I vaccini inefficaci secondo un nuovo studio?

...gli autori dello studio stesso sostengono il contrario

Ci avete segnalato l’ennesimo testo che dimostrerebbe come i vaccini siano inefficaci contro la pandemia.

Il testo che circola s’intitola:

Increases in COVID-19 are unrelated to levels of vaccination across 68 countries and 2947 counties in the United States

Si tratta di uno studio basato sull’osservazione dei dati di Our World in Data, firmato da S.V. Subramanian e Akhil Kumar. Lo studio, come dice la definizione stessa di “studio osservazionale”, è fatto osservando dati, senza un’interpretazione degli stessi, e non parla di ricoveri, terapie intensive e ospedalizzazioni, ma solo e unicamente di numero di contagi. Sfruttarlo come stanno via via facendo i tanti gruppi che hanno un tornaconto dal fatto che la gente abbia paura dei vaccini è la dimostrazione che chi diffonde questa disinformazione costante sa benissimo che nessuno la verifica.

Anche perché lo stesso studio, nelle sue conclusioni, riporta chiaramente che i vaccini sono importanti per fermare la pandemia. Quello che spiega, e che sarebbe importante comprendere, non solo per quanto riguarda i vaccini anti-Covid ma anche gli altri, è che:

In summary, even as efforts should be made to encourage populations to get vaccinated it should be done so with humility and respect. Stigmatizing populations can do more harm than good.

In sintesi, anche se dovrebbero essere compiuti sforzi per incoraggiare le popolazioni a vaccinarsi, ciò va fatto fatto con umiltà e rispetto. Stigmatizzare le popolazioni può fare più male che bene.

E anche che:

Importantly, other non-pharmacological prevention efforts (e.g., the importance of basic public health hygiene with regards to maintaining safe distance or handwashing, promoting better frequent and cheaper forms of testing) needs to be renewed in order to strike the balance of learning to live with COVID-19 in the same manner we continue to live a 100 years later with various seasonal alterations of the 1918 Influenza virus.

È importante sottolineare che altri sforzi di prevenzione non farmacologici (ad esempio, l’importanza dell’igiene della salute pubblica di base per quanto riguarda il mantenimento della distanza di sicurezza o il lavaggio delle mani, la promozione di forme di test più frequenti e meno costose) devono essere rinnovati al fine di raggiungere l’equilibrio tra imparare a vivere con COVID-19 allo stesso modo in cui continuiamo a vivere 100 anni dopo con varie alterazioni stagionali del virus dell’influenza del 1918.

Fosse per me, direi che dovrebbe bastare questo. Ma siamo su BUTAC e vi ho abituato a leggere altre fonti oltre alla mia parola, quindi vi rimando a Mother Jones che ha contattato uno dei due autori dello studio a cui ha chiesto se fosse normale che gli antivaccinisti americani stessero usando il suo studio come prova dell’inutilità dei vaccini anti Covid. La loro risposta:

Questa conclusione è fuorviante e imprecisa! Questo documento sostiene la vaccinazione come un’importante strategia per ridurre l’infezione e la trasmissione, insieme al lavaggio delle mani, all’uso della mascherina e al distanziamento fisico.

Così si è espresso Subramanian, autore dello studio.

Ecco, adesso ritengo non sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!
Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.