I 9 cibi nocivi che erano 10

Lo so, non è mai carino fare le pulci alle testate nazionali, specie quando l’errore viene corretto, ma un po’ di allarmismo è stato fatto, e tanto vale fare chiarezza.

Di cosa sto parlando? Della maldestra svista che è successa al Corriere, che qualche giorno fa ha pubblicato questo:

Dal miele alle patate, 10 cibi insospettabili) potenzialmente letali

Purtroppo quando la cosa mi è stata segnalata era già stato modificato l’articolo, ma le modifiche sono in corso d’aggiornamento in prima istanza dal titolo di prima si è passati a questo:

Dal sambuco alle patate, 9 cibi (insospettabili) potenzialmente letali

I 10 di prima sono diventati nove, il miele è stato depennato.

Ma a breve distanza c’è stata un’altra modifica, ed ora (sabato 25 febbraio ore 17:30) l’articolo titola così:

Dal miele alle patate, il caso controverso di 9 cibi potenzialmente nocivi

Non più letali, ma solo nocivi, non più 10 ma 9 +1, insomma un po’ di confusione, causata anche dal fatto che FoodBeast (da cui evidentemente l’articolo è in parte ispirato) spiega che:

It’s a little known fact, but honey is actually filled with poisonous toxins. Honey goes through a pasteurization process after being farmed to eliminate these toxins, but unpasteurized honey is extremely dangerous. Eating just a teaspoon of unpasteurized honey, or honey that did not go through the pasteurization process correctly, can lead to headaches, dizziness, weakness and vomiting that can last up to 24 hours. It is possible that more than one teaspoon can kill.

Si tratta di allarmismo un po’ sensazionalista, è vero che il miele può essere potenzialmente nocivo, ma i casi sono rarissimi con grande sollievo di tantissimi appassionati. Il miele, come spiega anche Wiki inglese:

Although honey is generally safe when taken in typical food amounts, there are various, potential adverse effects or interactions it may have in combination with excessive consumption, existing disease conditions or drugs.[11] Included among these are mild reactions to high intake, such as anxiety, insomnia, or hyperactivity in about 10% of children, according to one study.[13] No symptoms of anxiety, insomnia, or hyperactivity were detected with honey consumption compared to placebo, according to another study.[13] Honey consumption may interact adversely with existing allergies, high blood sugar levels (as in diabetes), or anticoagulants used to control bleeding, among other clinical conditions.

Anche se sul miele è importante ricordare che non è il caso darlo a bambini sotto l’anno di vita, per evitare loro il rischio di botulismo. Ma in generale, se assunto in dosi normali e da persone oltre l’anno non è un alimento che presenta gli stessi rischi degli altri presenti in classifica. È curioso notare come il Corriere pur avendo corretto il tiro coi titoli e i contenuti non abbia evidenziato bene le modifiche ai propri lettori. Cercando la versione aggiornata Google ci mostra ancora l’articolo con il titolo originale.

Purtroppo questa cosa di non segnalare le modifiche fatte post pubblicazione è un errore, anche quando l’argomento è leggero. Imparare a segnalare sempre una modifica permette al lettore di rendersi conto della serietà dei soggetti che ha di fronte. Esistono tante testate che una volta che si accorgono d’aver pubblicato una bufala cancellano l’articolo senza lasciar traccia (o almeno ci provano) lasciando così il lettore che aveva visto il pezzo pre-cancellazione convinto della bontà dell’informazione. Correggere e mettere in evidenza la correzione invece permette di spiegare al lettore dove si è sbagliato e perché.

Non sono andato a fare le pulci anche agli altri alimenti presenti in classifica, voglio sperare che un minimo di verifica dei fatti sia stata fatta, non un brutale copia traduci e incolla da FoodBeast, che oltretutto non è nemmeno stato linkato, come da tradizione di tante testate italiane.

maicolengel at butac punto it

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