Il giovane indovino Abhigya Anand e il giornalismo fatto coi piedi

Sul Fatto Quotidiano del 9 giugno è stata pubblicata questa “notizia”:

Abhigya Anand, il 14enne che aveva previsto il coronavirus (e la sua fine) fa un’altra previsione: “Nuova catastrofe tra dicembre 2020 e marzo 2021”

Io non amo il Fatto Quotidiano, e articoli come questo sono una delle ragioni per cui non comprendo la grande stima di cui Travaglio e Gomez godano in tanti ambiti giornalistici. Ma evidentemente (come vediamo costantemente) i livelli del giornalismo italiano sono così bassi che ormai basta fare uno o due scoop, anche se di norma si pubblica pattume, per diventare soggetti stimati.

Una delle ragioni per cui BUTAC non sarà mai dentro le associazioni di fact-checking è che io non sono capace di fare articoli che si limitino a quello. Non riesco a tenermi il sassolino nella scarpa e far finta che non faccia alcun male.

Ogni tanto quel sassolino va tolto e buttato via.

Veniamo all’articolo del Fatto, ovviamente non firmato perché nessun giornalista serio ha il coraggio di metterci la faccia. L’articolo comincia così:

Si chiama Abhigya Anand, ha 14 anni ma nonostante la giovane età ha già un diploma post-laurea in Microbiologia ayurvedica ed è un astrologo di fama internazionale: i suoi studi e la sua preparazione su molti temi sono il motivo per cui molti si fidano di lui e delle sue rivelazioni. Il ragazzo aveva predetto nei mesi scorsi non solo la pandemia di coronavirus – dicendo già nel 2019 che una terribile malattia che si sarebbe diffusa in tutto il mondo e che la Cina sarebbe stata un paese molto colpito – ma anche la sua data di fine rivelando però che una nuova catastrofe, ben più distruttiva del Covid-19, si prospetta all’orizzonte.

Siate buoni, mi spiegate quale università riconosciuta come tale dà lauree in “microbiologia ayurvedica” e cosa siano? Ve lo chiedo per favore, giusto per sapere da quali atenei tenere lontano i miei figli. Comunque, Abhigya ci viene presentato come un piccolo genio, che avrebbe indovinato previsioni su come sarebbe andato il futuro in tante precedenti occasioni. Ed è così stimato che un quotidiano italiano ritiene interessante riportare anche l’ultima sua previsione, quella che parla di una catastrofe distruttiva che interesserà la Terra fino a marzo 2021. Chissà, magari arriva l’asteroide e colpisce in un solo colpo la redazione del FQ e casa del giovane astrologo.

Che poi, parliamone, “astrologo di fama internazionale” è come dire “bufalaro di fama internazionale”. L’astrologia non è una scienza, l’astrologia è pura fuffa, spacciata per vendere copie di giornali e truffare qualche vecchietta che si fa leggere le stelle. Nulla di più. Quando finalmente la popolazione mondiale l’avrà capito e spariranno le tante riviste che trattano la materia significherà che almeno un po’ ci saremo evoluti.

Ma torniamo a noi. Davvero il giovane astrologo ha azzeccato le sue previsioni? Cosa dicevano queste previsioni?

Ad agosto 2019 il nostro astrologo pubblica un video, dove prevede per il 2019/20 guerre (che non sono avvenute) e aumento del prezzo del petrolio.

Nel suo video, al minuto 10:32 parla di malattie generalizzate in tutto il mondo, che richiederanno molti sforzi per uscirne. Un classico caso di generalizzazione astrologica. Lo fanno tutti gli astrologi di lanciare previsioni che possono successivamente essere interpretate come più li aggrada. Credo sia IL trucco alla base dell’astrologia. I più bravi astrologi sono quelli che sanno fare oroscopi che dicono tutto e niente, e che di volta in volta vanno letti e interpretati secondo l’esperienza personale.

Quasi nessuno si fila le sue previsioni, almeno finché non vengono tradotte in inglese da alcuni tabloid a caccia di like ed ecco che il danno è fatto: anche le agenzie di casa nostra, senza minimamente verificare alcunché, danno per certa la sua previsione sul coronavirus.

La cosa che mi fa incavolare è che nel suo video su queste generiche malattie sostiene che la Cina sarà il Paese più colpito e che ne saremo fuori a fine maggio. Per ora direi che entrambe le notizie siano da considerarsi bufale conclamate. Bufale che dovrebbero desistere dal pubblicare altri articoli sul giovane astrologo.

Ma c’è sempre tempo per sorprendersi della bassezza del giornalismo (oserei dire mondiale, visto quante testate hanno ripreso la storia). Ed ecco che un video (che ormai risale ad aprile) viene prima ripreso da testate in lingua inglese, poi via via da quelle in giro per il mondo.

La prima cosa che fa Anand è correggere la questione fine pandemia a maggio 2020, evidentemente si è reso conto che non è credibile visto come stanno andando le cose nel mondo. Quindi precisa che lui intendeva che il virus si sarebbe preso una pausa di qualche giorno, ma che poi la pandemia sarebbe proseguita come prima.

Ma ovviamente non è per questo che il suo video è diventato ancora una volta virale.

La notizia stavolta è che la Terra subirà una grandissima catastrofe il 20 dicembre 2020 da cui usciremo solo a marzo 2021. Non ha detto nulla, nulla di nulla. Una previsione generica, che a tempo debito potrà essere adattata a tante cose.

Ma davvero riteniamo corretto dare spazio a storie di questo genere, mentre nel mondo è ancora in corso una pandemia che in certi Paesi sta colpendo peggio di quanto non abbia già fatto qui da noi?

Davvero la redazione di una testata registrata ritiene corretto, mentre c’è gente che è morta e ci sono Paesi in ginocchio, dare a intendere ai propri lettori che esistono gli indovini?

A questo punto suggerisco una rubrica dove i lettori inviano le foto delle loro tazzine sporche e il mago della redazione leggerà i fondi del caffè.

Ma di che mi sorprendo?, siamo ancora il Paese dove Gustavo Rol (in precedenza avevo scritto Corrado Roi, mea culpa, quando ho scritto l’articolo stavo rileggendo vecchi Dylan Dog e il lapsus mi è scappato) ospitava politici e personaggi dello spettacolo, convinti avesse poteri magici, o dove qualcun altro si riunì con un pendolo per sapere dove le Brigate Rosse tenevano Aldo Moro.

Siamo un Paese in cui i politici per primi, e a seguire i giornalisti, dovrebbero mostrare la luce della razionalità, e invece sono i premi che cascano nella superstizione più inverosimile. Sogno di poter leggere nella mente di codesti soggetti per rendermi conto se lì dentro, nel silenzio, almeno un po’ si vergognano.

maicolengel at butac punto it

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