La fine del regno di Papa Francesco?

Da un articolo di Le Figaro...

Sul Messaggero è apparso un titolone – il cui contenuto sarebbe riservato ai soli abbonati – che riprende un articolo di le Figaro francese. Il titolo de Il Messaggero riporta:

Papa Francesco alle prese con “la fine del suo regno”, Le Figaro rivela che si fanno già i nomi dei papabili: Erdo e Zuppi

Perché ne parliamo su BUTAC? Perché seppur vero che su Le Figaro è uscito un articolo, che titola

Contesté, sourd aux critiques… «Fin de règne» solitaire pour le pape François

nello stesso articolo le cose vengono riportate in toni decisamente meno mesti che su Il Messaggero, in particolar modo la testata romana sembra sostenere che Le Figaro abbia affermato che siamo di fronte alla fine del regno di Papa Francesco, quando invece Le Figaro nel suo articolo riporta subito all’inizio questa frase:

Mais François, 85 ans, très combatif, est loin d’avoir dit son dernier mot.

Ovvero: Papa Francesco è ben lontano dall’aver detto la sua ultima parola. Ovvero: sono gli altri ad auspicare la fine del suo “regno”. “Gli altri” sono quelle schiere di cattolici che da sempre hanno malvisto Francesco Bergoglio, sono tanti, e sono dieci anni che non vedono l’ora che l’attuale Papa ceda lo scranno.

Sempre sulla base dell’articolo di Le Figaro – il quale, se letto, spiega chiaramente che siamo di fronte a una situazione normalissima, già vista in precedenza con altri papi – anche Libero Quotidiano titola:

Papa Francesco, l’addio. “Verso il nuovo Conclave” Una bomba, chi è l’uomo che vuota il sacco

Ma basta leggere l’articolo di Le Figaro per capire che anche quel “l’addio” serve solo a fare sensazionalismo. Riporta infatti il quotidiano francese:

Mai prima d’ora papa Francesco ha affrontato tali avversità. In quest’anno 2022, decimo del suo pontificato, tutto sembra cospirare contro di lui. Roma, sempre pronta a bruciare ciò che adora, è in subbuglio. Alcuni intravedono una fase matura del pontificato. Altri una fine del regno“, secondo un’espressione comune nella Città Eterna. Molti stanno già pensando a cosa accadrà dopo.

Direi che sia evidente che sia il giornalista del Messaggero che quello di Libero Quotidiano, avendo sposato solo la parte che parla di “fine del regno”, facciano parte della schiera di chi non vede l’ora che l’attuale Papa si tolga di mezzo. Questo modo di fare giornalismo danneggia la corretta informazione, contrastalo anche tu evitando di cliccare o linkare articoli sulle testate che ne fanno uso. Puniamo questa gente nell’unico modo corretto: evitando di dargli visibilità e visualizzazioni.

Non crediamo sia necessario aggiungere altro.

redazione at butac punto it

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