Farinetti, lo Stato e gli interventi sulle bollette

A volte sembra che il nostro Paese viva su due piani di realtà completamente scollegati fra di loro, quasi un multiverso, non saprei descrivere in altra maniera un Paese in cui leggiamo titoli di giornali come questo:



Oscar Farinetti a TPI: “Ora lo Stato intervenga sulle bollette. Da Eataly + 400% per caro energia”

Senza che da nessuna parte nell’articolo la giornalista che lo firma faccia perlomeno presente ai lettori che una qualche forma di intervento sulle bollette (al pari di Francia e Spagna) è già stata fatta dal governo uscente.

Il DL Aiuti Bis pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 agosto scorso ha già posto svariate misure per contrastare il caro bollette, misure di cui evidentemente Farinetti è all’oscuro quando si fa intervistare da TPI. Vi riporto il sunto fatto da Fisco E Tasse, che il 22 agosto spiegava che il decreto interviene sulle bollette:



  1. rafforzando il bonus sociale elettrico e gas per il quarto trimestre 2022, tutelando i clienti vulnerabili nel settore del gas (Leggi anche Bonus sociali bollette: regole e novità per tutto il 2022)
  2. sospendendo le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas,
  3. azzerando gli oneri generali di sistema nel settore elettrico anche per il quarto trimestre 2022
  4. riducendo l’IVA per le somministrazioni di gas metano per combustione per usi civili e industriali nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022.
  5. prorogando crediti d’imposta in favore delle imprese anche per il terzo trimestre 2022
  6. disponendo la proroga della riduzione dell’accisa sui carburanti sino al 20 settembre 2022

Fisco e Tasse oltretutto riporta molto chiaramente che queste misure erano state già introdotte nel 2021 sui consumi relativi ai mesi di ottobre, novembre e dicembre di quell’anno.

Si può fare di più? Può essere, e Farinetti riporta quelle che secondo lui potrebbero essere delle proposte utili, che però non avrebbero alcun impatto a breve termine sulle bollette. Inoltre, al momento di citare dei dati – cioè quando si tocca l’argomento delle fonti rinnovabili – l’intervistato sostiene che:



….adesso in Italia siamo quasi al 47% di produzione di energia da fonti rinnovabili, il Paese sta correndo, io sono convinto che nel giro di due anni ci salviamo.

Il dato citato non corrisponde ai numeri reali. O perlomeno ai numeri che vengono riportati dagli operatori del settore: infatti non esistono dati verificati aggiornati a oggi, ma al 2020 – ultimo anno per il quale esistono dati affidabili – si parla di FER (Fonti Energia Rinnovabile) al 20,4% della produzione nazionale, saranno anche aumentate ma non credo siano più che raddoppiate in due anni. Se Farinetti ci fornisce la fonte delle sue affermazioni siamo ovviamente disponibilissimi a rettificare.

maicolengel at butac punto it

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