Gli 80 euro di Renzi …again

bonus80

Sugli 80 euro promessi da Renzi si sono scritte una marea di sciocchezze, da quando sono stati nominati la prima volta. Tutti i detrattori dell’attuale governo hanno cercato un modo per dare addosso al premier e al suo partito, inventando di volta in volta storie diverse su da dove quegli 80 euro saltino fuori. Gli ultimi sono i giornalisti de L’Infiltrato, testata giornalistica molisana, che attaccano gli 80 euro spiegando che:

Abbiamo scovato un documento ufficiale del MEF, il Ministero dell’Economia e Finanze, che smaschera la truffa di Renzi riguardo ai famosi 80 euro: è un gioco delle tre carte. Oggi te li do, domani spariscono. Come? Con un artifizio tecnico che lascerà tutti a bocca aperta. Pubblichiamo, in esclusiva, il documento.

Intanto ci tengo a ricordare a tutti una semplice regola, se il documento è segreto e loro l’hanno scovato spetta sempre a loro spiegare come e perché, se non lo fanno non stanno facendo giornalismo d’investigazione ma solo spargendo FUFFA in giro per la rete!

Dopo quell’apertura così ad effetto L’Infilitrato non ci racconta subito il documento, no, sarebbe troppo facile, prima va sparsa altra fuffa, in maniera che chi legge si perda un poco nelle parole, si convinca che stanno raccontando una tremenda verità.

Il documento è datato 22 maggio, quindi tre giorni prima delle elezioni. E, probabilmente, non è un caso che sia stato secretato fino a quel momento e che abbia visto la luce “fuori tempo massimo”, quando i giochi elettorali erano ormai chiusi e l’effetto “80 euro” era andato a buon fine, come ha dimostrato poi la schiacciante vittoria del Partito Democratico del pifferaio Renzi.

E vanno avanti così per un po’, poi finalmente l’agognato documento che non riportano in maniera completa (e figuriamoci, quando si racconta FUFFA occorre sempre nascondere il più possibile quel che può far capire al lettore che sta leggendo aria fritta) ma solo estratti accuratamenti scelti:

L’oggetto del documento, che pubblichiamo in esclusiva e che smaschera la truffa di Renzi, riguarda “le indicazioni operative in merito all’art.1, D.L. 66 del 24 aprile 2014 in materia di riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti”: ovvero, tratta proprio dei famosi 80 euro.
Fin qui nulla di strano. Se non fosse che, a partire da qualche riga più giù, sale fortissima la puzza di bruciato.
Perché, così si legge nel documento, “codesti uffici” mettono on-line “la funzione self service a disposizione degli amministrati per comunicare la rinuncia all’attribuzione del beneficio”.
Domanda: perché mai qualcuno dovrebbe rinunciare agli 80 euro in busta paga? Chi sarebbe così sciocco?
A meno che… a meno che non risulti più semplice rinunciare piuttosto che aspettare invano la manna dal cielo.

E qui si entra nel gioco della disinformazione per fortuna subito notata dai più attenti lettori della testata che subito nei commenti si sono scagliati contro il giornalista de L’Infilitrato:

Nessuna esclusiva, nessuna truffa, nessun documento segreto!!! …

Mi spiego: tramite il sito NoiPa (quello a cui tutti i dipendenti pubblici fanno riferimento per il proprio stipendio e dal quale ricevono online il cedolino mensile) è stata recapitata a tutti gli iscritti (ossia a tutti i dipendenti pubblici), unitamente al cedolino di maggio, una nota nella quale si chiarivano le modalità di calcolo… La nota è la seguente (copio e incollo):
AVVISI PER LA MENSILITA’ DI MAGGIO
Il credito, di cui all’art.1 del D.L. 66/2014, e’ stato determinato su un reddito presunto per il 2014 di Euro xxxxxxx,27. In fase di conguaglio fiscale di fine anno sara’ determinata l’effettiva spettanza in base al reddito complessivo e ai giorni lavorati. Ulteriori informazioni e approfondimenti sono disponibili nell‘home page del sito NoiPA nell’area pubblica.
Nel mio caso, siccome negli ultimi 4 mesi del 2014 guadagnerò mensilmente di meno (ahimè già lo so!), in fase di conguaglio fiscale l’effettiva spettanza sarà addirittura superiore agli attuali €57,90…!!!

Non credo occorra aggiungere altro alla mini sbufalata, ma non spiegare queste cose denota articolo non informativo ma politico, l’interesse non è investigare ma gettare discredito sul bonus di Renzi. Poco importa che siano informazioni faziose, poco importa che sia fuffa, tanto chi legge (spesso) di ferma al titolo o poco più!

Io non ho votato nessuno dei tre attori principali del teatrino della politica italiana, poco m’importa a chi date addosso, l’importante però è che quando lo fate sia fatto in maniera onesta! Non apprezzi il governo attuale? Benissimo attaccalo su come gestisce male l’emergenza immigrati, attaccalo su come è (da sempre) gestita male la cosa pubblica (dominio guarda caso di governi di sinistra), ma fare disinformazione è sempre errato, fa perder credibilità alle testate, fa scadere nel gossip il giornalismo!

maicolengel at butac punto it