I decreti sul finanziamento pubblico…bufale…

Questa è stata sbufalata direttamente da uno dei ragazzi che mi segue su Facebook.  Parlo dei due nuovi decreti (??!!) che sono usciti nel marasma politico di questi giorni, ne sapevate nulla? Beh nemmeno noi ma qui li danno per certi e approvati!

  • VIA LIBERA AL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI GIORNALI PER LA LORO SUSSISTENZA
  • VIA LIBERA AL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI PER LA LORO SUSSISTENZA
  • BOCCIATO IL REDDITO DI CITTADINANZA PER LA SUSSISTENZA DEGLI ITALIANI IN DIFFICOLTA’
Ovviamente si tratta di bufale belle e cattive, non voglio MAI difendere la politica italiana, fa schifo, siamo tutti d’accordo, ma dovendo attaccare qualcuno o qualcosa perché non farlo in maniera corretta?
Nessuna delle due nuove misure che avrebbe adottato il governo è reale:
I finanziamenti pubblici ai giornali sono praticamente inesistenti per la maggioranza delle grandi testate italiane qui potete  trovare le liste di tutti i contributi emessi dal 2003 ad oggi:
http://www.governo.it/DIE/dossier/contributi_editoria_index.html Tra i noti compaiono Foglio, Manifesto, Internazionale, l’Unità e Libero, null’altro all’orizzonte, se non per gli organi di partito. Chi la fa da “padrone” sono testate di zero o quasi notorietà dedicate ad un pubblico non ben definito. Oltre a quelle sarebbe curioso andare a cercare le testate finanziate dai nostri soldini all’estero. In Croazia abbiamo un Panorama edito da Forza Silvio, in Canda troviamo svariate testate dubbie tra cui Cittadino canadese (e le tante altre testate dedicate al Canada ad esempio) guardatene un PDF:
http://www.cittadinocanadese.com/Photos/giornali/IL%20CITT%2027%20novembre2013.pdf
Dovrebbe bastare la pubblicità all’interno a finanziarlo no?
O ancora:
http://corriereitaliano.newspaperdirect.com/epaper/viewer.aspx Che dedica un’intera pagina alla Signora Giuseppina che ha fatto cent’anni.
O il peggio un salto negli anni 90: Lo Specchio sempre in Canada:
http://www.lospecchio.com/ rabbrividisco.
A Londra c’era Londra Sera, che al momento sembra esser rimasto solo in edizione cartacea, ma sul web è rimasta una pagina di protesta dove si sostiene che l’editore paghi solo la tipografia da marzo 2012…
http://www.londrasera.com/ bella pubblicità per una testata pagata coi nostri soldini.
Potremmo andare avanti ma forse è meglio lasciar stare; ricordate comunque che gli esempi riportati sopra sono solo una piccola parte del vasto quantitativo di testate che ricevono finanziamenti pubblici. Molte delle suddette mi sembrano solo un modo per intascare denaro, e non per diffondere cultura…
Passiamo al Finanziamento ai partiti…
L’ultima riforma è del 2012, e già in partenza ha ridotto da 182 milioni a “solo” 91 l’ammontare del finanziamento pubblico ai partiti ma è in discussione la totale abolizione del finanziamento pubblico a partire dal 2017. Per ora il disegno di legge è stato approvato alla Camera (il 16 Ottobre scorso) manca l’ok del Senato, ma la strada sembrerebbe in discesa, quindi anche sul secondo punto ci hanno raccontato panzane…

E il Reddito da cittadinanza?
Beh il reddito da cittadinanza è IMHO una solenne boiata, perlomeno in un paese come il nostro; può sicuramente avere benefici in zone agricole e rurali molto povere (come è successo in una zona della Namibia dove è stato sperimentato), ma in aree più densamente popolate e ricche (in Canada e negli States si sono fatti degli altri esperimenti) si è notato un calo della produttività del 5%: chi sapeva di poter contare su quel reddito ha diminuito il suo carico lavorativo… pigroni…
Comunque per fare un calcolo veloce, la soglia di povertà per una famiglia di due persone è un reddito medio sotto ai mille euro; facendo un caso comune ipotizziamo che lavorino entrambi a 800 euro al mese, il reddito medio sarà di 800, lo Stato per stare nella linea del tenerli sopra i mille euro (così vorrebbe la filosofia dietro al reddito da cittadinanza) medi dovrà dar loro almeno 401 euro. Assumiamo, sempre per ipotesi che in Italia vi siano  5.000.000 di famiglie così messe: lo Stato dovrebbe provvedere ogni anno a spendere per queste circa 24 miliardi di euro, con un rischio di decremento della produttività per tutto il resto della popolazione (quelli che stando subito sopra la soglia di povertà decidono di fare meno guadagnando uguale per merito del reddito garantito di cittadinanza). Se anche il rischio fosse solo dell’1% il danno sarebbe molto ma molto superiore al beneficio. Ma queste sono solo le mie umili opinioni…

Scusate lo sproloquio, noia notturna mentre programmo i post di domani!

Maicolengel at butac punto it