Fare share col terrore

terrore

PREMESSA:
Quanto segue non può esser una sbufalata, si sta parlando di qualcosa di non verificabile, di qualcosa che viene passato su testate e giornali senza una “vera fonte” se non “una pagina social” (Telegram nello specifico) che non mi pare quanto di più affidabile possibile. Ma sento la necessità di dire la mia in merito, se non siete interessati potete tranquillamente scegliere un altro articolo da leggere, su Butac abbiamo quasi 3000 pezzi pubblicati, circa mille all’anno da quando ho aperto il sito, non c’è che l’imbarazzo della scelta.


Non saprei come altro intitolare l’articolo di oggi, perché è questo che alcune testate fanno alla grande ultimamente. C’è un pezzo (chiamarlo articolo è troppo) che viene diffuso da alcuni blog “d’informazione”, a me l’avete segnalato su itnews24, ma si trova anche in altri siti del genere. Il testo è tutto qui:

Sull’account social dal nome ”Nashir Political Service” si vede un fotomontaggio della Torre Eiffel al fianco del Colosseo e con sotto scritto: “Prima Parigi e poi Roma”. Today.it riporta le parole che sicuramente lasciano tutti senza parole: “Sosteniamo tutto il nostro Stato Islamico. Taglieremo teste e gole ai non credenti e a Roma alzeremo alta la nostra bandiera con il coraggio e le spade. Il nostro idolo è lo sceicco Osama Bin Laden che ci ha allevato quando eravamo piccolo per essere dei lupi. L’occidente sta bombardando le nostre terre e con il fuoco brucia il nostro cibo. Queste sono le ragioni che abbiamo per azzannarvi”.

Il pezzo è lo stesso ripreso da Today, Formiche.net e tantissimi altri siti più o meno “seri”.

Partiamo dall’account social che viene citato. Nashir Political Service. Su quale sito social si troverebbe? Perché Facebook e G+ non riportano nessun account chiamato così, Twitter neppure, Instagram nemmeno. Su G+ trovo qualcuno che lo cita, ma il post è decisamente confuso:16 - 1

Nashir Political Service:
An official:
Senior scholars’ commission stated that it is not allowed to play the pokimon game because it affects the national security and aims at revealing secret sites for which it is considered a country’s betrayal.
#Saudi Arabia
Pity those people. Muslims are being killed with their money and airplanes and the unbelievers occupied their countries through military bases targeted by them while they are issuing for a game not for Minbej.
#Nasher Political Service

Ma quindi è Nashir political service? O Nashir Service- political, o ancora Nasher? Non è chiaro. Cercando Nasher finalmente approdo ad una pagina di chiara ispirazione Daesh, che mi collega ad un profilo Telegram, che invece si chiama Nashir Political Service. Qui compareil post tradotto poco sopra ma la foto con Torre Eiffel e Colosseo non la trovo.

Chissà da dove viene.

Trovo due messaggi su Telegram, uno è quello incriminato, ma della foto non trovo traccia.

We will keep supporting our IS. We will cut the kufr heads and throats.  In Rome. We will hold our flag.. Through swards and our mettle.  Sheikh Osama is our idol. He brought up us when we were young to be wolves. West is bombing or lands … With fire he burns our food. Those were the reasons for spearing their tusks.

sn_310389
La foto che tutte le testate condividono è questa, che circola almeno da novembre 2015. La scritta Prima Parigi poi Roma, però, manca.

Io ho il ricordo di quando mi trovai a scrivere un articolo su pseudo minacce identiche a quelle lanciate oggi, la foto che accompagnava quelle d’allora era questa:

20151117_minac (1)

Si trattava di allarmismo anche allora, basato su messaggi circolati su profili social, eppure tantissime testate lo condivisero, allora come oggi.

Vediamo di capirci, il messaggio esiste, è pubblicato su Telegram ed è stato visualizzato da qualche centinaio di persone, ma se giriamo per alcune bacheche social troviamo messaggi intrisi d’odio da parte di ogni singola fazione possibile. Il canale Telegram Nashir Political Service non viene citato da nessuna altra parte, come se fosse nato da pochissimo, o se non gli venisse dato alcun risalto/autorevolezza da nessun analista internazionale.

Ma allora perché farlo girare? In molti casi è solo questione di soldi: un articolo che terrorizza, che fa paura è facile che venga clickato milioni di volte. Vediamo il caso qui sotto:

Nella prima immagine vedete evidenziata la pubblicità su itnews24, nella seconda siete di fronte alla stessa pagina dove vi ho evidenziato il link per leggere tutto l’articolo. Lo capite che ogni volta che condividete una testata così gli unici a guadagnarci sono loro? E tanto, oltretutto. Sia chiaro, non c’è nulla di male a fare qualche centinaio di euro se si producono contenuti originali per il web. Ma qui stiamo parlando di gente che ha copiato e incollato un pezzo da altra fonte, senza neppure far lo sforzo di verificare alcunché.

Non vi sto dicendo che potete star tranquilli, che non succederà nulla… nessuno può prevedere cosa succederà domani, forse giusto i meteorologi, ma loro si occupano del clima. Sappiamo però che lo scopo principale di un terrorista è creare terrore, e diffondere messaggi non confermati serve solo ad aiutarli nel loro scopo, e a far incassare due soldini all’editore, senza grande fatica. Voi direte: ma lo scopo del giornale è informare. Sì, vero, ma la credibilità di un profilo social di cui nessuno parla (eccetto in questi giorni e solo su testate italiane ) è la stessa di una AIDAA o di Agitalia, non vedo perché dar loro più risalto.

Oltretutto abbiamo visto come si sono mossi i terroristi nelle azioni degli scorsi mesi: cani sciolti, singoli soggetti o piccoli gruppi, scollegati da una vera base, gente che ha agito per spinta personale. Gente che forse se evitassimo di tenerla “in calore” con articoli come questi non andrebbe fino in fondo. Chi ha diffuso la foto (qualunque essa sia) e il messaggio su Telegram non ha la più pallida idea se si sta preparando un attentato, e se lo si stia facendo a Roma o a Timbuctù. Ma diffonderla e renderla virale crea panico, quello è lo scopo, quello volevano, e anche stavolta sono riusciti nel loro intento.

Fare il gioco di questa gentaglia (perché i terroristi sono anch’essi gentaglia) è sciocco.

Imparare a chiamarli come meritano, Daesh, e smetterla di usare l’errato ISIS sarebbe già un passo avanti, ma mi pare di capire che tra i tanti giornalisti che abbiamo nel nostro paese pochi abbiano a cuore la corretta informazione mentre tanti, tantissimi abbiano solo a cuore le vendite in edicola e le visite sul web.

Peccato.

Sia chiaro, ci sono anche quelli che hanno scelto di divulgare il messaggio a fine articolo, relegando alla cosa giusto poche righe in nome dell’informazione, ma anche loro hanno evitato completamente di cercare perlomeno un po’ d’andare al fondo della fonte.

Non credo ci sia altro da aggiungere.

Perdonatemi se vi ho guidato fin qui senza una vera conclusione.

maicolengel at butac punto it

 Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon! Può bastare anche il costo di un caffè!