“Foreign fighters” a Ravenna?

islamico

(Nota: ormai la parola foreign fighters ha il plurale di default, come murales e vigilantes)

Mercoledì 20 luglio Il Giornale online riportava un articolo dal titolo minaccioso:

foreign fighters

Ravenna si è svegliata nel terrore. Domenica un islamico di 28 anni ha sparato un colpo di pistola nel parco e con sè aveva altri tre proiettili.

L’uomo, un albanese di 28 anni, è stato arrestato dalla polizia dopo le segnalazioni dei presenti, spaventati per il pericolo di un nuovo “lupo solitario”.

Dopo gli attentati di Nizza e in Germania, i terroristi che si auto-radicalizzano stanno seminando il panico in tutta Europa. Non è certo se sia questo il caso di Ravenna. Di certo, l’albanese che è stato arrestato è di fede musulmana, spesso visto in moschea. Ma non solo. In casa sono state trovate scritte come ‘Allah è grande’ ed altri indizi che portano al jihadismo.

L’uomo non ha ancora spiegato il perché di tale gesto al pm che lo ha interrogato. Secondo quanto scrive il Messaggero, il 28enne avrebbe “manifestato un certo disagio” e pare che alcuni amici gli avessero “consigliato di leggere il Corano”.

Gli atti dell’inchiesta comunque sono stati trasmessi all’antiterrorismo di Bologna, coordinati dal procuratore aggiunto Valter Giovannini. Si pensa, infatti, che l’uomo sia stato radicalizzato dopo un periodo in cui avrebbe sofferto di problemi di depressione.

Ci è venuta voglia di controllare cosa questo islamico abbia combinato e perché.

Tanto per cominciare non è chiarissimo cosa l’uomo, un albanese di età incerta (per il Corriere di Romagna ha 40 anni, per RavennaToday ne ha solo 28), abbia fatto in realtà: secondo il Corriere di Romagna teneva in tasca una pistola, notata da un passante, RavennaToday invece parla di un colpo d’arma da fuoco sparato in aria. La pistola comunque c’era veramente, tanto che da un controllo è risultata poi rubata. L’uomo non era ignoto alle forze dell’ordine: nel febbraio scorso “fu fermato dai carabinieri per un controllo, consegnò i documenti ma poi fuggì nel buio all’improvviso a piedi. Nella fuga perse una grossa somma di denaro in contanti, decine di migliaia di euro a quanto sembra”.

A quanto pare, a casa sua sono state trovate scritte sulle pareti frasi come “Allah è grande”, ma anche riscontri di “un possibile disagio personale su cui il soggetto, albanese di 28 anni, avrebbe trovato conforto recentemente nella lettura del Corano, indicatogli in moschea da alcuni amici più religiosi. In sé non degli elementi particolarmente circostanziati per indicarlo come jihadista, se non fosse per quell’arma, una  Smith & Wesson calibro 38 rubata che aveva con sé in un giardino pubblico a Ravenna”.

Durante l’interrogatorio i carabinieri si sono resi conto di trovarsi davanti “un uomo che parla di “spiriti maligni” e “demoni”e di lettura delle sacre scritture dell’Islam per liberarsi dal gioco di queste persecuzioni che esistono nella sua testa.

Ma un’altra persecuzione potrebbe essere più reale, e connessa agli ambienti sospetti che frequentava. Un’ipotesi è che qualcuno lo stesse cercando “per fargliela pagare”, magari per l’episodio dello scorso febbraio del denaro perso, circa 20mila euro, durante una fuga allo stop dei carabinieri. Per questo avrebbe sentito la necessità improvvisamente di armarsi, comprando una pistola rubata di recente, appena un paio di mesi fa a Rimini.

Insomma, a nostro parere, più che di un “foreign fighters” (sic) sembrerebbe trattarsi di un piccolo delinquente che sta uscendo di testa…

E poi, facciamo un esperimento e proviamo a mettere la cosa al contrario: se si parlasse di un uomo che in casa, sulle pareti, aveva i ritratti di Padre Pio e di Santa Rita, e al quale gli amici religiosi avessero consigliato una maggiore frequenza alla Santa Messa, ci sembrerebbe così sospetto?

Noi non possiamo essere certi di come sono andate le cose ma non può esserne certo nemmeno il Giornale. Forse certe testate dovrebbero essere sicure al 100% di quello che scrivono prima di lanciare certi allarmi, anche questo è terrorismo.

Lady Cocca

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon! Può bastare anche il costo di un caffè!