Facebook violation

Oggi mi sono arrivate nel corso di poche ore ben quattro mail, tutte simili nel contenuto, che vi riporto qui di seguito:

Hi,

We received a report from a third party that the content you posted on your page infringes or otherwise vioIates their rights.

You manage a Page representing a company, organization or other entity that we have reason to beIieve you are not authorized to represent.

We’II take you through a few steps to verify your authenticity:

https://www.facebook.com/114529016763800/

Note: If we do not receive an appeaI within 24 hours from your account we have to respect the decision mentioned above!

Thanks,

OKTA FRОМ FАСEВООKТeam.

Si tratta ovviamente di una truffa per carpire i miei dati di accesso al social network. Ho notato che le prime tre mail erano arrivate qualche ora fa e il link non funzionava già più, segno che era stato segnalato da tanti o che i bot di Facebook erano riusciti a beccarlo in tempo. L’ultima invece era arrivata da poco tempo, il link era ancora attivo e quindi ho deciso di seguirlo per mostrarvi cosa trovate se cliccate incautamente.

Se clicchiamo sul link della mail (mai farlo senza aver verificato con attenzione se il link è reale o se punta a un’altra pagina) arriviamo effettivamente su Facebook, su una pagina che si mostra così:

Sembra una pagina ufficiale del social network, che c’invita a cliccare su altro link uguale al primo nella mail; peccato che il secondo link punti a una pagina che ha come dominio facebookcom10005552432773427. namesbooks. com. Il trucco è semplice: nel dominio ci sono tutti caratteri che ci aspetteremmo, facebook .com e il numero della pagina, peccato che tutta quella sfilza non sia altro che parte dell’url di una pagina appoggiata su un dominio chiamato invece namesbooks .com, che ovviamente non ha nulla a che fare con Facebook. Su quella seconda pagina ci vengono chieste informazioni personali, che se fossimo ancora dentro a Facebook il social network già saprebbe.

Non sono andato oltre, non ero interessato, tanto alla fine le due cose a cui puntano sono i nostri dati di accesso a Facebook e magari il numero della nostra carta di credito, se non, peggio ancora, qualche documento fotocopiato per dimostrare la nostra identità.

Stateci sempre attenti. Io ho segnalato la pagina a cui faceva capo il post truffaldino, pagina che aveva scelto come nome Support Inbox in modo da sembrare il più ufficiale possibile, ma sappiamo che verrà rimossa a breve, sostituita da altre mille.


Non fatevi fregare.
maicolengel at butac punto it
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