Firenze, Nardella e gli immigrati

Mi avete segnalato un video che pare apparso su Facebook ormai due mesi fa, ma che evidentemente viene costantemente ricondiviso.

In due mesi ha avuto oltre 30mila condivisioni su Facebook. Il video ve lo metto alla fine dell’articolo. Il post che l’accompagna, pubblicato il 27 maggio 2019, dice:

LA FIRENZE targata Nardella… immigrati nel centro storico di Firenze dove la fanno da padrone buttando a terra tutto quello che trovano…

Dario Nardella è il sindaco di Firenze, quelli nel video sono chiaramente stranieri ed è vero che buttano a terra tutto quel che trovano. Non un bell’esempio di come si può manifestare. Ma nel video si sentono questi stranieri urlare qualcosa. Non si capisce benissimo, ma a me pare dicano:

Bastardi assassini!

La cosa mi ha incuriosito, e sono andato a cercare la fonte del video. Quanto mostrato risale al 5 marzo 2018, come riporta la Repubblica Firenze:

Omicidio Firenze, la rabbia dei senegalesi: distrutte fioriere antiterrorismo, paura in centro
Le tensioni accumulate nella giornata a seguito dell’omicidio di un cittadino senegalese ad opera di un uomo italiano, che avrebbe detto si voleva in realtà suicidare sono sfociate a Firenze in rabbia e vandalismo. Un gruppo di circa 100 senegalesi, mentre all’interno di Palazzo Vecchio era in corso un vertice fra i rappresentanti della comunità e le istituzioni, hanno deciso di muoversi nel centro cittadino per protestare e urlare la loro rabbia. Divelte le fioriere antiterrorismo del centro cittadino, sradicate le inferiate dei cantieri della tranvia, cestini dell’immondizia ribaltati in strada. Traffico bloccato nella zona di Santa Maria Novella. La Polizia colta di sorpresa è intervenuta successivamente ai primi disordini.

Quindi non sono immigrati che per divertimento fan quel che gli pare, ma è una protesta. Protesta scaturita dopo che l’assassino italiano di un senegalese ha sostenuto in sua difesa che stava cercando di suicidarsi. Il senegalese è morto dopo esser stato colpito, a freddo, da tre (o sei, a seconda del resoconto) proiettili.

Riporta Askanews:

Il colpevole, condannato a 16 anni (a proposito di pene ridotte per tempeste emotive, altro caso utilizzabile ogni volta che qualche giornalista sostiene questa sciocchezza) aveva detto di essere uscito di casa con l’intento di suicidarsi e poi, mancandogli il coraggio, avrebbe scelto di sparare a qualcuno a caso tra la gente. Gli stranieri manifestavano, preoccupati che questo elemento fosse ritenuto un’attenuante dalla magistratura. Ma i giudici non ne hanno tenuto conto, condannando l’omicida a 24 anni ridotti per la scelta del rito abbreviato.

Diffondere il video a distanza di oltre un anno omettendo tutte queste cose è chiara strategia polarizzante. Non si è interessati a null’altro che al continuo spaventare la gente. Perché è unicamente con l’uso della strategia della paura che certi politici riscuotono successo. Ma la paura onestamente viene a me leggendo i commenti al post.

Come vi avevo promesso, qui il video a cui si faceva riferimento, non è bello, come si comportano i ragazzi nel video è sbagliato, profondamente sbagliato. Pur comprendendo benissimo la loro frustrazione e paura, quel tipo di atteggiamento porta i manifestanti dalla parte del torto. Vale per loro, come per quelli che compiono atti vandalici pensando che così la loro protesta risuoni più forte. Quando spesso (ma questo è il mio personale parere) ci sono silenzi che sono molto più assordanti delle urla.


maicolengel at butac punto it
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