Il giochino delle foto vecchie – Conte ad Assisi

Che succeda su testate di basso livello come ne vediamo tante è un conto, ma che il Corriere della Sera, ad accompagnare un articolo che narra della visita di Giuseppe Conte ad Assisi, usi questa fotografia è deprimente:

Andava specificato sotto la stessa che si tratta di un’immagine di repertorio. Altrimenti si regala un assist a chi da mesi nega la pandemia. Andava evidenziato molto chiaramente. Mentre invece non c’è nessuna didascalia.

L’unica cosa che aiuta a far capire che non sono foto dello stesso evento è che nell’immagine sopra Conte ha un abito blu con cravatta blu. Mentre nel video, pubblicato sulla pagina FB del premier e riportato dal Corriere lo si vede mentre parla alla platea, e lì ecco che la cravatta cambia colore.

Voi direte, vabbè, ma dove sta il problema?

Il problema sta nei tanti non dotati di spirito critico, che vedono quella prima immagine e si scandalizzano. Soggetti come i membri di Coemm ad esempio, che sul loro blog ufficiale  titolano:

Museruola, c’è chi può e chi non può!

Non vi sto a riportare “l’articolo” di Coemm perché c’è da vergognarsi… (per chi non si ricordasse chi sono vi rimando qui).

Oppure frequentatori di social network come Twitter, che riportano post come questo:

Ieri ad Assisi !! Sono tutti tranquilli, nessuna mascherina, nessun distanziamento! Sanno che non c’è nulla di pericoloso !

E non oso immaginare quanti la stiano condividendo nei gruppi chiusi, quelli dedicati a Q, la nuova religione complottara. Tutti indignati: Conte non indossa la mascherina perché ci stanno prendendo per i fondelli, perché è tutta una finta, non c’è nessuna pandemia… Me li immagino vomitare con la bava alla bocca il loro odio verso quello che fino a due anni fa era l’idolo di tanti degli stessi che oggi lo denigrano. Che depressione fate venire. Completamente carenti di spirito critico, completamente incapaci della benché minima ricerca online.

Lo stesso scatto non è facile trovarlo, evidentemente nel 2019 se ne sono preferiti altri. Ma si trovano tante fotografie del 2019, dove è evidente che Conte sia vestito come in quella prima foto sfruttata dal Corriere. E poi c’è un PDF di una cartella stampa risalente a gennaio 2020, dove si trova la stessa foto e la didascalia che ne attribuisce la paternità ai fotografi di LaPresse.

Sperando che LaPresse non si arrabbi per il mio avere usato la loro foto, ma qui si tratta di cercare di far capire ai lettori quanto vengano presi per i fondelli…

Non credo sia necessario aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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