I danni dell’Information Disorder – Saolini falso invalido

Lo so, di solito evito attentamente di parlare di Gianmarco Saolini perché detesto dare visibilità a uno che campa su quella. Ma oggi ne parliamo per farvi capire perché ritengo che chi fa disinformazione come lui, nascondendosi dietro la satira, è un soggetto che dovrebbe un giorno o l’altro confrontarsi coi tanti che ha preso per il sedere.

Oggi trattiamo un video di Saolini piuttosto vecchio, che però in questi giorni è tornato a circolare in gruppi di persone che non l’hanno mai visto né sentito nominare e che quindi credono che le sue siano testimonianze reali.

Nel video si vede Saolini parcheggiare la sua Smart nel posto invalidi e scendere dalla stessa con un bastone da cieco. Saolini si spaccia per uno che per l’appunto fa satira, e il video sulla sua pagina FB ha oltre 14mila like, oltre 24mila condivisioni. Quanti amici dei 24mila condivisori sono in grado di capire che si tratta di una bufala? Non possiamo saperlo di preciso, ma conoscendo il popolo della rete purtroppo stimo che ci sia una buona fetta di persone che non lo capisce. Come non l’hanno capito alcuni malati di sclerosi multipla, che in una delle tante pagine social che trattano la malattia hanno condiviso il post in questi giorni, ovviamente indignandosi. Ecco, io vorrei che il buon Saolini decidesse di devolvere parte degli incassi che fa grazie alla sua “satira” a chi la sua “satira” non la comprende. A chi vede il suo video come un sopruso e perde tempo a indignarsi inutilmente contro qualcuno che è solo un abile ciarlatano (dalla Treccani: s.m. Chi si spaccia per quello che non è, chi cerca il proprio guadagno dandola a intendere, impostore, gabbamondo).

Sotto al post che mi avete segnalato oggi c’erano questi commenti, ricordo ero su una pagina dedicata a una patologia invalidante che purtroppo può arrivare a costringere alla sedia a rotelle in certe evoluzioni del quadro clinico.

I commenti sono di persone che o sono invalide o hanno parenti invalidi, non ritenete anche voi che abbiano già abbastanza preoccupazioni senza che ci si metta pure Saolini a confonderli?

Saolini coi suoi video – anche durante la pandemia – ha disinformato pesantemente, contribuendo alla confusione del popolo social. Lo so, qualcuno di voi che ci leggete dirà che chi non è in grado di capire la differenza tra un Saolini e una testimonianza reale si merita di cascarci. Io non la penso così, purtroppo in Italia il numero di persone che fatica a fare queste distinzioni è molto più alto di quello che si crede nella bolla dei razionali. E no, come ho già detto non è affatto vero che siano gli ignoranti i primi a cascare nella disinformazione: durante la fase di chiusura completa abbiamo potuto apprezzare anche quanti professionisti con più tempo libero a disposizione abbiano diffuso sciocchezze in rete.

Vedete, se fossimo tutti digitalmente alfabetizzati io mi divertirei anche a vedere un video di Saolini, ma lui stesso non ne farebbe, perché nessuno se lo filerebbe. Invece con una popolazione che ha gravi lacune, specie in rete, quei video diffusi così tante volte colpiscono le fasce più deboli, più indifese. Davvero riteniamo che abbia senso continuare questo assurdo giochino? Fate assumere Saolini a Lercio. O ancor meglio mandatelo in tournée con Frank Merenda, ché secondo me insieme si troverebbero da dio. Ma smettete di condividere i suoi video in rete. Non state contrastando la disinformazione con la satira, state solo creando ulteriore confusione in gente che invece avrebbe bisogno di un aiuto concreto nel difendersi dall’iinformation disorder.

maicolengel at butac punto it
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