Francia: stop a Cappuccetto Rosso e Cenerentola

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Così titolava ieri ADNKronos, dando ad intendere che il Ministro per l’educazione francese avesse già intimato uno stop di qualche tipo.
La fonte dell’articolo è francese, Le Figarò, testata solitamente seria . Ma che in questo caso ha peccato di clickbaiting. Anche loro hanno difatti titolato così:

La ministre de l’Éducation nationale s’appuie sur une étude du centre Hubertine Auclert pour traquer les stéréotypes de genre dans les manuels scolaires. Les contes traditionnels, notamment, y sont fustigés.

Ma basta proseguire nella lettura dell’articolo per capire a cosa ci si riferisca.

Nessuno ha dato lo stop a nulla. Le Figarò sta riportando uno studio che è stato presentato da un centro studi sulla parità uomo donna. E che il Ministro francese ha citato. Viene posta la domanda se sia da smettere di usare come fiabe di riferimento alcune che mettono la donna in una posizione stereotipata.

Cappuccetto rosso e Cenerentola sono fiabe “sessiste”. E’ quanto sostiene la ministra dell’Istruzione francese, Najat Vallaud-Belkacem, che ha lanciato una campagna per migliorare i libri utilizzati nei programmi delle elementari “prevenendo stereotipi discriminazionali che alimentano l’ineguaglianza tra gli alunni” ha detto la ministra citata da ‘Le Figaro’.

ADNKronos nell’articolo spiega qualcosa di più. Ma sempre lasciando intendere che si sia deciso di non farle più leggere. Quando invece si tratta solo della presentazione del suddetto studio. E non credo molti di voi possano essere in disaccordo quando diciamo che la donna è spesso dipinta in maniera troppo sessista.
Ma questo non vuol dire smettete di leggere le suddette fiabe, magari accompagnatele ad altre che ribaltino i ruoli, ed altre ancora che non li usino.
Difatti la chiusura della presentazione è questa:

Con questo studio, vogliamo sfidare gli autori di libri di testo, gli editori, ma anche gli insegnanti : quali valori desiderano trasmettere agli studenti?

Nessuna chiusura nessuna minaccia, ma una sfida, un invito a cercare di passare messaggi meno sessisti.
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maicolengel at butac.it