Il contenimento BSL-4

Ci risiamo, ancora CoVid-19 e disinformazione lanciata da bufalari patentati. Ormai BUTAC è diventato monotematico (e non avete idea della noia per noi…).

Sta circolando un messaggio dove si sostiene che l’OMS dichiarerà dal 15 marzo il biocontenimento BSL-4. Il messaggio che circola è fatto apposta per allarmare, senza spiegare in alcuna maniera come stanno davvero le cose.

Io ho ricevuto la segnalazione con un’immagine, fatta apposta perché sia più difficile arrivare a ritrovare chi per primo abbia lanciato l’allarme in rete.

Ma circola anche sotto forma testuale.

Il dipartimento della protezione civile, in collaborazione col governo ha deliberato che il 15 marzo se l’epidemia non è stata contenuta verrá dichiarato il biocontenimento BSL-4. Il più alto che prevede protocolli di contenimento estremamente stringenti.
Se l’oms dichiara la pandemia significa che il mondo si fermerà completamente per 21 giorni. Borsa, parlamenti, scuole, aeroporti, treni, uffici, attività commerciali.. tutto. Solo un membro per ogni nucleo famigliare sarà dotato del kit necessario per recarsi ai checkpoint militari approntati per i rifornimenti necessari. Nessun’altra potrà lasciare la quarantena domiciliare, malato o sano, grave o no. Dopo 21 giorni sapremo che il virus è sconfitto ma faremo la conta di un isolamento così rigido.

Si tratta dell’ennesima sciocchezza messa in circolazione per preoccupare e allarmare chi la legge. Sia chiaro, visto come hanno reagito tanti italiani alle misure di contenimento un po’ di paura non farà così male, ma la disinformazione è dannosa perché ci si crede al punto di trasformarla in realtà.
Come già spiegava Fanpage:

…si tratta di un mix di informazioni false, a partire dalla questione del biocontenimento, fino ad arrivare alle ipotetiche conseguenze di un’eventuale dichiarazione di pandemia mondiale da parte dell’OMS. Tutte informazioni farlocche, che non servono a niente se non ad aumentare l’allarmismo e il senso di panico delle persone che, tra le altre cose, questa notte pare abbiano assalito i supermercati in cerca di viveri.

Sia chiaro, è vero che si sta parlando sempre di più di una possibile dichiarazione di pandemia, ma, come non è successo in Cina, non ci sono rischi per gli approvvigionamenti. Non è questione di non poter lasciare la quarantena domiciliare, ma del perché sarebbe meglio limitarsi nel farlo.

La preoccupazione maggiore, non mi stancherò mai di ripeterlo, non è per i tanti contagiati, ma per tutti quelli che necessitano di cure e terapia intensiva.

Vedete tutta quella roba attorno al letto? SI tratta di macchine necessarie alla terapia intensiva, macchine che costano molti soldi. In un’economia di bilancio ogni Stato ne tiene conto sulla base di quante ne servono per gestire il Servizio Sanitario Nazionale in maniera più o meno efficiente. Tutto questo in condizioni normali. Oggi siamo in condizioni straordinarie, non perché ci siano migliaia di morti per le strade, ma perché ci sono molti più soggetti che, a causa dell’infezione da coronavirus, hanno una pesante polmonite che necessita la terapia intensiva. Quindi, abbiamo qualche migliaio di pazienti con normali complicazioni da influenza che riempiono una parte dei letti disponibili (si calcola ce ne siano circa 2500 al giorno impegnati con la normale influenza), altri occupati da pazienti con la Covid-19. Se a qualcuno succede qualcosa che necessita il supporto dei macchinari che vedete in foto, è ovvio che si dovrà scegliere chi ha più bisogno di quel supporto. E mettere gli altri in attesa. Come già detto ieri, siamo tutti d’accordo che :

Nessuno dovrebbe essere costretto a fare una scelta di questo tipo. Ma le risorse non sono infinite, fare finta che lo siano è da irresponsabili.

maicolengel at butac punto it
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