Grande medicina, peccato il sensazionalismo

Alcune testate nazionali hanno raccontato di un’operazione chirurgica davvero importante.

Appendice al posto dell’uretere, primo intervento al mondo a Torino: bimba può tornare a fare pipì

L’operazione è avvenuta con successo, ed è sicuramente un’operazione che è interessante riportare sui giornali, bravi i medici che l’hanno portata a termine, bene per la povera bimba che era nata con un problema non da poco. Ma allora se è tutto vero perché siamo qui su BUTAC a parlarne?

Scrivere per un sito di verifica dei fatti ha fatto sì che nel tempo da minuscolo blogger entrassi in contatto con altre persone appassionate anche loro di corretta informazione. Persone decisamente più esperte di me in campi di vario tipo, tra cui la medicina. Già nel primo pomeriggio del 15 marzo avevo segnalazioni in merito a questo titolone, che mi linkavano un articolo su Pubmed del 2003.

Appendix-ureteroplasty in a child: report of a case

E niente, già allora era stato trattato almeno un caso molto simile a quello riportato oggi. Le mie ricerche però mi portavano su ANSA, che proprio ieri aveva pubblicato la “velina” da cui probabilmente tutte le testate sono partite, velina che riportava così:

TORINO, 14 MAR – Per la prima volta al mondo è stato sostituito l’uretere con l’appendice a una bimba di due anni e mezzo nata con un rene solo, per di più affetto da una rara anomalia congenita…
… I precedenti tentativi di sostituzione dell’uretere con l’appendice – non più di due o tre al mondoerano stati casi di sostituzione parziale.

Quindi all’amico medico ho spiegato che in realtà erano i giornalisti ad aver fatto un po’ di sensazionalismo, ma non avevano torto, ANSA spiegava che era il primo intervento al mondo di sostituzione completa. E niente, certi amici possono diventare dei precisini davvero utili, dopo poco ecco un nuovo link sempre a PubMed:

Appendix interposition for total left ureteral reconstruction.

Articolo del 2009. Quindi 8 anni fa era già stato fatto un intervento simile, ed è facile che da allora ne siano stati fatti altri. In Italia non sembra, quindi è corretto parlare di primo caso italiano. Ma non mondiale. Lo so,vi lamenterete che si tratta di una precisazione, ma è corretto riportarla, per non perdere mai di vista lo scopo principale della demistificazione, il ritorno (perlomeno per le agenzie di stampa) ad un giornalismo corretto e verificato, cosa che anche stavolta non è stata fatta.

Non credo sia necessario aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it