Greta collabora con ONE campaign, e quindi?

Sta circolando sui social, grazie a un articolo apparso su un blog svedese, una serie di fotografie di Greta Thunberg in compagnia di Luisa Neubauer. La foto che vedete qui:


Circola con questa descrizione – o simili – sui social italiani:

Questa è la Manager di Greta. Il suo nome è Neubauer, membro di “One Foundation”, gestita da Bono Vox, Bill Gates e George Soros. Ancora dubbi?

La notizia è vera, quello che non è chiaro è che dubbi dovremmo avere.

La fonte “dell’accusa” è un blog svedese, NyaTider, definito su Wikipedia in lingua svedese un blog della destra cospirazionista. Vediamo di capirci meglio. Si accusa Greta di essere al soldo di Soros grazie all’intervento di Luisa Neubauer. Come se la cosa fosse segreta, un complotto che ci tengono nascosto.

Vado sulla Wikipedia in lingua tedesca, visto che Luisa Nuebauer è tedesca, e trovo:

È una delle principali organizzatrici dello sciopero della scuola ispirato a Greta Thunberg Friday For The Future

Quindi, che sia la manager di Greta è noto a tutti. Ma non lavora con la ONE Foundation, ehm no, quella è un’organizzazione cinese. Luisa Neubauer è ambasciatrice della gioventù di ONE campaign, che è un’organizzazione indipendente nata per sensibilizzare l’opinione pubblica e far pressione sui politici per tematiche ritenute di importanza globale. Dalla fame nel mondo, all’istruzione, alla cura dell’ambiente. Lo scopo è fare sufficiente pressione affinché si arrivi alla realizzazione di tutti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Che non sono stati decisi da George Soros o da Bill Gates, ma dall’assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2015. 

La notizia che dietro a ONE ci siano Bill Gates e George Soros, insieme a molti altri, è abbastanza inutile senza specificare che ONE ha precisi e dichiarati scopi, in linea con quanto l’ONU ha dichiarato essere l’obiettivo da raggiungere entro il 2030. Per un mondo migliore, magari non per noi, ma per i nostri figli.

I contributi della Open Society di George Soros sono disponibili per tutti, non c’è nulla di segreto. Come anche ONE mostra le sue finanze e certifica quali sono i principali contribuenti con donazioni. Può non piacerci da dove arrivino i soldi, ma lo scopo è nobile, e si basa su quelli che sono obiettivi che nel 2015 erano condivisi dalla maggior parte dei membri delle Nazioni Unite. Perché non dovremmo concordare?

A chi giova che vi vengano dubbi su una battaglia per la società civile? Dovrebbe essere una domanda da porsi più spesso.

Per chi volesse ulteriormente approfondire David Puente su Open ha pubblicato una lunga disamina su questa e altre bufale su Greta.
maicolengel at butac punto it
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