Il Giornale non capisce niente?

Dopo “Beppe Grillo non capisce l’inglese?” mi ritrovo a cercare risposta a un’altra domanda importante: ilGiornale non capisce niente di come funzioni internet? Sono rimasti intrappolati nel passato? Oppure ci fanno tantissimo?

Andiamo con ordine. Durante gli attacchi dei giorni scorsi a Londra ha avuto un sensibile eco la storia di un tifoso del Millwall che ha aggredito i terroristi, rimanendo gravemente ferito, rallentando gli attacchi e permettendo a tante persone di scappare. Gli attacchi terroristici, soprattutto quelli in occidente, sono altamente polarizzanti e una storia come questa è ghiotta per fare views e creare discussione. Il giornalista che deve riempire le virtuali pagine online lo sa e quindi produce questo:

Londra, l’ultima follia dei buonisti: “Carcere per il tifoso che ha picchiato i terroristi”

Leggiamo cosa sarebbe successo:

Il terrorismo è qualcosa di assurdo. Chi lo pratica è un folle. Ma esiste qualcosa che va anche oltre: il buonismo sfrenato.
Quello per esempio che ha spinto la pagina Twitter Official Antifa, ovvero gli antifascisti Usa, a denunciare Roy Larner alla polizia metropolitana londinese.

“Finisca in galera”

Roy è che affrontato da solo, a mani nude, i tre terroristi armati di coltello che seminavano il panico sul ponte di Londra. “F*****, io sono del Millwall” ha gridato ai jihadisti. Il suo nome dal giorno dell’attentato di Londra è accompagnato dalla parole eroe. Giustamente tra l’altro. Ma c’è chi non lo ritiene tale: anzi lo credo un criminale razzista e xenofobo. Non solo lo pensano, cosa già fuori dal mondo, ma ammettono pubblicamente di averlo denunciato per aver picchiato i 3 terroristi islamici che erano in azione nella capitale britannica.
We are calling on the @metpoliceuk to arrest Roy Larner for verbally assaulting and attacking 3 Muslim men in London. #ReportIslamophobia“: scrivono gli antifascisti su Twitter. Da notare l’hashtag contro l’islamofobia. Secondo la loro opinione qundi, l’uomo non ha difeso il suolo della sua Patria e le persone che gli stavano accanto, ma ha aggredito verbalmente e attaccato fisicamente tre islamici. Il loro giudizio è solo uno: merita il carcere.

Ed ecco il tweet incriminato:

Ora, io non sono un esperto di antifascismo o di lotta politica, ma, a parte i mirabolanti numeri di retweet e cuoricini, spendere due minuti sul profilo Twitter in discussione avrebbe portato chiunque alla conclusione che non sia un profilo ufficiale e men che meno serio. Passiamo alla prova documentale:


Il profilo è raggiungibile qui, creato ad aprile di quest’anno – indicatore numero 1 – e recita:

Sono il Direttore Nazionale delle Relazioni Pubbliche di Antifa. Le opinione espresse su questo account possono essere attribuite a ogni singolo membro di Antifa.

Direi che già siamo al secondo indizio senza fare molti sforzi, se non guardando la pagina: dieci secondi di tempo. Se si leggono i post è ancora più semplice capire, senza ombra di dubbio, che si tratta di una pagina fake, satirica, troll o come diavolo vi piaccia definirla. Vediamo qualche esempio:

In media, SOLO il 13% dei Musulmani è d’accordo con l’uccidere in difesa dell’Islam. Si tratta di SOLO 234.000.000

I terroristi del London Bridge avrebbero detto che sono stati radicalizzati dal messaggio di Kathy Griffin di uccidere infedeli

Lavoratore fognario muore dopo che un medico mussulmano si è rifiutato di visitare il suo corpo “impuro”
Si chiama “libertà di religione”, bigotto.

La legge del Minnesota contro le mutilazioni genitali femminili non passa dopo che gruppi di immigrati e rifugiati si sono opposti.
Questa è una grande vittoria per la tolleranza!

Essendo una pagina probabilmente più troll che satirica i post sono realizzati appositamente per non rivelare la loro natura troppo esplicitamente – infatti ne ho scelti tre tra quelli più evidenti – altrimenti cadrebbe lo scopo di una pagina del genere. A quanto pare il giornalista aveva poco tempo da dedicare a quello che dovrebbe essere parte integrante del suo mestiere – controllare la fonte – forse perché l’occasione era troppo ghiotta.

Disgustare il proprio target e polarizzarlo è molto meglio, a quanto pare. Meritava di essere scritto un articolo del genere? No, esistono migliaia di pagine che prendono in giro fazioni opposte e migliaia di pagine che scherzano anche pesantemente su argomenti delicati e importanti, ma quasi nessuno merita un articolo. Soprattutto quando si capisce con poco sforzo che stanno trollando. Ma qualcuno forse ha scoperto internet da poco e si deve ancora ambientare.

Come per Beppe Grillo, non sapremo mai cosa sia successo davvero, se sia una svista in buonafede o se ci sia della malizia, le mie sono solo supposizioni, forse campate per aria, forse no.

Ricordatevi di amare col cuore, ma per tutto il resto di usare la testa.

neilperri @ butac.it

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