Il giornalismo locale e le rettifiche

Su PrimoCanale, testata giornalistica ligure, è apparso un articolo che mi è stato segnalato da qualcuno, protagonista involontario della notizia.

Titolone:

Coronavirus, dopo i cinghiali al Righi arrivano anche i lupi

La testata narra ai propri lettori che, per merito dello scarso traffico di persone, nella zona siano tornati i cinghiali e i lupi. L’articolo, di pochissime righe, a sostegno della tesi mostra una foto con tre grossi animali, i tre lupi di cui parlano.

Peccato che quelli siano tre cani, di proprietà del papà di chi mi ha segnalato la cosa. Tre cani che facevano la loro normale passeggiata serale, in un’area rurale, dove non ci sarebbe dovuto essere nessuno vista la quarantena.

I lupi fotografati nel loro habitat naturale, il cortile di casa

Curioso che i giornalisti liguri, invece che concentrarsi sul fatto che chi abbia scattato la foto (che è ovviamente la stessa persona che l’ha invita a tutte le redazioni locali) non doveva trovarsi lì, visto che si tratta di una zona con pochissime abitazioni (e tutti conoscono quei tre cani) e che siamo in lockdown. E invece, infischiandosene dei regolamenti in vigore, qualcuno in auto ha scattato la foto e l’ha inviata ai giornali. Le redazioni, oltretutto, pur avendo ricevuto richiesta di rettifica da parte del nostro contatto se ne sono completamente infischiate. Perché questo è il grande giornalismo italiano.

O forse, visto che la notizia porta la data del 1 aprile, volevano fare lo scherzone…

Anche se in questo periodo ce ne vuole di voglia per mettersi a ridere.
maicolengel at butac punto it
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