I conti dell’8×1000 in tasca alla chiesa cattolica


 

Sta circolando questa immagine, che credo necessiti qualche spiegazione, perché a denigrare sono buoni tutti, ma evidentemente a fare corretta informazione no. Premetto, ho dato l’8×1000 alla Chiesa cattolica più volte, non me ne vergogno, l’ho dato pensando di aiutare nella salvaguardia di un patrimonio artistico immenso, spesso a entrata assolutamente gratuita.

Nell’immagine ci raccontano:

Questo euro è l’8×1000 che la Chiesa incassa ogni anno, 8 centesimi sono destinati agli aiuti per il terzo mondo, 12 centesimi per gli aiuti finalizzati in Italia, 35 sono destinati al mantenimento del Clero. Che fine fanno i restanti 45 centesimi?

PER I PIÙ PIGRI

Nell’anno 2016 la Chiesa Cattolica ha rendicontato in questa percentuale le cifre che le sono arrivate per merito dell’8×1000:

  • 39,17 % sono andate per Esigenze di culto e pastorale (per lo più edilizia, ristrutturazioni, mantenimento patrimonio artistico, realizzazione nuovi luoghi di culto e ricostruzione di quelli danneggiati)
  • 34,98% sono andate per Sostentamento del Clero
  • 25,87% sono andati in Interventi caritativi

Non vi sta bene? Potete sempre decidere di dare l’8×1000 a qualcun altro.

PER I LETTORI DI BUTAC

Ma il rendiconto della Chiesa Cattolica è noto, non mi pare ci siano “misteri”:

Qui sopra potete vedere la tabellina che viene dal sito dedicato all’8×1000 della CEI. I numeri ci sono tutti, non è difficile fare un rapporto. Facciamo finta che siano cifre tonde per semplificare. Il posterino virale diceva che 35 centesimi vanno per il sostentamento del clero, nei dati del CEI si parla di 350milioni di euro su poco più di 1 miliardo ricevuto. Bene, partiamo da lì.

Dando per corretta la proporzione (e non lo è), se i 350milioni euro sono i 35 centesimi, cosa sono i 12 centesimi per gli aiuti in Italia? Non vedo totali da 120milioni di euro, in compenso vedo la voce dedicata alle diocesi per la carità da 145milioni di euro (14,5 centesimi?) E direi vada sommata a quella da 41milioni euro (4,1 centesimi) per interventi caritativi sempre di rilievo nazionale.

Per cui se vogliamo limitarci agli aiuti caritatevoli vanno sommati i 14,5 centesimi con i 4,1, per un totale di 18,6 centesimi dedicati solo ad esigenze di carità sul territorio nazionale, non 12. Per interventi caritativi all’estero invece la cifra è corretta, circa 8,5 centesimi vanno al terzo mondo. La somma già cambia, 18.6+35+8.5= 62,1 centesimi. Ne restano fuori 37,9, che secondo il volantino che circola (e i suoi cloni) sono un mistero, mentre invece la CEI ce li spiega senza molti misteri. Essendo partito da 350milioni = 35 centesimi per far tornare i conti dovrò fare qualche aggiustamento. Fuori dai conteggi di cui sopra sono rimasti gli interventi per le esigenze di culto e pastorali, di cui in parte abbiamo parlato poco sopra.

Come più correttamente spiegato su UAAR, se non volete che la Chiesa sia la principale beneficiaria dell’8×1000 dovete andare a dire che volete venga dato ad altri, perché in caso non diciate nulla il vostro 8×1000 viene comunque diviso anche con la Chiesa Cattolica:

In realtà nessuno destina il proprio gettito: il meccanismo assomiglia di più ad un gigantesco sondaggio d’opinione, al termine del quale si “contano” le scelte, si calcolano le percentuali ottenute da ogni soggetto e, in base a queste percentuali, vengono poi ripartiti i fondi.

Come se non bastasse, la mancata formulazione di un’opzione non viene presa in considerazione: l’intero gettito viene ripartito in base alle sole scelte espresse.

Ecco perché è importante compilare questa sezione della dichiarazione dei redditi.
Qualora il contribuente non sia tenuto alla presentazione della dichiarazione, può comunque effettuare ugualmente la scelta della destinazione dell’8 per mille consegnando il CUD in una busta chiusa a un ufficio postale.

Quindi se siete tra quelli che non hanno fatto nessuna scelta sappiate che è come dare il voto alla maggioranza, che è la Chiesa Cattolica. Che abbiate o meno soldi da devolvere contribuite a farne entrare a loro.

Un ultimo appunto, che ritengo anch’esso importante.

Con quell’8×1000 la chiesa aiuta tantissimi italiani, in certi casi col blocco dell’affitto totale, in altri casi tiene calmierati gli affitti, lo fa da sempre, conosco svariate persone indigenti che ne usufruiscono anche nella rossa Bologna, e fa tante iniziative caritatevoli. Non trovo corretto attaccare sempre e comunque. Non sono un credente, e sono convinto che l’8×1000 per gli enti religiosi possa esser cosa sorpassata nel 2017 (anche se ritengo dovere dell’Italia farsi carico perlomeno di parte della manutenzione del patrimonio artistico), ma se gli strumenti ci sono vanno usati nella maniera corretta. E senza quegli aiuti siamo sicuri che lo Stato devolverebbe la stessa cifra per gli stessi fini?

Non avere espresso nessuna scelta e poi lamentarsi che la Chiesa è ladrona invece è essere un filino incoerenti.

maicolengel at butac punto it

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