Giornalismo, M5S e PD

Nessuna sbufalata, solo comparazione di notizie, credo che basti per farvi capire dove si stia sbagliando. Nel caso di cui andiamo a parlare in realtà nessuno ha ragione, nessuno ha torto, se non chi fa cronaca.

Repubblica Torino titola:

Devono iscriversi alla piattaforma Rousseau le scuole che vogliono beneficiare dei fondi accantonati dal M5S. Ed è polemica Pd

Ma l’articolo della giornalista in realtà riporta solo parte delle dichiarazioni della consigliera del PD che sul suo profilo Facebook aveva scritto:

La scuola pubblica non é in vendita e non sono ammesse le sponsorizzazioni politiche. Se i consiglieri regionali del Movimento a 5 Stelle vogliono finanziare la scuola pubblica, che é per tutti e quindi di tutti, versino l’indennità a cui rinunciano sul bilancio del Consiglio regionale, che potrá attivare un regolare bando. La lettera inviata alle scuole, ripeto pubbliche, da parte della consigliera Frediani, offrendo soldi da parte del Movimento sulla base di una votazione che dovrebbe avvenire sulla piattaforma politica Rousseau, é un atto gravissimo e c’è da valutare un esposto, per compravendita di consenso politico. Le scuole sono istituzioni ed é un insulto alla Costituzione pensare di farle votare su una piattaforma politica.
La consigliera del PD non ha fatto altro che spiegare che trovava assurda la richiesta di compilare un form su Rousseau per accedere a una votazione (sempre tramite Rousseau) che deciderà a chi andranno quei fondi. Lamentela con cui si può o meno concordare. Ma da nessuna parte la consigliera del PD parla d’iscrizione a Rousseau, nessuna. E allora perché titolare così? Guarda caso il titolo è stato ripreso da svariate altre testate. Torino Oggi:

Conticelli (Pd): “M5S chiede a scuole di iscriversi a Rousseau per ottenere finanziamenti, valutiamo esposto”

Sono parole messe in bocca a caso, per alimentare la polemica, per inasprire i toni come piace a certa stampa, ma sono parole non pronunciate da Conticelli. Sia chiaro, anche a me lascia un filo stranito che per fondi alla scuola pubblica si debba sottostare a una votazione su una piattaforma che ha già mostrato abbondantemente le sue pecche. Specie quando nella scelta sulla stessa piattaforma ci viene spiegato che verranno favorite le scuole che:

…prevedono un attivo coinvolgimento degli studenti e delle famiglie

E quelle scuole che magari necessitano di fondi perché vogliono acquistare una LEM LIM? O che magari mancano della carta igienica nei bagni? Che fanno? Non hanno diritto allo stesso accesso a quei fondi? Non mi è chiaro il dettaglio. Ma non è importante, quello che è importante è chiarire quel concetto per cui se riporto un virgolettato errato posso essere denunciato.

La consigliera Francesca Frediani risponde anche lei dal proprio profilo FB alle accuse di Conticelli:

La differenza tra noi e loro…
Noi sosteniamo le scuole, loro le distruggono e criticano chi si taglia lo stipendio per progetti rivolti agli istituti scolastici.
P.S.
Per le accuse di “compravendita di consenso politico” la collega Conticelli ne risponderà…

Non mi pare una vera risposta all’accusa di Conticelli, ma io di politica ne capisco davvero poco.

maicolengel at butac punto it
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