Il divieto di sosta di Virginia Raggi


Su alcune testate italiane è apparso un articolo, domenica 7 aprile, che attacca il sindaco di Roma Virginia Raggi. Titola Il Messaggero:

Roma, gaffe della Raggi: la sindaca parcheggia in divieto di sosta

La foto che accompagna gli articoli è questa:

Il Messaggero ci racconta:

…ci sono almeno tre motivi per cui un vigile avrebbe tirato fuori il fischietto e ci avrebbe soffiato dentro. L’auto di servizio è accanto al divieto di sosta h 24 con tanto di pannello integrativo che annuncia possibile rimozione del mezzo e l’inizio del divieto, è vicino all’attraversamento pedonale che agevola studenti e famiglie quando entrano ed escono da scuola ed è piazzata davanti a un cancello su cui pende un altro cartello che segnala di lasciare libero il passo carrabile. Insomma lì, in quel punto preciso, davanti alla scuola, l’automobile, non ci poteva stare.

Sull’ultima frase potrei essere d’accordo, in quel punto non si poteva stare. Ma bisogna specificare che il cartello Divieto di Sosta con la freccia verso il basso segnala la fine del divieto, non l’inizio.

Capiamoci, l’auto parcheggiata, di fatto, rende inutilizzabile il marciapiede per carrozzine e passeggini (da papà che ha girato con bimbi piccolissimi quando incontro gente che parcheggia così chiudo loro gli specchietti – si lo so che non è un gran danno, ma almeno li costringo a pensare per un secondo al pessimo posteggio che hanno fatto).

Qui la stessa posizione fotografata da Google a novembre 2018:

Qui sotto possiamo vedere come, a novembre 2018, sul cancello che, secondo il Messaggero, oggi presenta un divieto di sosta/passo carrabile, non vi fosse alcun segnale di passo carrabile. Purtroppo la mancanza del cartello di Passo Carrabile su Google Maps mi obbliga a fidarmi de Il Messaggero, tra il 2012 e il 2018 non c’è mai stato un cartello passo carrabile su quel cancello, ma  nella foto de Il Messaggero qualcosa si vede. Come si evince dalla foto comunque la macchina parcheggiata ostruisce il marciapiede obbligando chiunque passi con carrozzina o passeggino a fare giro largo passando sulla carreggiata riservata alle auto. E questo, specie in prossimità di una scuola è pessimo.

Anche l’altra ragione usata da Il Messaggero è errata, non esiste in Italia una norma che vieti di parcheggiare vicino alle strisce pedonali, che come vedete in quest’altro scatto da Google Maps, sono subito dopo il cancello della scuola:

Le ragioni per cui quell’auto è in divieto sono il Passo Carrabile e l’ostruzione del marciapiede, non il cartello di Divieto di Sosta e il passaggio pedonale. Ma come specificato dalla pagina Movimento 5 stelle Roma e dalla stessa Virginia Raggi:

…gli agenti di Polizia di Stato che stavano semplicemente svolgendo il loro lavoro: per motivi di sicurezza devono rimanere con l’automobile a ridosso del luogo dove la persona sotto scorta, in questo caso io, può essere allontanata velocemente.

Concordo col difendere la Polizia di Stato, anche se ritengo sarebbe stato molto più intelligente chiedere magari di poter accedere al vialetto della scuola onde evitare di ostruire il marciapiede, evitando magari a un genitore di fare una possibile gimcana in mezzo alla strada, o ancor peggio a qualcuno con problemi di deambulazione autonoma. Ma è un dato di fatto, la legge consente alla Polizia di Stato di parcheggiare dove vuole in casi come questo. Non spiegarlo in articoli sui giornali, cercando la facile indignazione contro Virginia Raggi è sciocco. Gli attacchi ai politici andrebbero fatti cum grano salis… altrimenti si rischia di scadere nella pseudopolitica.

maicolengel at butac punto it
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