119/2017 con voto di fiducia, è stato emanato dal governo su una presunta “ straordinaria necessità ed urgenza per garantire in maniera omogenea sul territorio nazionale le attività dirette alla prevenzione, al contenimento e alla riduzione dei rischi per la salute pubblica e di assicurare il costante mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza epidemiologica in termini di profilassi e di copertura vaccinale”;
– non c’era e non c’è in realtà alcuna emergenza sanitaria in Italia legata a conclamate ma inesistenti epidemie;
– non esiste alcuna evidenza epidemiologica che sostenga la validità di una soglia per la cosiddetta immunità di gregge, che l’esistenza della cosiddetta immunità di gregge non è obiettivo irraggiungibile nel concreto perché presupporrebbe quanto meno che la vaccinazione portasse sempre e comunque il vaccinato a conseguire l’immunità nei riguardi della malattia ( cosa tecnicamente impossibile necessitando un ricorso continuo a somministrazioni di richiamo e non esistendo vaccini che, in caso di successo, garantiscano  un’immunità superiore a qualche anno );
–  tutti i vaccinati con vaccini basati su virus vivi sono inevitabilmente portatori sani della malattia e, dunque, agenti d’infezione, i dati ufficiali ( riferentisi a popolazioni molto simili es. tedeschi ed austriaci . testimoniano con chiarezza come siano proprio le  popolazioni più vaccinate ad ammalarsi con maggiore frequenza ed Esistono epidemie come, ad esempio, quelle statunitensi e canadesi di morbillo, che si verificano solo colpendo i vaccinati );
– per affermarne l’esistenza di epidemie e la necessità di normare in via d’urgenza l’obbligatorietà di iniziali 12 vaccini poi ridotti a 10 nella legge di conversione il Ministro ha distorto i parametri dell’OMS sugli obiettivi (non soglie di emergenza!) consigliati per le coperture vaccinali li ha presentato come se per tutti si deve raggiungere il 95%, mentre gli obiettivi indicati dall’OMS sono diversi da vaccino a vaccino e mediamente ben al di sotto della soglia posta dal Ministro ( come documentato dall’Avvocatura della Regione Veneto nel ricorso alla Corte Costituzionale ) e sulla base di ciò si utilizzava la decretazione di urgenza violando gli artt. 72 e 77 della Costituzione, nonché i fondamentali DIRITTI UMANI tutelati dalla carta Costituzionale, dalla carta dei Diritti della Unione Europea e dalla Convenzione di Oviedo ratificata dall’Italia: libertà di scelta terapeutica, diritto alla salute e all’integrità fisica, dignità della persona umana, ecc.;
– l’interpretazione della copertura vaccinale al 95% quale “soglia critica” sotto la quale scatterebbe l’allarme per applicare misure d’emergenza non è stato un “errore formale” della relazione bensì ha costituito le fondamenta su cui si è dichiarato il rischio di “emergenza sanitaria” rendendosi nella sua specifica posizione istituzionale di specifici reati p. e p. dal nostro Codice Penale per non aver illustrato in Parlamento e nelle altre sedi istituzionali i veri dati di un rapporto dell’AIFA dai quali emergevano migliaia di denunce di gravi reazioni avverse, tra cui 5 decessi di bambini, a seguito di vaccinazioni;
– invero il Piano ipervaccinista imposto in Italia era stato deciso già nel 2014 dagli organismi sovranazionali Global Healt Security Agenda (GHSA – fondata a febbraio 2014) e Global Health Security Agenda Consortium (GHASC) , sotto l’egida dell’ex presidente degli USA Barak Obama. Si sottolinea che le due citate entità non governative hanno tra i loro membri costitutivi numerosissimi “portatori d’interessi”; specialmente il GHSAC che ne annovera ben 180, il quale è poi la vera struttura tecnico scientifica che elabora i piani e le strategie poi assunte da GHSA e dai Governi da questa coinvolti: “GHSAC si sforza di essere il primario conduttore di comunicazione tra settori governativi e non governativi nelle materie legate alla GHSA”. I portatori d’interesse sono soprattutto multinazionali farmaceutiche e Fondazioni provacciniste, come la Melinda & Bill Gate Foundation;
– nello stesso anno della sua costituzione ed esattamente nel mese di settembre 2014 a Washington, alla presenza dell’ex presidente degli USA Barak Obama, GHSA ha designato l’Italia quale capofila mondiale di una “nuova strategia vaccinale”;
– nel 2016 l’ex Presidente degli USA Barack Obama, con Ordine esecutivo del 4 novembre 2016, ha di fatto posto GHSA sotto il controllo istituzionale del Consiglio Nazionale di Sicurezza, sollecitandola oltretutto ad accelerare i programmi attuativi dei nuovi Piani ipervaccinisti;
– alla luce di tali circostanze, la stessa costituzione della GHSA sembra assumere i connotati di un’operazione strategica programmata da una potenza straniera in sinergia con il cartello di multinazionali farmaceutiche volta a condizionare la politica vaccinale, di altre nazioni, tra cui primariamente l’Italia;
– la stretta derivazione del Piano ipervaccinista imposto all’Italia dalla designazione della GHSA influenzata dalle multinazionali farmaceutiche e da potenze straniere (USA), è ufficialmente confermato dal testo stesso della legge approvata, dove si afferma di ritenere altresì “ (…) necessario garantire il rispetto degli OBBLIGHI assunti e delle strategie concordate a livello europeo e internazionale e degli obiettivi comuni fissati nell’area geografica europea”;
– oltre al ministro Lorenzin, che per suo curriculum studiorum non aveva e non ha certo competenze scientifiche atte a poter discernere tra vere esigenze sanitarie di profilassi vaccinica e ben più prosaiche “esigenze di profitto” delle multinazionali farmaceutiche portatrici d’interesse, la delegazione italiana che ratificò nel 2014 la designazio
ne dell’Italia da parte della GHSA vedeva partecipi due figure che certamente possedevano le competenze tecniche… salvo poi non esseri immuni da rilievi circa loro conflitti d’interesse vedeva al seguito il Dr. Pecorelli (ex presidente dell’AIFA Agenzia Italiana del Farmaco e il Dr. Raniero Guerra, ancora attuale Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute cioè l’uomo chiave del Ministero, preposto alla gestione del business vaccinale;
– Il Dr. Sergio Pecorelli dovette dimettersi l’anno successivo al fatidico evento della designazione dell’Italia da parte di GHSA, di cui egli vantava l’onore sul sito governativo dell’AIFA, poiché inquisito dalla Commissione interna all’AIFA che vigila sulle corruzioni, in quanto riconosciuto in conflitto d’interesse di 3° livello il più alto, essendo a capo della Healthy Foundation, che si occupava e si occupa di campagne di educazione e promozione delle vaccinazioni, risultata finanziata dalla Sanofi Pasteur;
– il Dr. Raniero Guerra essendo stato Consigliere di Amministrazione della GSK Foundation finanziata dalla Glaxo rimane ancora nel ruolo chiave di Direttore generale della prevenzione sanitaria ufficio prevenzione delle malattie trasmissibili e profilassi internazionale del Ministero della Salute, dal quale ha elaborato ed emanato la prima “Circolare recante prime indicazioni operative per l’attuazione del decreto legge 7 giugno 2017, n. 73”;
– il Dr. Guerra risulta coinvolto, in veste di Consigliere di Amministrazione, anche nella società di ricerca farmaceutica Exosomics di Siena, compartecipata dalla Fondazione Siena Biotech del Monte dei Paschi;
Su Ranieri Guerra e i conflitti d’interesse abbiamo scritto nei mesi scorsi, ma purtroppo chi ci legge (o ci segue su YouTube) ed è convinto del complotto difficilmente cambierà idea.
– al quadro fin qui ricostruito di inaccettabili interferenze degli USA e di multinazionali farmaceutiche, portatrici di interessi di profitto economico che nulla hanno a che vedere con sincere istanze e preoccupazioni di tutela della salute pubblica, nel determinare la politica ipervaccinista imposta con decretazione d’urgenza, è necessario aggiungere una sottolineatura degli effetti disastrosi che il Piano vaccinale approvato con legge 119/2017 ha
comportato e comporterà per la società italiana e per l’integrità psicofisica dei bambini e ragazzi che saranno sottoposti al fitto programma di vaccinazioni multiple;
– centinaia di migliaia di famiglie sono da mesi sottoposte ad un vero e proprio stress psicologico a causa dell’odioso ricatto istituzionale di escludere i figli non vaccinati dai nidi e dalle scuole materne e d’irrogare multe e altre sanzioni per quelli della scuola dell’obbligo;
– l’applicazione effettiva del Piano vaccinale a milioni di bambini e adolescenti, contro la volontà dei genitori determinerà certamente molti effetti avversi che vanno dai disturbi del neurosviluppo, alle lesioni neurologiche e finanche alla morte di un numero per nulla trascurabile di soggetti vaccinati;
– una corposa e convergente mole di studi scientifici contraddice quanto affermato dal Ministro Lorenzin nel perorare l’emanazione e la successiva conversione in legge del Decreto n.73/2017 ed evidenzia una macroscopica distorsione dei dati epidemiologici relativi ad inesistenti emergenze sanitarie infettive;
– per comprendere le criticità intrinseche ai vaccini è indispensabile conoscerne i contenuti dei vaccini che in generale contengono tutti stabilizzanti, quasi sempre rappresentati da glutammato monosodico, un additivo alimentare quanto meno “sospetto” come tossico per il sistema nervoso e certamente da evitare se somministrato per via parenterale e che contrariamente a quanto viene fatto credere, pressoché tutti i vaccini contengono mercurio come sodio etilmercurio tiosalicilato, noto commercialmente come Thimerosal ( questo perché quel sale è usato nel corso della preparazione del farmaco per impedire la proliferazione di funghi e batteri ed è impossibile allontanarlo del tutto ) e che viene correntemente aggiunto soprattutto ai prodotti destinati alle zone calde ( es. l’Africa) come conservante. Ma anche vaccini distribuiti in zone temperate lo contengono non solo come residuo di produzione ma come additivo ( si veda, al proposito, quanto riportato chiaramente sulla confezione del vaccino antinfluenzale Fluzone prodotto dalla Sanofi Pasteur. Il mercurio impedisce la formazione di enzimi funzionali per la normale fisiologia di parecchi tessuti e organi, incluso tutto il sistema nervoso centrale che, così attaccato, non ha più la funzionalità corretta;
Anche di glutammato e autismo abbiamo già parlato su BUTAC, come di mercurio e Thimerosal, ma chi avrebbe seriamente bisogno d’informarsi su queste questioni purtroppo non legge BUTAC o i siti a cui facciamo riferimento, no, loro si fidano di medici e avvocati che da siti NON istituzionali sostengono il complotto dei vaccini. Medici e avvocati che se possono diffamare me e chiunque cerchi di fare corretta informazione sull’argomento lo fanno, se ne infischiano di giocare secondo le regole, hanno poco o nulla da perdere (visto che sia come medici che come legali sono onestamente dei falliti) e tutto da guadagnare (creare gruppi di gente convinta che tu sia dio in terra aiuta sia economicamente che psicologicamente, non mi sorprenderei di sapere che qualcuno di questi soggetti sfrutta la cosa anche per trovare mamme compiacenti).
– tra i conservanti, molto usata è la formaldeide un prodotto inserito già nel 2004 tra i cancerogeni certi dallo IARC, l’agenzia dell’OMS dedicata al cancro. Antibiotici sono sempre addizionati ai vaccini e tra loro, spesso, la Neomicina, un farmaco gravato di non poche controindicazioni e notoriamente sconsigliato ai neonati o la Kanamicina che trova impiego, pur essendo potenziale causa di ritardo nella crescita;
– il vaccino in quanto tale avrebbe attività molto scarsa se non venisse aiutato da prodotti chiamati adiuvanti, il più largamente usato tra i quali è l’alluminio, vale a dire un prodotto notoriamente tossico per il sistema nervoso centrale. Per evitare la separazione dei vari componenti, ai vaccini vengono aggiunti emulsionanti, spessissimo come polisorbato80. Il prodotto favorisce il passaggio di sostanze tossiche attraverso la barriera ematocerebrale, tanto da essere correntemente usato nei farmaci contro i cancri del cervello proprio per consentire il passaggio;
– essendo prodotti su substrati biologici, i vaccini contengono tracce di proteine umane e/o animali, di DNA, di cellule e di globuli rossi;
– ma i vaccini contengono quantità non indifferenti di inquinanti che, essendo tali, non sono ovviamente riportati nelle schede tecniche. Tra questi il glifosato, un erbicida non selettivo. La sua presenza è dovuta all’uso che si fa di gelatina derivata dalla pelle di maiale, laddove i maiali sono allevati con mangimi correntemente inquinati dall’erbicida;
– tra gl’inquinanti, i più diffusi sono le micro e nanoparticelle inorganiche rilevate i tutti i vaccini esaminati con la tecnica di microscopia elettronica ideata dalla dott.ssa Antonietta Gatti e validata da due progetti di ricerca europei (Nanopathology e DIPNA).
Sugli inquinanti e gli studi di Gatti e Montanari ci siamo espressi tante volte:
– diversi vaccini vengono prodotti usando feti umani, ovviamente sani, abortiti volontariamente, e per questo
si veda https://www.facebook.com/wearevaxxed/videos/431547287192553/. Su questo fatto testimoniò il 18 marzo 2017 al West Virginia Education Committee il dott. Alvin Howard Moss, professore presso il Center for Health Ethics & Law Department della West Virginia University. È evidente che l’uso di prodotti in cui viene usato tessuto di maiale contrasta con le religioni ebraica e musulmana, così come l’uso di prodotti fabbricati a partire da aborti umani volontari contrasta con la religione cristiana.
Anche di vaccini e feti abortiti abbiamo parlato su BUTAC, e non una sola volta, ma è inutile, chi condivide documenti come questo esposto non accetterà mai di essersi lasciato prendere in giro da soggetti ambigui.
Quanto alla modalità di somministrazione dei vaccini, va sottolineato come questi siano regolarmente impiegati senza osservare la buona pratica medica. Questa prescrive, infatti, che si debba valutare se il soggetto sia già immune nei riguardi della malattia, nel qual caso il vaccino non può essere impiegato. Nessun farmaco è privo di effetti collaterali e, dunque, se il farmaco non trova indicazioni (come nel caso in cui già esista immunità) saranno solo gli effetti indebiti a potersi verificare. Pure a fronte di ciò, le vaccinazioni vengono di solito praticate alla cieca, cioè senza valutare se già esista uno stato d’immunità. Anzi, in allarmante contraddizione con una delle regole base della Medicina e della sua etica, si cerca di diffondere la nozione palesemente erronea secondo cui una vaccinazione ridondante addirittura rafforzerebbe il sistema immunitario. Tra i tanti esempi citabili, tra cui quelli correntemente diffusi dal numero verde telefonico ministeriale 1500, c’è l’intervista rilasciata l’8 settembre 2017 al giornale Il Fatto Quotidiano dalla dott.ssa Teresa Rongai, segretaria della Federazione Italiana Medici Pediatri, secondo cui “la copertura immunologica naturale spesso non basta, è dimostrato che la protezione garantita dal vaccino è molto più alta. E poi non ci sono rischi aggiuntivi tali da controindicare il vaccino a chi è già immunizzato per malattia naturale.” Sulla stravaganza di queste affermazioni è impossibile commentare. L’ulteriore infrazione alla buona pratica medica consiste nel non controllare se il vaccinando sia allergico ad uno o più componenti del vaccino, così come, seppure senza necessità trattandosi di cosa ovvia, è riportato sui bugiardini acclusi alla confezione dei vaccini.
Per quanto riguarda l’efficacia dei vaccini, si rimanda ai tanti bugiardini pubblicati dai produttori nei quali si riporta come non esistano prove che il farmaco abbia attività. Del resto, i vaccini sono esenti da sperimentazione e, come il 22 febbraio 2011 affermava la Suprema Corte degli Stati Uniti, “vaccines are unavoidably unsafe products”, cioè “i vaccinisono prodotti inevitabilmente pericolosi” (vedi https://www.supremecourt.gov/opinions/10pdf/09-152.pdf). Dunque, sempre secondo la Corte americana, i produttori di vaccini non possono essere attaccati legalmente. Tra i tanti esempi possibili in cui viene dichiarata l’ignoranza di qualunque efficacia, si veda quanto riportato a proposito dei quattro vaccini esavalenti disponibili in Italia e a quanto riportato per il vaccino antimeningococcico Menigitec C (“Non sono stati eseguiti studi prospettici sull’efficacia”). Inoltre, si vedano i dati epidemiologici relativi alla mortalità legata alle malattie infettive riportati dagli enti statistici inglesi e statunitensi (vedi allegati). Da questi è facile constatare l’assoluta assenza di risultati positivi ottenuti introducendo i vaccini relativi alla malattia. Per quanto riguarda il vaiolo, poi, l’allegato 5 è chiaro: l’introduzione della vaccinazione obbligatoria ha provocatoun’impennata della mortalità sia come conseguenza delle legge del 1853 sia della legge del 1867. È evidente che nessuno di questi dati, per oggettivi e inequivocabili essi siano, è stato tenuto in debito conto. 
Sulla storia che i vaccini sono prodotti senza dubbio poco sicuri vi rimando ad un articolo sul New England Journal of Medicine, che spiega chiaramente come il parere a cui si fa riferimento non sia scientifico ma legale (ci avete fatto caso, quasi sempre sono avvocati a sostenere queste cose, di medici se ne vedono pochissimi, sarà mica che questa gente ci guadagna soldi, non so, un po’ mi ricordano gli ambulance chaser…).
TUTTO CIO’ PREMESSO,
voglia la S.V. Ill.ma, ravvisati nei fatti su esposti precise fattispecie penali, procedere penalmente nei confronti di tutti i responsabili dei fatti denunciati, in associazione tra loro, e adottare ogni provvedimento teso ad impedire la reiterazione dei reati, il sequestro di ogni documentazione detenuta presso il Ministero della Salute e l’AIFA. Si vogliano sentire a sommari e informazioni il Dr. Sergio Pecorelli e Ranieri Guerra. In via preliminare, attesi i potenziali danni permanenti alla salute dei bambini vaccinandi, voglia la SV ill.ma in via cautelativa sospendere l’applicazione dell’obbligatorietà vaccinale sull’intero territorio nazionale. Mi riservo di integrare il presente esposto/querela,ulteriormente dedurre nel merito , depositare ogni documentazione a fini di giustizia e di costituirmi parte civile nell’ instaurando procedimento penale.
Lo so, non ho di fatto scritto quasi niente, ma rimango a bocca spalancata nel leggere un documento come quello riportato, completo di link a siti e pagine Facebook tipo “we are vaxxed”, fa davvero venire il latte alle ginocchia. Siamo seri? Vogliamo davvero intasare le procure italiane con qualcosa come l’esposto qui sopra? Se davvero fossimo di fronte a un complotto la cosa più sensata sarebbe quella di organizzare una class action di gruppo, con un solo pool di avvocati e una sola procedura legale da seguire; e non presentare mille esposti differenti ognuno col proprio avvocato, visto che così i costi (ovviamente per il cittadino) aumentano, e al tempo stesso per lo stato si tratta di analizzare ogni singolo esposto come cosa a sé stante. Non so perché ma ho come l’impressione che i soggetti che stanno proponendo questo esposto sappiano benissimo tutto ciò, e abbiano scelto la via di tanti diversi esposti perché così, per loro, c’è più da guadagnare, ma posso ovviamente sbagliarmi…
Siccome ormai la mole di articoli sulle vaccinazioni pediatriche presente su BUTAC è immensa vi invito sempre a cercare per bene prima di segnalarci l’ennesima fuffa circolante, è facile che ne abbiamo già parlato.
maicolengel at butac punto it
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