Grillo con mascherina

...dalla Russia con furore

Sulla pagina Facebook di BUTAC ci avete segnalato un video che circola in Italia da qualche mese. Video complottista messo in giro da quella che era una pagina anti-governativa che spingeva a far cadere il governo.

Il video mostra prima uno spezzone di un’intervista a Beppe Grillo il 17 dicembre 2019, e poi uno spezzone di una conferenza stampa di Di Maio a febbraio 2020. La voce che racconta i fatti nel video è digitalmente modificata perché ovviamente chi realizza questi video è un vigliacco che non ci mette né la faccia né la voce. Disinformare va bene finché non si rischiano sanzioni, denunce e magari anche una randellata da parte di qualcuno che si sente punto nel vivo. Capita spesso che i sobillatori della disinformazione si nascondano. Sarebbe il caso che chi li segue e ascolta accendesse il cervello e si domandasse come mai questa gente è così sfuggente (e come mai, quando non lo è, spesso è residente all’estero).

Comunque, il video è di quelli fatti ad hoc, nati per disinformare, realizzati da chi sa come produrre queste cose. Nel primo spezzone vediamo Grillo con la mascherina, come dicevo però l’intervista è del 17 dicembre, pre-Covid, si vuole dare a intendere che lui sapesse già. In realtà come spiega FACTA nessuno sapeva ancora nulla, Grillo sta facendo come in altre occasioni il mezzo buffone. La mascherina è come una protesta contro la stampa. Guarda caso poche ore dopo sempre Grillo si lascia intervistare senza mascherina con giornalisti decisamente vicini a lui. Fosse soggetto che già sapeva qualcosa ovviamente avrebbe dovuto continuare a usare la mascherina. Nel frattempo nel video, ancora a sostegno di questa tesi, la voce anonima ci racconta che Grillo sempre in quei giorni ha annullato tutti i suoi tour del 2020. Ma bastano pochi secondi per verificare le date. È vero che Beppe Grillo a fine gennaio ha annunciato che avrebbe annullato le sue date, ma siamo appunto a fine gennaio (a quel punto del Sars-Cov-2 già si sapeva, anche se da noi la vita andava avanti normalmente), e Grillo per l’annullamento del tour spiega che avrebbe dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico e che quindi non era nella giusta forma per stare ore su di un palco in giro per il Paese.

Nel video poi ci viene mostrato Conte in una conferenza stampa dove avrebbe pronunciato la parola “coronavirus” all’inglese, cosa, secondo la voce anonima, inammissibile, a meno che Conte non fossero mesi che parlava di questo virus con soggetti stranieri. Ovviamente siamo di fronte a un accusa del menga, come del menga è il video che viene fatto girare da maggio e che viene ricondiviso da pagine social insospettabili come quella su cui ce l’avete segnalato: La città di Montoro – online. Onestamente da una pagina che sembra estensione ufficiale dell’amministrazione comunale di un paese da quasi 20mila abitanti mi aspetterei un po’ più di attenzione a cosa pubblicano.

Ma vabbè.

Quello che invece vorrei mostrarvi è altro. Il video riporta molto chiaro in sovraimpressione il logo del blog che l’avrebbe fatto e messo in circolazione: AgiamoAdesso.org.

Se cercate sui social esiste ancora una pagina Facebook che dal 26 marzo 2020 invita i cittadini a ribellarsi contro il governo. La pagina riporta l’indirizzo del sito web, purtroppo cliccandoci sopra ora arriviamo a una pagina bianca dove in cirillico ci viene detto “grazie per il vostro acquisto” e il nome della pagina, sempre in cirillico, sembra essere Shopping Mali.

Ma la cosa che ho trovato più interessante è che il sito AgiamoAdesso.org, nato lo stesso giorno della pagina Facebook ma registrato in forma anonima, è geolocalizzato in Russia. Non una cosa così comune. Sia chiaro, è normalissimo che il sito non sia geolocalizzato nel Paese di residenza di chi lo gestisce. Ma di solito non sono localizzati in Russia.

Come mai un’iniziativa di protesta popolare sceglie di registrare il proprio sito in forma anonima? Non siamo in uno Stato di polizia, se non si viola la legge non c’è nulla da temere. Ma forse gli admin erano consci che avrebbero passato il resto dell’anno a diffondere bufale, e magari un po’ di allarmismo, quello sì punito dalla legge in vigore.

Io onestamente fatico a comprendere come possano esserci migliaia di persone che seguono queste pagine senza porsi mai qualche domanda.

Non credo di poter aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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