Gli sbarchi a Lampedusa e le foto d’epoca

Mi avete segnalato (e sbufalato direttamente voi) un post apparso sulla bacheca social di una signora (che casualmente è anche una senatrice della Repubblica italiana) su Facebook.

Il post riporta queste parole:

Nonostante l’emergenza sanitaria non si fermano gli sbarchi a Lampedusa.
Abbiamo un governo SCANDALOSO!🤬

E questa foto:

La foto risale al 2011, come dimostra quest’articolo su Live Sicilia:

La foto oltretutto mostrava immigrati (tanti) che lasciavano Lampedusa. Sia chiaro, è vero che dopo tre settimane di stop il 6 aprile è arrivata una nuova nave delle ONG a Lampedusa. Riporto da ANSA:

Sono complessivamente 36, tra cui 11 donne due delle quali in stato di gravidanza, i migranti approdati nel pomeriggio direttamente nel porto di Lampedusa. Da tre settimane nell’isola non si registravano sbarchi. Gli extracomunitari sono stati trasferiti nell’hot spot dell’isola dove saranno sottoposti a quarantena così come gli ultimi migranti giunti a Lampedusa il 14 marzo scorso. Intanto la nave della Ong Alan Kurdi avrebbe intercettato altri due barconi a circa 30 migliaia a nord di Zuwara, in area Sar libica, con a bordo circa 150 profughi. (ANSA).

Trentasei persone, mentre nella foto diffusa dalla signora ce ne sono, come riportava Live Sicilia, diverse centinaia. Sia chiaro, negli ultimi quattro giorni dopo tre settimane di stop totale sono arrivati nuovi immigrati in Italia, ad oggi 10 aprile questi sono i numeri degli sbarchi:

Ma sfruttare una foto dove sulla banchina se ne vedono diverse centinaia serve ad avvelenare il pozzo, bisogna specificare che si tratta di una foto di repertorio. Altrimenti si passa a mio avviso automaticamente dalla parte del torto. Oltretutto, come dimostra il link al Ministero dell’Interno non c’è nessun tentativo di tenere questi sbarchi “segreti”, i numeri delle persone arrivate sono chiaramente riportati. In cinque giorni sono sbarcati in Italia 256 immigrati, perlopiù gente che era in mare da giorni, facendo costante richiesta ai porti di Malta e Lampedusa per un approdo sicuro.

Lo stesso titolo usato dalla senatrice l’ho visto diffuso da tante testate, ma nessuna che l’abbia collegata a una foto di nove anni fa. Il collage l’avrà fatto la stessa senatrice? La questione a mio avviso è seria. L’ha trovato in rete? Avrebbe dovuto verificare i fatti prima di diffonderlo. Diffondere una foto di repertorio senza specificarlo è grave per una testata giornalistica, lo è (a mio avviso) ancor di più se fatto da chi non è pagato per vendere giornali ma per contribuire all’amministrazione del Paese. E la paghiamo tutti, anche quelli che non l’hanno votata.

Non credo di dover aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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