I 35 euro della bolletta della luce

In centinaia ci avete segnalato la notizia della distribuzione del debito sulle utenze attive e a seguire la catena via Whatsapp che parla di un aumento di 35 euro in ogni bolletta della luce. Come buona parte delle segnalazioni che ci fate proviamo sempre a dare un’occhiata, ma a volte è difficile tirar fuori informazioni utili, altre la notizia non è bufala come potrebbe sembrare. Scorrete fino in fondo se volete versione breve.

Evoluzione di una notizia

L’evoluzione della notizia dell’aumento nella bolletta della corrente elettrica è passata da “al momento c’è poco da dire” a bufala virale in pochi giorni.

Partiamo dalla fine, la catena via WhatApp che ci avete segnalato:

FATE GIRARE! – Nella bolletta luce dal prossimo aprile, ci saranno VERAMENTE dalle 30 alle 35€ in più (fonte ALTROCONSUMO Associazione Consumatori) per coprire i milioni di euro accumulati da morosi (gente che non paga) NON DOBBIAMO PAGARE IN ATTESA DI DECISIONI DEL T.A.R …Io non le pago (ho già tolto la domiciliazione bancaria e pagherò la somma CHE MI SPETTA con un bollettino postale scritto a mano con l’importo decurtato della cifra che non mi spetta come da contratto) MA FUNZIONERÀ SOLO SE LO FAREMO IN TANTI. mi sembra il caso di collaborare con chi sta organizzando questa civile e giusta protesta… Che ne dici?

Girano anche versioni ridotte del testo, ma la sostanza è sempre la stessa. Avremo 35 euro in più nella bolletta da pagare, confermato e sicuro al 100%.

Il Sole 24Ore

Tutto è partito dall’articolo de Il Sole 24 Ore dove si parlava della delibera della ARERA in cui si davano disposizioni sul recupero degli “oneri di sistema”:

L’Autorità dell’energia, delle reti e dell’ambiente (Arera) specifica che «il provvedimento citato (deliberazione 50/2018) riguarda solo una particolare casistica, limitata numericamente, e solo una parte degli oneri generali di sistema previsti per legge. In particolare, il riconoscimento individuato dall’Autorità per i soli distributori è parziale e attiene ai soli oneri generali di sistema già da loro versati ma non incassati da quei venditori con cui, a fronte della inadempienza di questi ultimi, i distributori hanno interrotto il relativo contratto di trasporto di energia, di fatto sospendendo così a tali soggetti la possibilità di operare nel mercato dell’energia».

Questo ha generato la palude di informazioni che ha prodotto la bufala del 35 euro in bolletta della catena Whatsapp.

Altroconsumo

Come per altre catene si cita un soggetto che dovrebbe dare autorevolezza al messaggio, in questo caso si tratta di Altroconsumo. La cosa che mi fa più ridere è che Altroconsumo parla sì di questo problema, ma lo fa correttamente, spiegando tutto quello che c’è da sapere e smentendo il messaggio di cui sopra. Innanzitutto spiega cosa dice la delibera:

Quando un cliente non paga la bolletta elettrica non genera solo un buco nelle finanze del suo fornitore, ma provoca un danno anche al distributore che ha già anticipato di tasca sua gli oneri di sistema alla CSEA e al GSE, oneri che spettano, però, al cliente. La delibera mette in piedi un meccanismo per restituire ai distributori una quota degli oneri che hanno già versato, ma che non potranno mai più incassare dai fornitori diventati insolventi perché in sofferenza economica (magari dovuta a vari motivi, tra cui la morosità dei loro clienti finali). La delibera individua quali sono questi crediti irrecuperabili (sempre e solo relativi agli oneri di sistema) ed elimina dal computo tutti quelli che in un modo o nell’altro sono stati recuperati.

E cosa sono questi oneri:

Gli oneri di sistema sono una voce di costo che copre tutte le spese che servono per mantenere in equilibrio il servizio elettrico o del gas e comprende, tra gli altri, anche l’importo pagato da ogni singolo consumatore per finanziare la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Ma soprattutto:

A quanto ammontano questi oneri irrecuperabili? Difficile dirlo perché mancano ancora le cifre reali. L’Autorità afferma che nel breve-medio periodo (almeno un anno) non ci sarà nessun aumento in bolletta, e che se in futuro dovesse esserci, sarà irrisorio.

Come abbiamo già avuto modo di comunicare ad ARERA, chiediamo che venga fatta ulteriormente chiarezza su questo provvedimento e abbiamo richiesto che sia fornita al più presto una stima, anche di massima, di quanto potrebbe riversarsi sulle bollette dei consumatori in futuro.

Quindi riassumendo:

  • Al momento non è ancora stato stabilita né la cifra esatta del “buco” da risanare né il metodo esatto del recupero;
  • NO, non ci sarà un aumento di 35 € nè ad aprile nè mai;
  • Non ci sarà un aumento legato a questo problema per almeno un anno;
  • Se e quando ci sarà l’aumento sarà una cifra molto bassa;
  • Nel computo, differentemente da quanto riportato nei primi giorni, non rientrato i cosiddetti “turisti”, cioè chi cambia fornitore senza aver pagato tutte le bollette. Per loro esiste già il sistema per recuperare i soldi direttamente;
  • La cifra da recuperare non è il totale delle bollette dei morosi, ma i costi di gestione e mantenimento della rete non rimborsati da quelle bollette non pagate: quindi è colpa di chi non ha pagato, ma non dovremo rimborsare tutte le bollette.

Evitiamo la facile indignazione

Quindi non ci sono né date né cifre: al momento è inutile indignarsi o condividere catene basate su bugie esplicite. Non entro nel merito del recupero di questi crediti. Succede lo stesso nei condomìni dove se qualche condòmino è insolvente bisogna pagare lo stesso le bollette e il costo ricade sulla comunità. In questo caso vanno ripartite quelle che sono state le spese per mantenere in piedi la produzione e distribuzione dell’energia elettrica, non il guadagno del rivenditore, solo i costi vivi. Se quella ripartizione non avviene con gli utenti morosi qualcun’altro dovrà pagare. Ma di certo non 35 euro.

Senza dubbio ciascuno ha il diritto di essere d’accordo o meno. Ma prima di stracciarsi le vesti e dare informazioni false sarebbe il caso di avere dati certi.

Ma siamo in Italia.

Il comunicato di Enel

Pochi minuti prima della pubblicazione di questo articolo Enel pubblica un comunicato in cui ribadisce sostanzialmente ciò che abbiamo appena spiegato:

Enel, nel ribadire la propria estraneità alla vicenda, fa presente che nelle bollette attuali e in quelle dei prossimi mesi non risultano voci aggiuntive. Peraltro, in merito a questa vicenda, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) è intervenuta direttamente con un comunicato stampa per spiegare meglio che il provvedimento è esclusivamente finalizzato a reintegrare gli oneri di sistema a seguito del mancato versamento da parte di alcune imprese venditrici e non di altri clienti morosi. Il relativo impatto sulle bollette dei consumatori finali non è ancora stato quantificato da ARERA, ma in ogni caso l’Autorità ha precisato che sarà molto contenuto (all’incirca il 2% degli oneri di sistema, e non certo 35 euro).

Ricordatevi di amare col cuore, ma per tutto il resto di usare la testa.

neilperri @ butac.it

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