I green pass fasulli: come ti truffo il truffatore

Plot twist del fine settimana

Arriviamo dopo la banda, anche se gli screen che durante il fine settimana hanno girato all’impazzata su tutti i social escono dal nostro gruppo Telegram. Postati su Facebook sotto forma di commenti, hanno cominciato a girare di vita propria mentre noi ne stavamo parlando con i nostri follower su Instagram (trovate le storie salvate in evidenza sul nostro profilo). Li avrete visti sicuramente:

Riassumiamo brevemente le puntate precedenti con l’aiuto dell’amico Matteo Hallissey e vi raccontiamo l’inglorioso epilogo di questa vicenda di truffatori che diventano truffati.


Ci sono persone a cui il  Green Pass proprio non va giù. Tra chi grida alla dittatura nazi-sanitaria e chi propone folli paragoni con l’apartheid, però, ci sono anche quelle persone che, pur non accettando di fare il vaccino, vogliono così tanto la Certificazione verde al punto da spingersi alla ricerca di un modo, piuttosto rischioso, per ingannare il sistema.

No, “fabbricare” un Green Pass falso non è possibile, ma qualche coraggioso no-vax ha tentato persino questa strada. Negli ultimi tempi sono così cresciuti a dismisura canali Telegram e nel dark web che promettono miracoli, cioè avere la certificazioni verde senza doversi vaccinare. Questi canali, che abbiamo monitorato a lungo, sono profondamente interessanti da un punto di vista antropologico – oltre che altrettanto illegali, naturalmente. Nelle ultime settimane ne hanno parlato in molti, per un riassunto della prima puntata noi vi linkiamo Il Post e Rolling Stone che ha provato a comprare un Green pass su Telegram e che ci racconta:

Niente proposte urlate o frasi promozionali, ma l’utilizzo di un gergo istituzionale che elenca il numero di italiani già in possesso del documento, poi aggiunge i metodi legali per ottenerlo (“solo se ci si è sottoposti a vaccino, se si è guariti dal virus o se si è risultati negativi agli ultimi tamponi”) e persino le strade riconosciute (e legali) per disporne (“App Immuni, sito del governo e App IO”). Ma a un certo punto la svolta: “Avere il Green Pass diventerà dunque un obbligo per quanto costituzionalmente scorretto”. Come a dire: purtroppo bisogna averlo, ma noi te lo diamo senza chiederti nessuno sforzo.

E quindi parte l’autopromozione, sempre con un tono piuttosto formale per non far capire che si sta compiendo un illecito.

I gestori dietro questi gruppi Telegram si pongono spesso come parte della lotta contro “il sistema” e, non a caso, uno di questi – di cui andiamo a parlarvi tra poco – recitava nella descrizione “Sempre attivi per la rivolta”. Da una parte chi propone queste vere e proprie truffe si mostra quindi partecipe delle battaglie contro vaccini e Green Pass, sfruttando la narrazione che va per la maggiore in questi gruppi per guadagnare la fiducia dei loro membri; dall’altra afferma che, visto che la Certificazione verde sta diventando ormai necessaria per “vivere al 100% la propria vita”, le povere vittime del sistema non devono preoccuparsi: ci sono loro, i “professionisti” seri – che si mostrano ottimi comunicatori, abili a scrivere, che usano toni quasi istituzionali e millantano agganci nel Sistema sanitario nazionale – a fornire un modo per raggirare il sistema e permettere agli utenti che pagheranno di ottenere un Green pass uguale a quello vero, che dovrebbe addirittura arrivare su una delle app ufficiali.

D’altronde molti dei clienti di questi gruppi sono lì perché contrari alla vaccinazione e al “mostrare i propri dati personali” tramite uno strumento sicuro e approvato dallo Stato, quindi ha perfettamente senso inviare quei dati – oltre che carta d’identità, carta di credito e centinaia di euro in Bitcoin – a degli anonimi e sconosciuti gestori di gruppi Telegram con migliaia di iscritti pronti a truffarli… Non fa una piega.

Il gioco si fa più divertente quando nascono gruppi di persone che, volendo truffare lo stato, si lamentano delle truffe di coloro che promettono “Green Pass fake” per il web. Infatti, a un certo punto hanno cominciato a spuntare gruppi in cui gli utenti che avevano inviato dati e pagamento si chiedevano perplessi se non fossero effettivamente stati raggirati. Tra le regole poste da coloro che vendevano i Green pass contraffatti c’era quella che gli acquirenti non potessero parlarsi tra di loro: “per proteggere la privacy degli acquirenti”, infatti, non era possibile ricevere feedback da chi aveva comprato un Green pass in precedenza, e ci si doveva accontentare di un unico screenshot anonimo in cui qualcuno scriveva a qualcun altro di aver utilizzato il Green pass contraffatto per prendere un aereo, e di essere felice e contento del suo acquisto truffaldino (e, ça va sans dire, perfettamente funzionante).

Gli utenti arrabbiati per la mancata erogazione della certificazione falsa a quel punto si organizzano in maniera indipendente, aprendo gruppi per scambiarsi pareri ed esperienze e scoprendo che a molti di quelli che hanno inviato denaro e documenti (generalmente “per un amico”, eh…) non è ancora arrivato niente. Giunge quindi la risposta, offesissima per la scarsa fiducia dimostrata dagli acquirenti, di uno dei più grandi canali Telegram italiani che promette Green pass. Venerdì, infatti, nei canali gestiti da tale “maurogp” sono comparsi questi messaggi, che vi incolliamo integralmente:

Buonasera, qui è MauroGP che vi parla.
Volevamo innanzitutto ringraziare per tutto il supporto ricevuto e volevo scusarmi per essere stato alcune ore lontano dalle chat.
Dalla prima settimana del mese scorso siamo stati i primi ed unici ad offrire questo servizio ed i numeri lo hanno dimostrato.
Eravamo gli unici ad avere questo servizio e rilasciare documenti reali e non carta straccia! Nell’ultimo periodo abbiamo avuto dei problemi, nella fattispecie, le richieste dal 20/07 hanno avuto dei ritardi. Un totale di appena 200 richieste a fronte di oltre 5000 pass rilasciati. Siamo stati gentili e cordiali, sempre disponibili ad ascoltare e dare supporto con professionalità e pazienza, ma quando ad aver bisogno di pazienza eravamo noi abbiamo ricevuto unicamente minacce, estorsioni e le peggiori bassezze umane, tra cui auguri di morte e auguri di ammalarci di malanni incurabili, per dei semplici ritardi.

Queste minaccia-chat hanno portato me in primis ed il mio staff in secondo luogo a prendere una decisione, amara, ma maritata.
Chiariamo alcune cose:

➦ Il mio Team è composto da persone esperte. Prima di iniziare ad offrire questo servizio, abbiamo precedentemente pensato a tutelare noi e la nostra identità e sicurezza. Molti di voi a seguito dei ritardi hanno contattato l’assistenza amazon chiedendo informazioni riguardo gli account che avessero riscattato i codici; gli stessi codici sono stati venduti a persone ignare. Qualsiasi vostra ricerca porterà ad account in possesso di persone totalmente ignare della provenienza dei codici. E’ davvero stupido credere che con una simile attenzione mediatica utilizzassimo i buoni per fare acquisti…

➦ Noi offrivamo fino a poche ore fa un servizio illecito, è vero. Ma la nostra identità è sempre stata ben tutelata, così come i nostri sistemi. I clienti, gli stessi che ora cercano di minacciarci, ci hanno fornito i loro documenti, i loro recapiti ed hanno addirittura pagato fornendo prove del pagamento, tutte prove che abbiamo accuratamente archiviato consci che sarebbe successo questo. Minacciare un’identità ignota quando si è totalmente disarmati, nel torto e con l’unica possibilità di prendere una denuncia penale è da stupidi

Chiariti questi due semplici punti, vediamo ora come procederà…

Per dimostrare ai pochi stolti che le minacce e i tentativi di spaventare non hanno fatto altro che ledere alla loro persona, abbiamo deciso di fornire a tutte le persone che hanno inoltrato richiesta 24 ore di tempo da questo momento per inviare un pagamento di 350€ bitcoin al seguente indirizzo:
➦ 1Msf8HRVAxA8pVabYAbuiPezR5ZSxr1reP

NON ACCETTIAMO ALTRI PAGAMENTI.
UNICAMENTE BITCOIN.
Se non sapete come acquistare bitcoin, è sufficiente fare una rapida ricerca su google, altrimenti non sappiamo come aiutarvi!

Una volta inviato il pagamento sarà necessario unicamente inviare prove dal pagamento in questa chat (clicca qui per aprire la chat), alla ricezione del pagamento elimineremo tutti i dati i nostro possesso. Mantenendo la nostra parola come sempre stato.

Se, passate 24 ore, non dovessimo ricevere quanto richiesto procederemo nel seguente modo:
➦ Segnaleremo i soggetti presso il sistema sanitario italiano
➦ Segnaleremo i soggetti presso il ministero della salute e tutti gli enti interessati
➦ Segnaleremo i documenti dei soggetti alle autorità al fine di impossibilitarne le false denunce di smarrimento e/o annullare quelle eventualmene già sporte. In questo modo, qualsiasi situazione dovesse presentarsi, i soggetti andranno incontro a sanzioni penali.
➦ Pubblicheremo in questo canale tutti i dati i nostro possesso che dimostrino chi ha richiesto cosa, quando e come!
➦ Pubblicheremo all’interno di piattaforme presenti nel deepweb in modo del tutto gratuito i dati in nostro possesso, alla mercè di chiunque

Abbiamo dimostrato cosa possiamo fare e quando, vi ri-confermiamo che per il momento le richieste sono ancora in fase di approvazione ministeriale. E riceverete i pass sicuramente sempre non dovessimo procedere con le segnalazioni sopra-elencate. Ci spiace far finire nel caos anche clienti che hanno rispettato il nostro operato, ma non ci resta altra scelta che dare una lezione di vita.

Per quanto sta succedendo dovete ringraziare unicamente i 4 o 5 soggetti che, probabilmente sentendosi giustizieri mascherati ed incapaci di capire quanto lenta possa essere alle volte la burocrazia italiana, hanno iniziato a ledere al nostro servizio creando gruppi/canali diffamatori, portando come prove unicamente chiacchiere.

PS: Evitate gentilmente di scriverci di essere nipoti di…, hacker, fratelli di… o mogli di… avete commesso un reato, tanto quanto noi. La differenza sta nel fatto che noi siamo tutelati, voi siete nelle nostre mani.

L’account @maurogp è attualmente inattivo, qualsiasi chat non sarà visionata.
Nella chat indicata sopra invece va inviato unicamente quanto richiesto, ulteriori messaggi non faranno altro che ridurre le tempistiche a disposizione.

Gli ultimi messaggi sono rivolti a tutte le persone che non hanno ancora ricevuto il pass, restano appena 13 ore.

Chiunque abbia fatto richiesta e non ha ricevuto ancora il greenpass deve seguire i passi sopra indicati, purtroppo non sappiamo esattamente quale siano gli account che ci hanno diffamato, avendo usato account diversi da quelli utilizzati per fare richiesta, siamo dunque costretti a fare di tutta un’erba un fascio.

Inutile eliminiate le chat sperando che non siano state lette le vostre minacce ed accuse, avete creato un danno immenso ed ora ne prenderete le conseguenze.

E più tardi il sabato:

Abbiamo deciso di prolungare le tempistiche fino a lunedi sera, semplicemente perchè molti utenti hanno avuto problemi nell’acquisto delle cryptovalute. Sia chiaro che a noi non interessa rovinare nessuno, stiamo facendo semplicemente l’unica cosa che riteniamo corretto. Nella giornata di lunedi visioneremo tutte le chat su @shelygp, eliminando dai nostri registri tutti i soggetti paganti. Per i non paganti avverrà ciò che abbiamo già detto. Molti non sono molto convinti, starete a vedere e riceverete una bruttissima sorpresa.

Domenica, dopo tutto il weekend che chiunque parlava di questa faccenda, il gruppo è scomparso insieme a molti altri che promettevano Green pass contraffatti. Intanto, la blockchain Bitcoin su cui è stato richiesto il pagamento del riscatto mostrava 23 transazioni in entrata, per il totale di più di 8000 dollari.

Senza la chiusura dei gruppi, queste persone avrebbero probabilmente continuato a cercare Green pass fasulli e a farsi truffare da altri. Come ha mostrato il Caccia di Polemica in Pillole, infatti, nei gruppi di truffati che si scambiano pareri su come procedere non ci si rassegna, e si continua a cercare qualcuno che venda Green pass contraffatti. Nonostante negli stessi gruppi fossero entrati informatici di buona volontà per spiegare che non è possibile falsificare un Green pass.

Ci si appella alle segnalazioni e a quelle forze dell’ordine che si è cercato di raggirare fino a cinque minuti prima:

Non ci si rassegna nemmeno al fatto che qualcuno che si mostrava così vicino alla ribellione contro la dittatura sanitaria potesse effettivamente essere in malafede, facendo rientrare tutto – come prevedibile – nel grande complotto che coinvolge miliardi di persone (loro su Telegram, per fortuna, ci salveranno):

Nella giornata di domenica arriva la notizia che la Polizia postale ha sequestrato i canali in cui si prometteva la vendita dei Green pass e che vi sono dei minorenni coinvolti. Evidentemente non hanno nascosto così bene la loro identità…

Lasciamo a voi qualsiasi ulteriore considerazione.

La redazione di BUTAC

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