Francia, 4 poliziotti trucidati con machete

La notizia di cui andiamo a parlare oggi è velocissima da trattare, ne parlo perché ritengo sia emblematico di come alcuni soggetti scelgano consciamente di avvelenare il pozzo.

Mi avete segnalato un post Facebook pubblicato il 9 ottobre 2019:

Francia pattuglia di poliziotti trucidati a machete da Africani e derubati delle armi, è l’inizio? ma è vietato dare la notizia

Il post è del 9 ottobre. Mi sono informato con alcuni corrispondenti dalla Francia, l’unica notizia reale a cui può far riferimento è quella dei 4 poliziotti uccisi in questura con un coltello, uccisi da un collega. E ne hanno parlato tutti i giornali. Riportata dalle testate di tutto il mondo, che hanno anche raccontato chi era l’assassino (ucciso dopo l’attacco): Mickaël Harpon, nato a Martinica 45 anni fa. Quindi un francese, non un africano, un francese nato ai Caraibi. Non in Africa.

Ma il post che sta circolando viralmente in realtà era collegato ad altro, fino a qualche giorno fa veniva condiviso con un video, già trattato dall’amico (e collega, visto che da mercoledì 23 ottobre cominciamo insieme una nuova avventura televisiva – per chi non lo sapesse saremo su NOVE alle 23:30 ad affiancare Valentina Petrini in FAKE – La fabbrica delle notizie) David Puente il 9 ottobre. Il video che era allegato mostrava gruppi di persone (anche con quelli che sembrano machete) combattere in mezzo a una strada. David aveva trovato la fonte del video, che non mostrava una pattuglia di poliziotti attaccata, ma una guerra tra gang rivali in un paesino francese. La notizia, di nessun interesse per il pubblico italiano, era comunque stata riportata sulle testate francesi.

Sostenere che qualcuno stia censurando l’informazione è un sistema usato spesso da chi vuole darvi a intendere cose che non sono. Serve a convincerci a condividere il post senza fare verifiche, il più velocemente possibile. Purtroppo in questo trucchetto cascano sempre in tanti.

Condividere il post qui sopra sui social serve ad avvelenare il pozzo, più post come quello vengono condivisi più gente avrà paura e si convincerà di vivere in un’epoca pericolosa. Più veniamo messi gli uni contro gli altri più è facile che avvengano episodi di questo genere, non capirlo è da stolti. Ma è chiaro come la strategia della paura scelta da alcuni politici faccia breccia nel cuore di chi è un tifoso della propria fazione. A mio avviso tra tifosi di questo genere ed estremisti radicalizzati la differenza non è poi così tanta.

Non credo di poter aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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