Governo USA, ribelli siriani e armi chimiche

Ci risiamo, un’altra notizia data alla carlona, così per smuovere le acque. Ci eravamo lasciati con Soros allontanato dai mercati austriaci, con fonte una testata rinomata per le fake news, e ci ritroviamo con una notizia che ritengo sia classificabile come disinformazione:

E gli Usa finalmente ammettono:
“I ribelli siriani usano armi chimiche”

Questo il titolo usato su Gli occhi della guerra, blog de Il Giornale dedicato ai conflitti. L’articolo non è lunghissimo, la cosa sorprendente è che la correttezza (o mancanza di correttezza) di ciò che sostiene è verificabile da tutti, anche grazie alla presenza di link all’interno dell’articolo stesso. Vediamo cosa ci viene raccontato.

Il 18 ottobre scorso, il Dipartimento di Stato ha diramato un avviso per i cittadini americani (pochi, invero) che intendono raggiungere la Siria. Un po’ come fa la nostra Farnesina con il sito Viaggiare sicuri, che ognuno di noi dovrebbe consultare ogni volta che si intenda raggiungere qualche meta non particolarmente turistica.

Ovviamente, gli Stati Uniti, proprio come la Farnesina, sconsigliano di raggiungere il Paese mediorientale per vari motivi. Innanzitutto perché “nessuna parte della Siria è al riparo dalla violenza”, che può provenire tanto dalle forze di Damasco quanto dai ribelli.

E poi perché “le tattiche dell’Isis, di Hayat Tahrir al-Sham e di altri gruppi estremisti violenti includono l’uso di attentatori suicidi, rapimenti, armi leggere e pesanti, ordigni esplosivi improvvisati e armi chimiche“. E questa è una novità. Almeno per il Dipartimento di Stato.

Avete notato l’ordine delle citazioni? Prima viene messa tra virgolette la frase “nessuna parte della Siria è al riparo dalla violenza” e a seguire “le tattiche dell’Isis, di Hayat Tahrir al-Sham e di altri gruppi estremisti violenti includono l’uso di attentatori suicidi, rapimenti, armi leggere e pesanti, ordigni esplosivi improvvisati e armi chimiche“. Nel titolo però si parlava genericamente di ribelli, non mi pare che le tre organizzazioni citate rappresentino genericamente i ribelli, bensì le loro fazioni più vicine all’integralismo islamico, credo che andrebbe spiegato.

Nel testo originale che avremmo trovato cliccando sulla parola avviso cosa dicevano esattamente?

No part of Syria is safe from violence. Small arms fire, improvised explosives, artillery shelling, airstrikes, kidnappings, arbitrary arrests, and the use of chemical weapons transpire with little or no warning, significantly raising the risk of death or serious injury. While there have been internationally supported efforts to de-escalate the conflict, violence still persists in many parts of the country.

Nessuna parte della Siria è al sicuro dalla violenza. Il fuoco delle armi di piccolo calibro, gli esplosivi improvvisati, i bombardamenti di artiglieria, gli attacchi aerei, i sequestri, gli arresti arbitrari e l’uso di armi chimiche si verificano con poco o nessun avvertimento, aumentando significativamente il rischio di morte o gravi lesioni. Mentre sono stati sostenuti a livello internazionale i tentativi di attenuare il conflitto, la violenza persiste ancora in molte parti del paese.

Viene fatto presente fin da subito che nessuna parte della Siria è esente dal pericolo e che tra le altre cose vengono usati attacchi chimici.  Non si parla in particolar modo di ribelli. Non a inizio articolo, perlomeno.

The Syrian government has demonstrated reluctance to comply with ceasefire agreements in East Ghouta, Homs, and Idlib. In addition, Russian and/or Syrian forces continue to conduct airstrikes in Idlib province, which have recently resulted in dozens of civilian casualties and the death of medical personnel. Moreover, the Syrian government and its partners continue to prohibit the free flow of humanitarian aid into besieged areas, resulting in severe food shortages.

Il governo siriano ha dimostrato riluttanza a rispettare gli accordi di cessate il fuoco a East Ghouta, Homs e Idlib. Inoltre, le forze russe e/o siriane continuano a condurre attacchi aerei nella provincia di Idlib, che hanno recentemente portato a decine di vittime civili e alla morte del personale medico. Inoltre, il governo siriano e i suoi partner continuano a vietare la libera circolazione degli aiuti umanitari in zone assediate, portando a una grave carenza di cibo.

Solo dopo queste premesse di parla di ISIS:

Terrorist and other violent extremist groups including ISIS and al-Qa’ida-linked Hayat Tahrir al-Sham (dominated by al-Qa’ida affiliate Jabhat al-Nusrah, a designated Foreign Terrorist Organization), operate in Syria. In July 2017, Hayat Tahrir al-Sham consolidated power in Idlib province after it clashed with other armed actors. Hayat Tahrir al-Sham control over Idlib threatens the ability of NGOs and states to deliver humanitarian aid to Syrians residing in Idlib. Moreover, Russia and/or the Syrian government initiated airstrikes in Idlib in September, which resulted in significant damage to medical facilities and dozens of civilian casualties. Tactics of ISIS, Hayat Tahrir al-Sham, and other violent extremist groups include the use of suicide bombers, kidnapping, small and heavy arms, improvised explosive devices, and chemical weapons. They have targeted major city centers, road checkpoints, border crossings, government buildings, shopping areas, and open spaces, in Damascus, Aleppo, Hamah, Dara, Homs, Idlib, and Dayr al-Zawr provinces. These groups have murdered and kidnapped U.S. citizens, both for ransom and political purposes; in some instances U.S. citizens have disappeared within Syria. Because of the security situation in Syria, the U.S. government’s ability to help U.S. citizens kidnapped or taken hostage is very limited.

In Siria operano gruppi terroristi e altri gruppi estremisti violenti, tra cui ISIS e Hayat Tahrir al-Sham (dominati dall’associazione al-Qa’ida Jabhat al-Nusrah, un’organizzazione terrorista straniera designata) al-Qaeda. Nel luglio del 2017, Hayat Tahrir al-Sham consolidò il potere nella provincia di Idlib dopo aver scontrato con altri attori armati. Il controllo di Hayat Tahrir al-Sham su Idlib minaccia la capacità delle ONG e degli Stati di fornire aiuti umanitari ai siriani residenti in Idlib. Inoltre, nel settembre, la Russia e/o il governo siriano hanno lanciato attacchi aerei a Idlib, che hanno causato danni significativi a centri medici e decine di vittime civiliLe tattiche di ISIS, Hayat Tahrir al-Sham e altri gruppi estremisti violenti includono l’uso di bombardieri suicidi, rapimenti, armi piccole e pesanti, dispositivi esplosivi improvvisati e armi chimiche. Sono stati indirizzati a grandi centri cittadini, punti di controllo stradali, incroci di frontiera, edifici governativi, aree commerciali e spazi aperti a Damasco, Aleppo, Hamah, Dara, Homs, Idlib e Dayr al-Zawr. Questi gruppi hanno assassinato e rapito cittadini statunitensi, sia per riscatto che per scopi politici; in alcuni casi i cittadini americani sono scomparsi all’interno della Siria. A causa della situazione di sicurezza in Siria, la capacità del governo degli Stati Uniti di aiutare i cittadini statunitensi rapiti o presi in ostaggio è molto limitata.

Non vengono mai identificati come ribelli, ma come terroristi, e non mi pare il governo abbia mai difeso quei terroristi. Titolare come ha fatto gli Occhi della guerra è gettare sabbia negli occhi del lettore, dando ad intendere fin dall’inizio che il governo americano abbia ammesso qualcosa che non è. Io non so se posso inserire una notizia del genere nella categoria delle #fakenews, ma se l’intenzione era quella di informare il lettore sui fatti siriani forse si poteva fare meglio.

maicolengel at butac punto it
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