I batteri carnivori che uccidono in 48 ore

Oggi non parliamo propriamente di una bufala, vorrei solo fare un po’ di chiarezza su una notizia che in tanti mi avete segnalato e che condivisa in rete proprio in estate può causare qualche preoccupazione.

Titolano tante testate:

Florida, il batterio “mangia carne” che ha ucciso un uomo in 48 ore

La storia è quella di Dave Bennet, di 66 anni, che dopo un bagno e un giretto in jet sky nel Golfo del Messico si è ritrovato in ospedale e in 48 ore è morto. La storia è vera, il povero Dave Bennet ha subito una fascite necrotizzante che può portare alla morte in sole 48 ore. Una precisazione va però fatta, i batteri che hanno causato la fascite non sono “mangia-carne”, come viene spiegato anche sulla stessa Wikipedia:

I batteri della fascite necrotizzante vengono spesso chiamati batteri mangia-carne. Questa è in realtà una definizione impropria, perché in realtà i batteri non si nutrono del tessuto, bensì ne causano la distruzione e la decomposizione mediante il rilascio di tossine.

Voi direte, cambia poco, uccidono e tanto ci basta. Vero, avete ragione, ma sarebbe bello vedere le redazioni fare un minimo di attenzione quando lanciano quei titoli.

Andiamo oltre, la notizia è sicuramente rilevante, lo è perché non è un caso così comune. Anche se da quando, alla fine degli anni 70, si è identificato il batterio Vibrio vulnificus come una delle cause che la scatena, le diagnosi sono aumentate.

Si stima che in Europa una persona ogni centomila ne sia colpita, di solito persone in età avanzata, molto più raramente nei bambini. Il batterio lo si trova abitualmente negli estuari, negli stagni salmastri e nelle aree costiere. Come riporta Wiki in lingua inglese:

V. vulnificus è un batterio estremamente virulento che può causare tre tipi di infezioni:

    • Gastroenterite acuta dal consumo di molluschi crudi o poco cotti: V. vulnificus provoca un’infezione spesso insorta dopo aver mangiato frutti di mare , in particolare ostriche crude o poco cotte. Non altera l’aspetto, il gusto o l’odore delle ostriche. [7] I sintomi includono vomito, diarrea e dolore addominale.
    • Infezioni necrotizzanti della ferita possono verificarsi in pelle lesa esposta all’acqua marina contaminata. I batteri V. vulnificus possono entrare nel corpo attraverso ferite aperte durante il nuoto o guado in acque infette, [4] o da ferite da puntura provenienti da spine di pesci come le razze . Le persone possono sviluppare una vesciche dermatiti a volte scambiato per il pemfigo o pemfigoide .
    • La sepsi invasiva può verificarsi dopo aver mangiato crostacei crudi o poco cotti, in particolare ostriche. V. vulnificus ha una probabilità 80 volte maggiore di diffondersi nel sangue in persone con sistemi immunitari compromessi , specialmente quelli con malattia epatica cronica. Quando ciò accade, i sintomi gravi, tra cui lesioni cutanee vesciche e shock settico, possono talvolta portare alla morte. [8] [9] Questa grave infezione può verificarsi indipendentemente dal fatto che l’infezione sia iniziata da cibo contaminato o da una ferita aperta. [9]

Quindi, per causare la fascite necrotizzante l’infezione avviene se c’è una parte di pelle lesa esposta ai batteri. Una ferita, che può essersi aperta mentre si è in acqua o era aperta già da prima. È importante starci attenti. In caso d’infezione da ferita aperta il trattamento consigliato prevede subito l’antibiotico.

Spero di aver trattato la questione in maniera esauriente. Ma ovviamente vi rimando al vostro medico di fiducia nel caso vogliate approfondire ulteriormente.

maicolengel at butac punto it
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